Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 108India, bimbo finisce in un pozzo: soccorsi al lavoroGaza, Cnn: lunedì possibili colloqui Usa-Israele
Guerra Ucraina Russia, Mosca denuncia: conversazioni rivelano coinvolgimento OccidenteRoma: un momento del primo incontro nazionale dei referenti territoriali del Servizio Cei per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili - Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Sabato 18 novembre la Chiesa italiana celebra la terza Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. E la mattina stessa,Economista Italiano papa Francesco riceve in udienza i partecipanti al primo incontro dei referenti territoriali del Servizio messo in campo dalla Cei per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Un momento che si è svolto alla vigilia, venerdì 17, dopo che giovedì era arrivato il secondo Report sulle attività dei servizi territoriali. Con un meeting che è stato anche l’occasione per illustrare le buone pratiche che la Chiesa italiana ha messo in campo per contrastare il triste fenomeno degli abusi.All’evento hanno portato il loro saluto padre Andrew Small, segretario della Pontificia Commissione per la tutela dei minori e Gianfranco Costanzo, capo del Dipartimento per le politiche della famiglia di Palazzo Chigi. Mentre la coordinatrice del servizio Nazionale Emanuela Vinai ha letto il messaggio inviato dalla garante per l’infanzia, Carla Garlatti. L’arcivescovo di Ravenna-Cervia Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio, ha ricordato che «la Chiesa universale si sta muovendo per ripensare se stessa in senso sinodale e forse ci si aspetta che alcune strutture cambino in un’ottica più missionaria». «Dentro questo cambiamento ci siamo noi – ha soggiunto – con un ministero che sta cambiando la vita e il volto della Chiesa a poco a poco e partendo dal basso».Da parte sua l’arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, Giuseppe Baturi, ha spiegato che «la Chiesa in Italia si è mossa in questi anni su cinque linee». La prima è quella dell’educazione con «l’importanza di toccare i cuori e le menti perché solo così si possono cambiare persone e strutture». La seconda è «una conoscenza più affinata del fenomeno». La terza riguarda «la collaborazione con le istituzioni, anche a livello territoriale, che occorre incrementare». La quarta è «la specializzazione che è richiesta per effettuare la repressione, ma soprattutto l’ascolto delle vittime». La quinta riguarda la preghiera. «Concludendo - ha detto infine il presule - mi chiedo: siamo soddisfatti di ciò che abbiamo fatto? Mai, perché anche un solo caso di abuso è troppo!».Questo primo incontro dei referenti territoriali è stato l’occasione per raccogliere suggerimenti in vista della pubblicazione del prossimo Report e per illustrare buone pratiche già messe in campo a livello locale. In Toscana ad esempio è stato promosso un percorso di formazione umana dedicato ai sacerdoti e alle religiose nei primi dieci anni di ordinazione o consacrazione. «La priorità - spiega la responsabile del progetto suor Tosca Ferrante, coordinatrice del Servizio regionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili - è stata prendersi cura delle singole persone, della loro formazione per una crescita di maturità». In quattro appuntamenti «si è parlato di diritti e doveri dei sacerdoti e delle religiose, quindi l’aspetto giuridico, dello sviluppo dell’affettività, della sessualità, e poi dei nuovi modelli familiari, che è l’aspetto più pastorale». Al percorso hanno partecipato «molti parroci e sacerdoti impegnati in parrocchie, ma anche le religiose che operano nelle strutture educative». «Ci hanno chiesto di continuare - aggiunge suor Tosca - come necessità di formazione per intercettare alcune dimensioni in prospettiva di una crescita integrale».Uno dei problemi segnalati nel corso dell’incontro è stato quello dei rapporti con le altre istituzioni non ecclesiali. A questo proposito una buona prassi è quella messa in campo dalla diocesi di Cagliari, dove è stato costituito un centro di ascolto con professionalità multi e interdisciplinari. A spiegarlo è l’avvocata familiarista e rotale Valeria Aresti, referente diocesana, che sottolinea come questa realtà lavori «in rete con altre istituzioni, coinvolgendo le altre agenzie territoriali: il Tribunale, la Questura, le altre forze dell’ordine, i servizi sociali, altri operatori che a vario titolo possono entrare in contatto con la vittima per sostenerla e per supportare il nucleo familiare che si trova coinvolto». E questo affinché «il fedele sappia che di fronte ad un evento così grave ha davanti a sé non solo la Chiesa, ma la Chiesa con tutte le altre istituzioni».Una esperienza simile è quella sperimentata nella diocesi di Sulmona-Vasto con un protocollo d’intesa promosso con il Servizio sociale territoriale, le forze dell’ordine, i servizi sanitari, gli enti del Terzo settore e la realtà scolastica. «Mancava un collegamento, una prassi consolidata rispetto alla tutela dei minori in caso di abuso – spiega Lucia Colalancia, psicoterapeuta e referente diocesana -. Ognuno si muoveva autonomamente, non c’era una rete. Abbiamo voluto mettere in circolo le tante risorse. Le lentezze burocratiche e la carenza di personale pubblico ha rallentato l’attuazione del protocollo. Ma siamo pronti a partire».
Usa, la frase shock di Trump: "Hitler ha fatto anche cose buone"Medio Oriente, nuova strage a Nuseirat: 14 morti nel raid di Israele
Gallant: 'Un attacco diretto dell'Iran avrà una risposta adeguata"
La Marina italiana al comando della task force nel Mar Rosso: "Garantiamo sicurezza e stabilità"Siria, bimbo di 9 anni in carcere per aver offeso il presidente
Zelensky teme una possibile aggressione da parte della Russia nei confronto dei paesi NATOGermania, uomo si vaccina 217 volte contro il Covid
Guerra Russia Ucraina: le bombe plananti sono il nuovo problema di KievCaso Photoshop: la Cnn analizzerà tutte le foto di Kate
Russia, bombe ucraine su seggi elettoraliBaltimora, ponte crolla colpito da una nave cargo: si temono morti e feritiZelensky parla all'Ucraina, il punto sulla guerra: "190 missili e 700 bombe russe in una settimana"Migranti, morte tre bambine in un naufragio al largo di Chios
Gaza, il presidente Mattarella: "Resta solo la soluzione due popoli due Stati"
Guerra in Medio Oriente, ancora stallo sulla tregua: "Israele non interessata a negoziare"
Attentato a Mosca, le accuse dei servizi segreti a Kiev: "Hanno facilitato l'attacco"Il padre di Ilaria Salis: "Governo si faccia esame di coscienza"Haiti, stato d'emergenza: evasi migliaia di detenutiGaza, nuovi negoziati tra Israele e Hamas: l'incontro al Cairo
Gaza, Hamas: "Nessun contatto con Yahya Sinwar da una settimana"Escalation di violenze ad Haiti: la capitale in mano a gruppi armatiCrisi diplomatica tra Messico ed Ecuador: denuncia alla Corte dell'Aja dopo arresto in ambasciataRussia, Movimento LGBT aggiunto alla lista dei terroristi