La Polonia espelle 45 diplomatici russi e li accusa di spionaggioBiden-Harris attaccano: «Trump una minaccia per la democrazia»La denuncia del sindaco di Irpin: “I russi stanno usando le bombe al fosforo”
A Parigi 2024 i maestri del cioccolato raccolgono legnoIl disegno di legge che introduce pene pecuniarie da 5mila euro in caso di diffamazione a mezzo stampa,trading a breve termine da 10mila a 50mila in caso di attribuzione di un fatto specifico, con pena accessoria della pubblicazione Fratelli d’Italia va avanti con la riforma sia della legge sulla stampa che del codice penale e di procedura penale sulla diffamazione. Il problema di una normazione che colloca l’Italia oltre il cinquantesimo posto mondiale per la libertà di stampa, anche a causa della previsione del carcere per i giornalisti che commettano un reato d’opinione, non nasce certo con l’attuale governo. Tuttavia, la questione della diffamazione ha già toccato da vicino la premier Giorgia Meloni, che con la stampa continua a comportarsi più da leader dell’opposizione più che da premier. Anche da inquilina di palazzo Chigi, infatti, ha rivendicato le querele nei confronti dei quotidiani e dei giornalisti. Tra i quali anche il nostro giornale e il vicedirettore, Emiliano Fittipaldi, chiamati a difendersi in giudizio in merito a una notizia, tratta da verbali di interrogatorio, sugli acquisti di mascherine gestiti dall’allora commissario Domenico Arcuri. FdI ha presentato un disegno di legge che elimina la pena detentiva per i giornalisti, ma rende molto più pesanti quelle pecuniarie. Anche col rischio che, nei fatti, proprio la prospettiva di lunghi processi e condanne pesanti mettano preventivamente un freno all’attività della stampa, soprattutto nel caso di giornalisti freelance senza una testata alle spalle che si faccia carico dei costi. Il ddl, a prima firma del presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni, è frutto del lavoro della precedente legislatura, durante la quale è già passato col via libera di tutti i partiti dal comitato ristretto nell'ambito della commissione Giustizia, ed è ispirato dal lavoro del senatore Giacomo Caliendo di Forza Italia. Vista la convergenza sul testo delle forze politiche, «il mio auspicio è che venga approvato nel più breve tempo possibile», ha detto Balboni. GiustiziaFdI vuole trasformare in legge gli attacchi di Meloni contro la stampaGiulia Merlo La non punibilità in caso di smentita Secondo i firmatari, si tratta di «una vera e propria rivoluzione della materia» perchè ricomprende nella diffamazione anche radio, tv, internet e pubblicazioni online. Inoltre, il ddl riscrive le regole che disciplinano le rettifiche e le smentite, «per consentire a chiunque, senza lungaggini processuali, di ripristinare la propria dignità violata». La rettifica e la smentita dovranno essere pubblicate «senza commento, senza risposta e senza titolo», facendo riferimento all’articolo in questione ed entro «due giorni dalla ricezione della richiesta», con le stesse caratteristiche grafiche. La pubblicazione di una rettifica o smentita è, secondo Balboni, un esempio di «giustizia riparativa, come introdotta anche dalla recente riforma Cartabia», perchè fa scattare la non punibilità del reato e dunque il proscioglimento senza lungaggini processuali. le pene pecuniarie In caso di processo e condanna, invece, il ddl prevede pene pecuniarie che vanno dai 5mila ai 10mila euro, aumentati dai 10mila ai 50mila in caso di attribuzione di un fatto specifico che il giornalista sapeva essere falso. La pena accessoria consiste nella pubblicazione della sentenza sul giornale. Secondo Balboni, si tratta di pene congrue con il danno subito dalla parte offesa. A titolo di esempio, «per un caso lieve si attesterebbero intorno ai 2500 euro», considerata la pena minima, la scelta di rito abbreviato e la presenza di attenuanti generiche per il giornalista. Attualmente, per la diffamazione a mezzo stampa, la multa prevista è di 250 euro. Nessuna volontà, quindi, di esercitare pressione sui giornali dal punto di vista della richiesta economica. In realtà il tema è più complesso e riguarda in particolare le querele temerarie ai giornalisti. Da anni, infatti, tutti gli osservatori del mondo dei media segnalano come la libertà di stampa sia messa in pericolo dalle querele infondate che un potere forte presenta a costo zero contro i giornalisti che pubblichino inchieste, allo scopo di intimidirli e prosciugarne le risorse economiche. Se un freelance riceve una querela che lui ritiene infondata ma non è in grado di far fronte personalmente all’eventuale condanna e soprattutto ai costi di difesa, potrebbe ritenere di preferire la pubblicazione di una rettifica, pur di non incorrere in iter giudiziari costosi e lunghi. Nel ddl, infine, c’è un passaggio che sembrerebbe introdurre una prima timida proposta di punizione per le querele temerarie. Si prevede infatti la possibilità che il giudice possa «condannare il querelante al pagamento di una somma da 2mila a 10mila euro in favore della cassa delle ammende», in caso di dolo o colpa grave. È già previsto, invece, che negli stessi casi il querelante possa venire condannato anche a risarcire i danni all’imputato che ne abbia fatto domanda. Nell’aprile scorso, la Commissione europea ha presentato una raccomandazione che incoraggia i Paesi europei ad allineare le loro norme per tutelare i giornalisti contro le cause «manifestamente infondate», sia nei procedimenti civili che in quelli penali. Giustizia«Serve una tutela specifica per i giornalisti colpiti da querele temerarie»Giulia Merlo © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
“C’è un piano per uccidere Putin e forse è già in atto”: le parole di un ex agente segreto«Jennifer Lopez e Ben Affleck annunceranno il divorzio a breve. Le nozze? Solo un sogno del passato e nostalgia»
Sharon Verzeni, abiti inviati ai Ris di Parma: si cerca il Dna dell'assassino anche sotto le unghie. I testimoni: «Abbiamo sentito un auto frenare»
Gaza, il diktat di Sinwar sulla tregua: “Da chiudere subito”. Il timore di Hamas – Il TempoTaylor Swift, concerto annullato per attentato terroristico. Ma i fan a Vienna si mettono in pericolo: cosa hanno fatto
La Russia minaccia l’Italia sulle sanzioni: “Conseguenze irreversibili”«Viviamo su una barca a vela e giriamo il mondo insieme ai nostri figli e al cane. Bisogna abbracciare l'ignoto, non temerlo»
Guerra in Ucraina, fonti NATO: “Bielorussia pronta a entrare in guerra con Mosca”Guerra, l'Ucraina sconfina in Russia e l'Europa approva: “Diritto a colpire anche lì” – Il Tempo
Qual è il rischio di scollegare la Russia dall'Internet globaleFemminicidio Fonte Nuova, dal Gps agli audio: ecco come il marito controllava AnnaritaChiedono di partecipare e impegnarsi, ma i giovani non trovano il loro spazioYvan Colonna, l’indipendentista simbolo della Corsica che non vuole stare con Parigi
Generali, cala a 2 miliardi utile netto primo semestre 2024
Unipol: utile semestre a 555mln, raccolta sale del 10% a 8,2mld
Ucciso un altro comandante russo, Andrey Paliy era ucraino di nascitaIkea lascia la Russia: è in arrivo "Idea", il clone dell'azienda svedeseOlga, la soldatessa medico morta al fronte in Ucraina e simbolo della resistenzaParigi 2024 LIVE: risultati, gare e medaglie di oggi, 9 agosto | Gazzetta.it
In fiamme un ex edificio militare a FrauenfeldCovid Israele, primi casi di combinazione Omicron con BA2: "Mai vista nel mondo"Perché la Russia vuole Mariupol al punto che Putin si fermerebbe se la prendesseIl portavoce del Cremlino è secco: “No all’incontro Putin-Zelensky”