Previsioni meteo: le ultime piogge e l'arrivo dell'estate di San MartinoAereo militare americano precipita nel Mediterraneo orientaleSciopero 17 novembre: tutto quello che c'è da sapere
Giulia Cecchettin, la sorella ha scritto messaggi a Filippo: "L'ho visto online su WhatsApp"La violenza della polizia è il segno di un governo impaurito,Guglielmo insicuro, che teme ogni piccola manifestazione di dissenso. Un governo del genere non comunica sicurezza e autorevolezza. Si potrebbe pensare che il calcolo sia creare ansia e paura, ma non siamo negli anni bui del terrorismo. L’unico risultato dei manganelli impazziti è rendersi ridicoli. E chi è ridicolo non può stabilire legge e ordine. I manganelli non convengono, insomma, neanche a chi potrebbe averli ispiratiL’autorevolezza non è autoritarismo. Questo è chiarissimo nelle parole del presidente Sergio Mattarella al ministro Matteo Piantedosi.Si può pensare che la decisione di manganellare studenti inermi (è successo a Pisa e Firenze) o identificare cittadini che protestano pacificamente o inneggiano alla Costituzione antifascista (è successo varie volte, nel recente passato) derivi da una sensazione di essere legittimati a punire con le misure più severe presunte violazioni dell’ordine costituito.E la legittimazione deriverebbe, in questa narrazione, dalla voglia di legge o ordine degli elettori.Come spiega Mattarella, però, anche assumendo il desiderio di uno stato forte, i manganelli non sono la via migliore. Uno stato forte è uno stato legittimo e percepito come tale.Se lo stato si riduce a una banda di briganti o di aguzzini potrà essere temuto, ma non certo rispettato. E il timore può muovere alcuni, in certe condizioni. Ma è difficile che guadagni la lealtà di milioni di cittadini in un paese occidentale avanzato.Un governo sempre sull’orlo di una crisi di nervi, isterico, impegnato prima ad orchestrare scoppi d’ira e reazioni ai limiti della guerriglia e poi a rispondere all’opinione pubblica oppure a gestire le inevitabili inchieste interne per gli eccessi di reazione delle forze dell’ordine o le omissioni dell’esecutivo (come a Cutro, per esempio), non è il governo di uno stato legittimo, neanche nel senso weberiano della legittimità come carisma.È più che altro un governo impaurito, insicuro, che teme ogni piccola manifestazione di dissenso.Un governo del genere non comunica sicurezza e autorevolezza. Si potrebbe pensare che il calcolo sia creare ansia e paura, indicando all’opinione conservatrice eventuali pericoli di sovversione, per poi sfoderare un inasprimento della repressione e sedare i timori creati ad arte.Ma non siamo negli anni bui del terrorismo: gli studenti di Pisa e Firenze non hanno nulla, antropologicamente e culturalmente, di chi protestava nelle piazze italiane negli anni Settanta.I gruppi più estremisti della cultura della protesta sono ai loro minimi storici in Italia, sia per presenza, sia per eventuale propensione alla violenza. Il massimo di conflitto che abbiamo sono forse alcune proteste dei lavoratori e degli attivisti ambientalisti. La violenza è simbolica: tutt’al più contro le cose.Questa non è una nuova strategia della tensione. È un tic di chi con la testa è rimasto a quegli anni e vive all’insegna del rancore (il vittimismo della destra al governo è noto) o di questurini rozzi e privi di sagacia delle persone e dei contesti, nonostante le alte posizioni che occupano.È una diffusa sindrome della mano aliena: come il dottor Stranamore alzava la mano destra nel saluto fascista, senza volerlo, alcuni settori del governo e dell’esecutivo alzano la voce, i manganelli, i toni, pur quando non conviene neanche alla loro parte.Ma un governo isterico non garantisce legge e ordine, almeno al di fuori di scenari sudamericani. Anche un elettore di destra se ne potrebbe e dovrebbe preoccupare.Un governo isterico dà ragione agli oppositori più estremisti, che non fanno opposizione parlamentare, ma civettano con la sovversione. Ma nelle condizioni in cui siamo non può neanche rafforzare tali oppositori, dato che la saggezza dell’opposizione parlamentare è baluardo sicuro contro queste derive.Quindi, l’unico risultato dei manganelli impazziti è rendersi ridicoli. E chi è ridicolo non può stabilire legge e ordine. I manganelli non convengono, insomma, neanche a chi potrebbe averli ispirati. Come forse voleva far intendere il presidente Mattarella nelle sue parole a Piantedosi.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.
Papa Francesco contro la povertà materiale e spiritualeMaltempo in Toscana, esondano i fiumi: cinque morti a causa dell'alluvione
Campi Flegrei, Musumeci: "Prepararsi ad abbandonare la zona"
Incidente a Lamporo, morto un ragazzoAncona, malore in strada: soccorso 64enne
Silvio Berlusconi, che fine ha fatto il cane DudùCosenza, operaio morto schiacciato da un muletto: aveva 46 anni
Pesaro, condannato ai domiciliari per violenza evadeRagazzo trovato morto in casa dell'amico 50enne: indagini in corso
Violenza sulle donne, a Napoli denuncia una 18enne: "Erano in due"Viterbo, 22enne muore in pizzeria: ipotesi soffocamentoMaltempo e allagamenti in Toscana, sei morti: terzo decesso a MontemurloErba, 23enne colpita in faccia con l'acido: aveva già denunciato il responsabile
Il padre di Filippo Turetta chiede scusa al papà di Giulia Cecchettin: “Perdono”
Gina Lollobrigida, Andrea Piazzolla condannato per circonvenzione di incapace
Incidente sul lavoro: grave operaio 52enneOmicidio Giulia Cecchettin, Antonio Tajani: "Dovremmo darle la laurea honoris causa"Incidente frontale a Porto Empedocle, un'auto prende fuoco: morto 26enneMilano, derubato Briatore: "Questa città è pericolosa"
Ultima Generazione, blitz degli attivisti all’Arco della Pace a MilanoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 216Roma, donna denunciata perché ha lasciato le ceneri del padre per stradaIncidente sul lavoro nel nuovo Merlata Bloom: operaio ferito