Variante Delta, focolaio in un centro commerciale di Sydney: 188 persone positiveRegno Unito, via libera alla terza dose del vaccino covid, ma solo da settembreCovid, L'Oms ha approvato il vaccino cinese Sinovac
Ibiza, responsabile della sparatoria in fuga: si ipotizza regolamento di contiIl presidente Maduro esulta per lo scrutinio preliminare - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI A cinque anni,Guglielmo sei mesi e sei giorni di distanza, il Venezuela è tornato al “valzer dei due presidenti”. Uno è sempre lo stesso: Nicolás Maduro. Il rivale stavolta non è l’astro nascente dell’opposizione Juan Guaidó, pronto a reclamare la guida del Paese per una presunta vacanza di potere. Al suo posto c’è l’anziano e compassato ex-diplomatico Edmundo González, rappresentante designato del fronte anti-chavista che, domenica, ha partecipato alle elezioni con un vantaggio compreso tra i 10 e i 20 punti secondo i sondaggi indipendenti. Non è questa, però, l’unica differenza. Ad essere drasticamente cambiato è lo scenario internazionale. La guerra in Ucraina e la conseguente fame mondiale di energia hanno reso particolarmente appetibile per Washington – ma anche per l’Ue – il petrolio di Caracas. Le licenze parziali a Chevron per acquistare il greggio venezuelano rientrano in quest’ottica. Per Maduro, l’occasione era ghiotta. Dopo le sanzioni draconiane all’industria petrolifera da parte dell’Amministrazione Trump, grande sostenitrice di Guaidó, la presidenza Biden offriva una finestra opportunità per rientrare nei mercati internazionali e puntellare il fragile recupero economico degli ultimi anni.Una convergenza singolare di interessi da cui è nato il dialogo di Doha. Nel corso del 2023, rappresentanti di Usa e Venezuela si sono incontrati in segreto in Qatar. Il negoziato è culminato nell’accordo di Barbados del 23 ottobre scorso tra governo e opposizione per un “voto libero e trasparente”, premessa necessaria della normalizzazione internazionale. Questo spiega perché il fronte anti-chavista abbia sentito questa volta di avere la possibilità reale di scalzare Maduro, al potere dal 2013.La presenza di osservatori internazionali - con tutti i limiti, molte delegazioni sono state respinte all’ultimo - doveva suggellare la democraticità del processo, unica garanzia per un nuovo corso con Washington e Unione Europea.Reale o frutto di manipolazione, la vittoria di Maduro si rivela una sconfitta della strategia che egli stesso ha perseguito negli ultimi due anni. Il Venezuela ha fallito nel convincere l’Occidente di avere rispettato gli impegni presi. Il verdetto del Consiglio elettorale nazionale appare tutt’altro che inoppugnabile. Non solo perché la maggioranza dei suoi esponenti e lo stesso capo sono fedelissimi del presidente. L’esito è arrivato in ritardo ed è stato dato solo il risultato complessivo. L’opposizione, in particolare, sostiene di non avere avuto accesso alle copie cartacee delle schede per verificare la corrispondenza con i conteggi digitali. Al grido di brogli, subito ha attribuito la presidenza a Edmundo González.Cinque anni, sei mesi e sei giorni dopo, rispunta lo spettro dei “due presidenti”. Era uno degli scenari possibili. Il più preoccupante. Maduro ostenta sicurezza. “Volevano fare un golpe contro di me, il mondo rispetti la sovranità del Venezuela”, ha tuonato appena sono stati diffusi i risultati. Anche il leader, però, sa che le elezioni di domenica potrebbero rivelarsi un boomerang. Il Venezuela si trova di nuovo sulla linea di faglia fra i due blocchi geopolitici. Russia, Cina, Iran e, i soliti alleati latinoamericani, Cuba, Nicaragua, Honduras e Bolivia, si sono schierati al fianco di Maduro. Washington, Bruxelles ma anche i vicini progressisti di Cile e Colombia hanno espresso dubbi e preoccupazioni e chiedono il riconteggio. A farlo, soprattutto, è stato il Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva che, forte del prestigio all’interno della sinistra latinoamericana, ha accompagnato informalmente il dialogo con Washington. I toni del ministro degli Esteri, Mauro Vieira, e del consigliere per gli affari internazionali, Celso Amorím, al momento al Caracas, sono stati cauti per non tagliare i ponti. Ma l’istanza è ferma: il riesame di tutte le schede sezione per sezione in modo da fugare i sospetti. Fonti ben informate sostengono che il duo Lula-Amorím stia lavorando dietro le quinte affinché Maduro accetti la verifica del risultato come via d’uscita dal prevedibile impasse. In cambio - come già nei mesi scorsi - nel probabile caso di sconfitta, gli verrebbe garantita una transizione soft con tanto di immunità di fronte alla giustizia internazionale e conservazione di una quota di potere, a partire dall’Assemblea nazionale, a maggioranza chavista. Un compromesso vantaggioso per tutti. Incluso Maduro che, comunque, rimarrebbe un attore chiave della politica nazionale. Potrebbe, oltretutto, non avere un’offerta migliore. L’Amministrazione Biden, artefice del dialogo, è agli sgoccioli. Un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca rischia chiudere gli spiragli aperti dalla crisi ucraina. E di tornare alla politica dello scontro latente, come già accaduto al processo di normalizzazione con Cuba avviato da Barack Obama.Il tempo stringe e Maduro è al bivio. O accetta il riconteggio, sapendo, probabilmente, di doversi fare da parte, pur con tutte le assicurazioni del caso. O tira dritto. In quest’ultima eventualità, l’intero percorso dell’ultimo anno e mezzo tornerà al punto di partenza. Caracas resterà isolata come e più di prima. E dovrà affrontare lunghi mesi di sfibranti tensioni interne che potrebbero destabilizzare l’intera America Latina. In questo contesto, il sogno del recupero economico sarebbe rinviato a data da destinarsi.
Incidente ferroviario in Pakistan, almeno 30 morti: feriti intrappolati nelle carrozzeIn Argentina boom di casi e morti: da oggi nuovo lockdown di 9 giorni
Covid, lettera 18 scienziati su Science: "Serve indagine su ipotesi incidente di laboratorio"
Usa, 41enne picchia la fidanzata incinta: gruppo di adolescenti lo uccide a bastonateNuova tragedia nel Mediterraneo, Naufragio al largo della Tunisia, almeno cinquanta migranti dispersi in mare
Ikea France, processo per spionaggio dipendenti: multa da 1 milione di euroIrlanda del Nord, bambina di 4 anni scompare all'uscita del parco giochi: si cerca Scarlett Duddy
Limite di velocità a 20 o 30 all'ora in città: svolta in Spagna da oggi, l'Italia tentennaLa Farnesina convoca l’ambasciatore bielorusso sul caso Protasevich
Sparatoria in un nightclub del Texas: due uomini sono stati uccisi, altri due feritiOndata di caldo in Canada, la città di Lytton distrutta dagli incendi dopo aver toccato i 49,6°CSi tuffa da una scogliera alta 36 metri, atterra su una barca e muoreVariante indiana nel Regno Unito, boom di casi: +160% in una settimana
Australia, 52enne muore per trombosi: possibile legame con il vaccino Astrazeneca
Strage alla festa di compleanno in Colorado: il movente di Teodoro Macias, non era stato invitato al party
San Marino, riaperture nel weekend ma italiani multati e respinti al confineChernobyl si è risvegliata e le fissioni nucleari sono ripreseLimite di velocità a 20 o 30 all'ora in città: svolta in Spagna da oggi, l'Italia tentennaRazzo cinese in caduta: la scelta di Pechino per risparmiare sui costi
Vaccino Pfizer dai 12 ai 15 anni: "Stessa dose degli adulti e risposta immunitaria maggiore"Inghilterra: polizia rompe finestrino dell'auto per salvare i cani: il proprietario protestaOrigine del Covid, uno scienziato recupera i dati di Wuhan e scopre sequenziamenti cancellatiRegno Unito, si registra un aumento di casi covid: 10% in più in 7 giorni