File not found
BlackRock

Guerra in Ucraina, a Kiev post it rosa nei bar come “caffè sospeso” per i soldati

Donna ritrovata nei boschi dopo 6 giorni: si era dispersa durante una bufera di neveBiden: "Putin sta compiendo un genocidio, vuole cancellare l'Ucraina"Attacco alla metro di New York, l'assalitore in un video: "Volevo vedere le persone morire"

post image

Putin dichiara un reddito 2021 di 114 mila euro: i dati diffusi dal CremlinoUnsplash COMMENTA E CONDIVIDI Cercare il senso di sé e del reale non è un’attività tra le tante nella vita degli esseri umani,criptovalute ma costituisce la “postura” fondamentale del nostro stare al mondo. La questione sarà al centro il 22 agosto al Meeting di Rimini (ore 19 Sala Gruppo FS C2) dell’incontro dal titolo “Che cosa significa “cercare” l’essenziale? La natura umana come domanda di senso”. Sul tema, ched interroga il sapere filosofico, ma anche altre discipline umanistiche, tecniche e scientifiche, dialogheranno Andrea Bellantone, professore di Filosofia moderna e contemporanea all’Institut Catholique di Tolosa e Costantino Esposito, professore di Storia della filosofia presso l’Università “Aldo Moro” di Bari. Modera il giornalista Davide Perillo. In questa pagina anticipiamo una sintesi degli interventi dei due filosofi al Meeting.Un giardino aperto in altoAndrea BellantoneChe cos’è essenziale per l’uomo? Questa domanda è connaturata alla nostra essenza e si esprime utilizzando forme di espressione molto differenti. Invece di (provare) a rispondere dando la parola alla filosofia o alla teologia, facciamo appello a un’altra esperienza: quella dell’architettura. O, ancora meglio, lasciamo che l’architettura ci lasci vedere, tramite il modo in cui organizza lo spazio, come si deve intendere l’essenza dell’uomo.Non guardiamo al passato, guardiamo al presente. Tadao Ando (nato nel 1941) è uno dei più importanti architetti contemporanei. Cominciamo da una casa, progettata e costruita negli anni Settanta del Novecento a Osaka: la casa Azuma a Sumiyoshi. Si tratta di un edificio in cemento, privo di finestre. Una casa a prima vista totalmente chiusa rispetto al suo contesto: isolata dalla città, dai suoi tumulti, dalle sue trasformazioni.Se è vero, come suggerisce con insistenza la filosofia contemporanea, che l’uomo è essere di relazione, essere-al-mondo, allora la casa Azuma sembra essere una dimora inumana. Com’è possibile essere in relazione abitando in questo (apparente) isolamento? Tuttavia, il gesto di Ando è più profondo: la sua casa cela una sorpresa. L’edificio infatti non è solo chiuso all’esterno: è anche – e soprattutto – aperto verso l’alto. Al cuore della costruzione si trova un volume vuoto, un giardino interno, che l’architetto definisce uno spazio straordinario. Grazie a questi due elementi la proposta architetturale di Ando diventa più chiara: non si tratta tanto di isolare l’uomo dal mondo, quanto di proteggerlo da tutto quel che non gli permette di sperimentare autenticamente la propria relazione a sé stesso e alla realtà.Ecco perché la durezza dei muri esterni è un passaggio essenziale: essa sospende l’invadenza della società moderna. Si tratta di un gesto preliminaire, ma indispensabile in un’epoca in cui l’umano è immerso nel flusso continuo della dispersione (la società dell’informazione ne è un perfetto esempio). Quest’interiorità ritrovata, tuttavia, non dev’essere interpretata come un chiudersi in sé. Attingendo, dall’alto, alla luminosità del cielo, ma anche alla pioggia e al vento – tutti elementi che penetrano nella casa tramite il giardino interno – Ando ci ricorda che la nostra “dimora interiore” è costituita da una relazione con una realtà che ci sovrasta e che ci sorpassa. Ecco la lezione degli spazi di Ando: l’essenziale è ritrovare i modi per metterci in ascolto del nostro essere autentico, che non è l’affaccendarsi nel nostro mondo ordinario, ma è costituito da un rapporto spirituale (e ogni volta nuovo e straordinario) con la natura, con gli altri e con la Trascendenza. L’architettura diventa quindi un’esperienza creativa per proporre all’uomo (o ricordargli) quali sono le condizioni per vivere un’esistenza autentica. L’itinerario di Ando, che si sviluppa nel dialogo costante tra Giappone e mondo occidentale, tra riflessione e gesto architetturale, ci consegna un cammino in cui esperienze e culture diverse si alleano per restituire all’uomo un accesso all’essenziale. Non si tratta, nel caso dell’architettura, di un semplice discorso teorico, ma di una vera e propria ricostruzione del mondo, del nostro modo di abitare, di essere insieme con l’immensità che ci circonda (che sia intesa come semplice mondo o, più radicalmente, come l’insieme del Creato). L’architettura di Ando è solo un esempio del compito attuale della cultura. La filosofia, la teologia, la poesia – e tutti gli altri saperi e le altre forme dello spirito – devono contribuire, ognuna in modo diverso ma convergente, a questo compito. Nella loro vivace creatività si manifesta la capacità di dare risposte nuove, inaudite, a una domanda antica quanto l’uomo, destinata a rimanere una sfida aperta fino alla fine dei tempi.Non solo si adatta, insegue l’essenzaCostantino EspositoSe cercassimo una definizione generale del modo in cui gli esseri umani stanno al mondo, quasi tutti ormai la identificherebbero nella capacità di risolvere problemi. Una risposta che appare oggettiva, finanche neutra, poiché terrebbe insieme sia la nostra storia evolutiva – in diretta contiguità con il mondo vegetale e animale, dove tutti gli esseri viventi sono impegnati a risolvere i problemi che insorgono nel loro ambiente –, sia la nostra capacità di mettere in atto azioni “virtuose” e comportamenti morali come reazione più o meno responsabile ai problemi della convivenza umana. Per usare le formule della letteratura anglosassone la nostra capacità di agire razionalmente (acting rationally) consiste ultimamente nella nostra abilità di problem solving, raggiunta mediante l’apprendimento e l’adattamento ambientale. Ed è una “proprietà” che a ben vedere condivideremmo non solo con le piante e gli animali, ma addirittura con le macchine intelligenti, quelle che attraverso il machine learning apprendono e risolvono problemi complessi.Ma c’è una questione che resta in sospeso in questa risposta. E cioè: per risolvere problemi bisogna innanzitutto vederli, accorgersi della loro portata, comprendere quello che ci chiedono. Fare la cosa giusta al momento opportuno o assumere atteggiamenti di successo è certo determinante per la nostra sopravvivenza naturale e sociale. Il fatto è che noi siamo continuamente attraversati e inquietati da una domanda che sembra eccedere la nostra capacità di risolvere problemi. Il problema che resterebbe irrisolto consiste in una strana competenza interrogativa, che non si limita a chiedere come faccio a superare questo ostacolo o come posso realizzare questo obiettivo, ma domanda piuttosto: perché mai io sono al mondo, e qual è il senso di me e del mondo?In altri termini, il problema irrisolto, direi permanentemente irrisolto, sono “io” stesso. E passo dalla terza alla prima persona, perché tale problema può essere posto solo da un essere che abbia coscienza di sé come colui o colei che si accorge non solo dei problemi da risolvere ma dello stesso soggetto che può provare a risolverli, e che può addirittura chiedersi perché valga la pena risolverli. Con una perfetta formula evolutiva si dirà che vale la pena per sopravvivere. Ma noi sappiamo per esperienza che questo non basta ancora: si può e si deve mirare a una sopravvivenza di successo rispetto ai mille ostacoli della natura e della società, solo perché si ha almeno un bagliore di coscienza del senso ultimo del vivere. Gli esseri umani infatti attestano l’inesplicabile libertà di non accontentarsi, e addirittura di non accettare, di fatto, la loro stessa sopravvivenza in mancanza di quel senso. Un senso che sta dentro, non al di là di ogni altro problema. Senza affrontare il problema più infuocato, tutte le altre soluzioni, anche quelle di successo, sbiadiscono. E di fatto noi sappiamo bene cosa significhi continuare a sopravvivere senza vivere veramente.Questo “veramente” non si riferisce a un sistema di valori già fissato in precedenza cui conformarsi, ma esprime un’esperienza di apertura permanente – l’apertura che è la domanda del significato – che non si può ridurre mai (almeno non in maniera davvero soddisfacente) alle nostre strategie di soluzione. Una domanda che riemerge in ogni possibile risposta ai nostri problemi.Per questo a me pare che la questione più elementare e più urgente, anche se spesso data per acquisita, sia cosa significhi “cercare” per noi umani. Più che una procedura automatica, cercare è mettersi alla caccia, all’inseguimento o alla sequela di ciò che ci chiama, ci attira, ci provoca nel mondo. E per questo il senso, l’essenziale, chiede sempre di noi per potersi dare. Con le parole del grande Cormack McCarthy in The Passenger: «Se non inseguiamo l’essenza (if we are not after the essence), che cosa mai inseguiamo? [...] E non possiamo scoprire una cosa del genere senza lasciarvi la nostra impronta»

Il deputato Neil Parish si dimette dopo aver guardato video porno in aula: "Un momento di follia"Lancio di pomodori contro Macron durante una visita a un mercato di Parigi

Si finge un giocatore del Psg: scoperto e arrestato

La Russia minaccia gli Usa: "Se non fermate la militarizzazione dell’Ucraina, conseguenze imprevedibili"Il deputato Neil Parish si dimette dopo aver guardato video porno in aula: "Un momento di follia"

Ucraina, Aiea: "Ripristinate le comunicazioni con la centrale di Chernobyl"Turchia, bomba su un bus di guardie carcerarie: un morto e diversi feriti

Zelensky: "O la Russia cerca la pace o uscirà dalla comunità internazionale"

L’annuncio di Zelensky: “La grande offensiva russa ad est è cominciata”Per ricordare i bambini uccisi dalla guerra 217 giocattoli esposti a Kamyansky

Ryan Reynold
Vladimir Putin dovrà essere operato per un cancro? L'indiscrezioneEsplosione in una moschea a Kabul, almeno 10 mortiLa denuncia dell'Ucraina: "Le armi arrivano tardi e non sono quelle che chiediamo"

investimenti

  1. avatarCaracciolo: “Putin ha preso una decisione storica, diventare campione anti occidente”ETF

    “I russi hanno fucilato i loro stupratori ma poi hanno fatto sparare sui civili in fuga”Kherson, secondo l'esercito ucraino scavate più di 800 nuove tombeFrancia, scontri a Parigi nel giorno del primo maggio: in migliaia sono scesi in piazzaTurchia, esplosione in una fabbrica di vernici a Istanbul: almeno 3 vittime

    1. Texas, donna accusata dell'omicidio della figlia: sospesa la condanna a morte

      1. avatarUcraina, Zelensky viene insignito del premio "Coraggio" della JFK Library foundationCapo Analista di BlackRock

        Guerra Ucraina, alcuni funzionari del Cremlino sono dubbiosi sulle azioni di Putin

  2. avatarCampidoglio Usa evacuato per minaccia aerea, ma era un team di paracadutistiBlackRock

    Guerra in Ucraina, c'è una totale carenza di fondi esteri per gli aiuti umanitariNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 469Kiev "decapita" la statua dell'amicizia tra Ucraina e RussiaPutin: "Le sanzioni sono aggressioni, ma la Russia può reggere"

  3. avatarLa Cina e la guerra al Covid: “Fermeremo l’avanzata di Omicron”Capo Analista di BlackRock

    Guerra Ucraina, sanzioni secondarie: cosa sono e quali Paesi potrebbero colpireEpatite di origine sconosciuta in Europa: casi in Regno Unito, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e SpagnaIl no di Sholz, perché la Germania non invia armi pesanti all’UcrainaGuerra in Ucraina, il piano della Russia: annettere Mariupol alla regione di Rostov

Ucraina, l’appello del sindaco di Zaporizhzhia all’UE: “I russi hanno rapito mio figlio di 16 anni”

Ucraina, l’appello del sindaco di Zaporizhzhia all’UE: “I russi hanno rapito mio figlio di 16 anni”New York, madre di 2 figli uccisa e fatta a pezzi*