File not found
MACD

Ragazzo morto a Napoli, il prefetto: "Episodio del tutto slegato dai festeggiamenti"

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 431Si è rinnovato il miracolo di San Gennaro: il sangue si è scioltoTerremoto in Sicilia: scossa di magnitudo 3.0 a Stromboli

post image

Morto sulla nave da crociera poco dopo aver fatto la proposta di matrimonio alla sua compagnaÈ di pochi giorni fa la notizia della morte,Capo Analista di BlackRock nella casa di reclusione di Milano Opera, di un uomo di 72 anni, Giulio Bellocco. Stava scontando una condanna a 13 anni e sei mesi per reati connessi alla ‘ndrangheta e da 10 anni era al 41bis. Aveva una malattia neurodegenerativa che ne ha causato la morte poco prima che terminasse di scontare la pena, ma non ha potuto accedere al beneficio di morire a casa con la sua famigliaQuando muore una persona detenuta in 41 bis i giornali titolano corali stigmatizzando il reato per cui era stata condannata. È morto il boss, I’assassino, lo stupratore, si legge. E tanto più grave è il reato, tanto più passa in secondo piano la tragedia di una vita che si spegne in un carcere.È di pochi giorni fa la notizia della morte, nella casa di reclusione di Milano Opera, di un uomo di 72 anni, Giulio Bellocco. Ne danno contezza diversi quotidiani, soprattutto locali, nella rubrica “’Ndrangheta”. E subito appresso, informano: era elemento di spicco dell’omonima cosca.Così nella coscienza del lettore, il dolore della ferita sociale rimane sottotraccia, nascosto, vinto da un concetto palesato, venduto come tranquillizzante, rassicurante eppure osceno. È morto il boss. E resta nell’ ombra quanto pur specificato appresso, il racconto. Era malato da tempo, una malattia neurodegenerativa aggravatasi fino a determinarne la morte. Espiava una pena di tredici anni e sei mesi di reclusione ed era ristretto dal 2013, al 41 bis. Parole che scivolano, che disperdono il loro significato, che non sono accompagnate da una riflessione, che non offrono punti di domanda, interrogativi, che non suscitano stupore.Aveva quasi scontato la penaEppure basta fermarsi un attimo e contare per vedere che quest’ uomo aveva quasi finito di espiare la sua condanna e seppure malato, sofferente, anche in fin di vita, è rimasto chiuso in quell’odioso regime detentivo che impedisce gli abbracci e i baci dei propri familiari, che consente un colloquio di un’ora al mese dietro a un vetro, che nega l’ amore in ogni forma, che non ammette la riabilitazione e la prospettiva di reinserimento, che fa morire completamente da soli in una stanza spoglia in cui anche le foto alle pareti sono misurate, con lo sguardo su un muro senza cielo, ascoltando nel silenzio il battito del proprio cuore fino a che si ferma.Una di tante storie accomunate dal dolore di una condizione di pena ingiustificabile, di punizione senza ristoro, di patimento senza speranza. Sarebbe bello davvero che chi scrive di questi lutti dello Stato di Diritto si fermasse a capire e a chiederci di capire.Si ponesse delle semplici domande: che senso ha tenere una persona in un regime di massima privazione fino all’ultimo respiro? Negarle l’addio di coloro che ama? Impedirle di stare qualche ora all’aperto? E che senso ha ammettere che una condanna sia espiata per intero in 41 bis senza neppure la possibilità astratta di accedere un giorno a un permesso premio, a una misura alternativa al carcere? Quali strumenti sono offerti a un detenuto perché possa ritornare al consesso sociale se le sue giornate si perdono diuturnamente nella normalità del niente, senza incontri, senza confronto con un mondo relazionale aperto, diverso, nuovo? Se è negato per tutta la durata della pena il recupero di una individualità responsabile che si esprima attraverso la facoltà di scelte minime? Se anche per attraversare il corridoio di sezione è necessario attendere che l’agente preposto apra la porta blindata e vigili? Se perfino per donare un pezzo di pane a un compagno di sventura si deve predisporre una domandina e aspettare i tempi incerti della risposta? Se è negato il lavoro e l’accesso a ogni attesa di progetto, di vita altra, libera, ordinaria? Domande le cui risposte, con un parametro di pena utile e costituzionalmente orientata, appaiono immediate, ovvie, scontate. Nessun senso. E di domanda ne nasce subito un’altra che rimane sospesa. Perché?L’illusionePerché lasciare intatto quello scrigno di Pandora ci illude che rimangano chiusi lì dentro, lontani e confinati nell’oblio tutti i nostri mali? Perché un governo appare tanto migliore quanto più cattivo è con chi è accusato di crimini associativi?Perché la volontà collettiva è che gli istituti penitenziari non siano luoghi di recupero ma di esclusione, emarginazione, eliminazione? Così ci illudiamo di avere una società migliore? Di essere al sicuro? O alimentiamo un bisogno interno, forse recondito, comunque inappagato di sentirci migliori di qualcuno? Di avere un punto da additare per relegarlo nel limine del diverso, dell’errore, del peccato?Forse solo per riconoscerci come normali, puliti, sani a immaginare da fuori, meglio assai distanti, un cuore che batte in una stanza spoglia, chiusa da barriere e cancelli, senza notti di luna e un uomo, forse sfinito e arreso, che lo ascolta da solo nel silenzio, fino a che si ferma.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMaria BrucaleAvvocata del foro di Roma, componente del Direttivo di Nessuno Tocchi Caino

Bimba di 4 anni ha una crisi respiratoria a scuola: i carabinieri le salvano la vitaErrore nella prenotazione del biglietto aereo: la disavventura dell'influencer Marco Togni

Napoli, l'incredibile storia di Angelo e Paola: da ex fidanzati a prete e suora

Bancomat, attenzione alla truffa: se noti questo sulla tastiera leva la cartaMuore il 35enne di Gragnano Giuseppe Saporito: annullata la festa scudetto

Poliziotto della Stradale morto in servizio, la madre di Francesco Pischedda: “Non abbiamo avuto giustizia”Incendio a Ceriano Laghetto: fiamme in un'officina

Fotografare l'auto di un vicino fuori posto è reato? Ecco il parere della Cassazione

Milano, truffa all'esame per la patente: alcuni avevano attaccato cellulari alle gambeMestre, trovato un cadavere in un canale di Punta San Giuliano

Ryan Reynold
Napoli, furto in una concessionaria durante i festeggiamentiVincenzo D'Amico ha un tumore: l'annuncio dell'ex calciatoreMilano, ciclista investito e ucciso da un tir in via Comasina

VOL

  1. avatarMeteo, in arrivo sull’Italia una nuova potente ondata di maltempo: previsto freddo anomalocriptovalute

    Pozzuoli, 9 scosse di terremoto durante la notteVanno in questura per rinnovare i documenti ma erano ricercati: arrestatiNapoli, festa scudetto: tifosi ballano sull'auto della polizia locale in piazza Trieste e Trento e sfondano il tettoAutobus in fiamme con 80 studenti: l'autista li mette in salvo

    VOL
    1. Centocelle, tamponamento tra auto: muore una donna di 74 anni

      ETF
      1. avatarMilano, grosso incendio in un magazzino: evacuato palazzo di 8 pianiCapo Analista di BlackRock

        Vieste, bimba di 6 anni morta soffocata da una mozzarella

  2. avatarOmicidio di Torremaggiore, i compagni ricordano Jess: "Vive dentro di noi"BlackRock Italia

    Rissa in pronto soccorso al Niguarda: "Ci hanno detto che erano armati"Palermo, 32enne ucciso nel rione Boccadifalco: fermato il proprietario di casaMorte Andrea Papi: perizia scagiona l'orsa Jj4Serie A, Napoli-Fiorentina 1-0: Osimhen segna e al Maradona esplode la festa

  3. avatarRavello, provincia di Salerno: precipita un autobus Gran TurismoVOL

    Chioggia, auto finisce fuori strada e si ribalta: ferito il conducenteTre gemelline nate a Chieti dopo una gravidanza molto particolare e raraLucca, tir si ribalta e finisce fuori strada in direzione CamaioreSerie A, Napoli-Fiorentina 1-0: Osimhen segna e al Maradona esplode la festa

Nuoro, finisce fuori strada e si ribalta: soccorsa una donna

Incidente in una galleria lungo la A9 con sette auto coinvolteOmicidio Barbara Capovani: fiaccolata in diverse città italiane*