File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

I giornalisti della BBC lasciano la Russia, le trasmissioni continueranno dall'estero

Pakistan, esplosione in una moschea a Peshawar: almeno 30 morti e oltre 50 feritiBoldrini: “La guerra non si risolve con le armi, ma con sanzioni e negoziati”Spagna, affonda yacht di un oligarca russo: marinaio ucraino viene fermato

post image

Ucraina, la Cina era davvero a conoscenza del piano della Russia?La commissione si è divisa nel voto e davanti al plenum si presenteranno tre candidati tra cui scegliere,VOL ognuno espressione di un gruppo associativo: Romanelli per Area, Amato per Unicost e Viola per Magistratura indipendente. La nomina è cruciale, perchè la procura sta vivendo un momento di grande difficoltà, e sarà una delle ultime nomine di peso del Csm attualmente in carica Si fa imminente la nomina del nuovo procuratore capo di Milano, dopo il pensionamento nel novembre scorso di Francesco Greco. Sarà una delle nomine fondamentali che verranno decise dall’attuale Csm, che scadrà a luglio di quest’anno. La commissione Incarichi direttivi del Csm – dopo averli ascoltati in audizione - ha scremato la rosa dei candidati alla seconda procura più importante d’Italia, ma non ha dato un indirizzo unanime. I nomi tra cui il plenum dovrà decidere sono quello di Giuseppe Amato, procuratore di Bologna; Marcello Viola, procuratore generale di Firenze e di Maurizio Romanelli, aggiunto in procura a Milano. La rottura Il meccanismo interno è quello per cui la commissione, composta da sei membri, vota per individuare i candidati ritenuti più adatti all’incarico. Ogni candidato che riceve almeno un voto viene poi portato davanti al plenum del Csm, che si esprimerà. La divisione che si è proposta in commissione segue le storiche linee dei gruppi associativi interni alle toghe. GiustiziaIl Csm e le ultime nomine di peso prima della riforma CartabiaGiulia Merlo Giuseppe Amato, vicino a Unicost, è stato presentato dal togato di Unicost Michele Ciambellini e ha ricevuto il suo voto. Maurizio Romanelli, unico candidato interno alla procura di Milano che è storicamente guidata da toghe progressiste, è stato proposto e votato dalla togata di Area, Alessandra Dal Moro. Infine Maurizio Viola, toga di Magistratura indipendente e reduce dalla lunghissima vicenda prodotta dal caso Palamara, ha invece ricevuto due voti: quello del togato di Mi, Antonio D’Amato e quello di Sebastiano Ardita, eletto con Autonomia e Indipendenza (corrente indipendente che però ha tra i suoi fondatori molti ex di Mi). Si sono astenuti, invece, i due consiglieri laici Fulvio Gigliotti, eletto dal M5S e Alessio Lanzi di Forza Italia. Ora i relatori delle tre proposte redigeranno le motivazioni delle loro delibere, che verranno sottoposte al plenum dopo che la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, avrà espresso il suo “concerto” sui nomi. Cosa significa per Milano Attualmente la procura di Milano è retta dal facente funzioni Riccardo Targetti, che andrà in pensione in aprile. La decisione del Csm sul nuovo procuratore capo è una delle più attese e delicate: la procura, infatti, sta vivendo mesi difficili su vari fronti. E’ in corso uno scontro interno tra magistrati, sfociato anche in due procedimenti penali davanti al tribunale di Brescia competente per le toghe meneghine. Da un lato c’è il pm Paolo Storari, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio per aver dato all’ex togato del Csm, Piercamillo Davigo, i verbali del processo Eni di Pietro Amara in cui si rivelava l’esistenza della presunta loggia Ungheria. Gli aggiunti Fabio De Pasquale e Laura Pedio sono a loro volta indagati per omissione d’atti d’ufficio sempre nell’ambito del processo Eni, con l’ipotesi di non aver messo a disposizione atti d’indagine ritenuti decisivi dal tribunale, che ha deciso per l’assoluzione in primo grado del colosso petrolifero. Parallelamente, il Csm ha mandato i suoi commissari per valutare se esista incompatibilità ambientale interna alla procura, proprio alla luce dello scontro nella gestione del fascicolo Eni che ha prodotto lo scandalo sulla presunta loggia Ungheria. Proprio questo ha reso più difficili gli ultimi mesi di gestione di Greco: da un lato Storari sostiene di aver consegnato i verbali a Davigo perchè preoccupato per l’inerzia della procura nell’iscrizione delle notizie di reato; dall’altro Greco con i suoi aggiunti rimangono fermi nel difendere le loro decisioni nella gestione di Amara e dei verbali. Il nuovo procuratore che si insedierà dovrà capire come gestire la vicenda – fascicoli sulla questione sono ancora aperti – ma anche come procedere rispetto all’inchiesta Eni/Nigeria. Il papa straniero Altra questione tutta interna riguarda il profilo del successore di Greco. Storicamente, Milano è considerata procura roccaforte delle toghe progressiste e tutte cresciute nella procura milanese. In seguito al terremoto degli ultimi mesi ma anche allo scandalo Palamara, però, la prassi potrebbe cambiare. L’unico candidato di continuità, infatti, è Maurizio Romanelli, che però a differenza dei colleghi nel curriculum non può vantare di aver già ricoperto l’incarico dirigenziale di procuratore capo. Se il Csm decidesse in suo favore, verrebbe rispettato quello che da alcuni viene definito il “rito ambrosiano”, ma il rischio è che gli sconfitti ricorrano al giudice amministrativo. Così è stato nel caso della procura di Roma, dove dopo lo scandalo Palamara è stato nominato l’aggiunto romano Michele Prestipino, ma Tar e Consiglio di Stato hanno annullato la sua nomina proprio per ragioni di titoli, dando ragione a Francesco Lo Voi (oggi procuratore capo di Roma) e a Marcello Viola, che è candidato a Milano. Marcello Viola è il nome più problematico della rosa. Nel 2019 doveva diventare procuratore capo di Roma ma lo scandalo Palamara e l’emersione della cena dell’Hotel Champagne, durante la quale all’insaputa del diretto interessato i gruppi di Unicost e Mi si erano accordati sul suo nome, hanno terremotato l’intera magistratura e fatto saltare la sua nomina. Viola, dopo aver vinto i ricorsi su Roma, si è visto comunque preferire Lo Voi e dunque ha presentato candidature anche per i vertici di Palermo e Milano. L’interrogativo, ora, è sul tavolo del Csm: dove collocarlo? Se la scelta ricadesse su Milano, lui sarebbe davvero il cosiddetto papa straniero: proveniente da altra procura ma soprattutto della corrente conservatrice di Mi, cosa mai successa negli ultimi trent’anni. Tra i due contendenti opposti potrebbe spuntarla il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, con alle spalle già la direzione delle procure di Trento e Pinerolo. Potrebbe essere lui il nome terzo che può mettere d’accordo tutti: non in continuità con le prassi milanesi ma nemmeno un nome che – suo malgrado – rimanda agli scandali degli ultimi anni. La scelta, però, spetta al Csm che deciderà sulla base dei criteri previsti dalle circolari e non ancora quelle codificate nel ddl di riforma dell’ordinamento giudiziario. Poi toccherà alle nomine alla Direzione nazionale antimafia e alla procura di Palermo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

La precisazione degli Usa: “Noi non vogliamo che Putin venga assassinato”Incendio traghetto Grimaldi: trovato vivo un passeggero disperso

Bombardamenti sul fronte est dell’Ucraina, colpita la zona di Stanytsia Luganska

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 540Incendio traghetto Grimaldi: trovato vivo un passeggero disperso

Ucraina, bombardamenti a Borodyanka: almeno un centinaio di persone sotto le macerieUSA, Biden: “Putin sta rubando territori con la forza. Questo è l’inizio dell’invasione dell’Ucraina”

Edificio in fiamme a Barcellona: le persone si gettano dalle finestre per salvarsi

Ucraina, USA: "La Russia ha dichiarato guerra totale alla verità"La Cina comprerà il grano russo indebolendo le sanzioni sulla guerra all’Ucraina

Ryan Reynold
Terremoto in Guatemala: scossa di magnitudo 6.2Draghi telefona a Zelensky: "Aiuteremo l'Ucraina a difendersi dalla Russia"Perché la Russia potrebbe invadere l’Ucraina: i motivi della guerra

BlackRock

  1. avatarL’ex vicesegretario Nato: “Meglio non mandare uomini in divisa, si rischia una guerra mondiale”investimenti

    Volodymyr Kowalski, l'eroe ucraino che ha perso le gambe nel 2016 ed è morto per difendere la patriaTiktoker riesce a comprare casa col baratto a partire da una forcinaIl messaggio della Farnesina agli italiani in Ucraina: “Lasciate il paese”Russia, chi è Serghej Shoigu, il ministro della Difesa di Putin

      1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 536criptovalute

        USA, giovane di 12 anni vittima di bullismo si è tolto la vita. La madre: "Non sono riuscita a salvarlo"

  2. avatarSpagna, affonda yacht di un oligarca russo: marinaio ucraino viene fermatoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Anonymous inarrestabile, hackerata la Tass: “Putin ci mette in pericolo”Guerra Russia-Ucraina, dal popolo russo si alza un grido: "Mondo, non odiarci"Ucraina, dove si trovano le centrali nucleari e quali sono i rischi con la guerraUna donna ucraina alle truppe russe: “Cosa ca**o ci fate nella nostra terra?”

  3. avatarCambogia, 31enne cinese rapito per mesi e usato come "schiavo del sangue"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Ucraina, quali rischi corrono Europa e Russia secondo gli analisti di ECFRConfermata la pena di morte per l’attentatore della Maratona di BostonTelefonata fra Joe Biden e Mario Draghi sulla crisi Russia-UcrainaGuerra in Ucraina, Nato convoca riunione di emergenza ed esclude per ora intervento militare

    VOL

Perché Putin non sta usando i droni in Ucraina, il parere degli esperti

Ucraina, il video straziante del soldato fa il giro del web: "Mamma e papà vi amo"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 553*