Israele, raid a Gaza nella notte: 8 morti e diversi feritiArabia Saudita ed Emirati rifiutano la telefonata di Joe BidenGuerra Ucraina, Zelensky teme l'utilizzo di armi chimiche da parte di Putin
NATO, pronta la "Cold Response": la più grande esercitazione militare dell'annoLe manifestazioni pro Palestina di sabato scorso hanno mostrato lo smarrimento che vivono i progressisti occidentali. Il cortocircuito è confermato dal supporto del mondo “woke” per un movimento che ripropone un Islam pre-moderno contrario a qualunque politica dei dirittiLe partecipate manifestazioni pro Palestina,trading a breve termine da alcuni incautamente definite per la pace nonostante la violenza dei toni e delle parole d’ordine, hanno mostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, lo smarrimento in cui vive l’occidente. Definizione che non assumiamo in senso identitario, alla Fallaci per intendersi, ma con cui vogliamo indicare quell’occidente che ha promosso i grandi processi di emancipazione umana: dall’operaismo, al femminismo, fino alle più recenti battaglie Lgbtq+, tutte sigle presenti ai cortei di sabato scorso.Non è solo perché i pacifisti plaudevano a figuri sinistramente incappucciati con passamontagna che bruciavano bandiere israeliane arrampicati sui monumenti delle principali piazze italiane. Non solo perché scandivano slogan che sono un vero e proprio incitamento alla guerra senza compromesso come «From the river to the sea», che può essere scambiato come un invito alla pace solo indicando l’esistenza stessa di Israele, cioè di uno Stato ebraico, come responsabile di tutti i mali dell’area. Lettura non solo ignorante, ma anche cieca di fronte agli sconvolgimenti che ha vissuto il Medio Oriente negli ultimi venti anni.Lo stupore soprattutto emerge quando si vede il mondo progressista più radicale, persino woke, assecondare la propaganda che sfrutta il sempre buono canale umanitario che ha spazio per tutto e il suo contrario, di un movimento premoderno, che punisce l’adulterio con anni di prigione, persegue l’omosessualità come peccato mortale, che ha una concezione della donna che farebbe rabbrividire i nostri movimenti più tradizionalisti e che governa con logica mafiosa, riducendo la vita del proprio popolo a niente più che uno strumento di propaganda per consolidare il proprio potere personale. Anche ricorrendo a una mistica del sangue che evoca in noi i peggiori incubi passati.Un movimento, è bene ricordarlo, che ha prosperato sulla sottrazione costante di risorse provenienti da tutte le parti del mondo, convogliate verso la formazione di un immenso arsenale bellico e verso la costruzione di una città sotterranea in venti livelli che non ha eguali nel mondo e, credo, nell’intera storia umana. Il tutto sotto gli occhi di agenzie sovranazionali che non si sono accorte di nulla (!).Hamas non ha trovato solidarietà nel mondo arabo, dove nessuno ha mosso mezzo dito per aiutarla nella sua folle impresa di voler ribaltare l’assetto mediorientale per conservarsi il proprio feudo personale, ma l’ha trovata in una smarrita opinione pubblica occidentale, che ha rispolverato slogan post ’67 inneggianti a un panislamismo che esiste solo dalle nostre parti.Oggi rivitalizzato dall’intersezione con una galassia post e decoloniale, che, se è di grande interesse culturale e di stimolo intellettuale, ripropone in molti casi elementi di rivendicazione identitaria da contrapporre alle logiche imperialistiche e assimilazionistiche occidentali, che, però, sono in perfetta continuità con quell’universalismo che i movimenti woke vorrebbero difendere. Insomma, un tale livello di contraddizione da far pensare che tutto questo amore per l’essere umano, invero così ristretto da escludere in toto conflitti persino peggiori che si stanno consumando in questi stessi mesi nell’assoluta indifferenza, poggi, in realtà, su una buona dose di odio antiebraico, male mai curato dell’intellighenzia occidentale, che non si è mai voluta confrontare con la portata regressiva del suo sguardo progressista e con i fantasmi che si agitano dietro il proprio sguardo umanitario. Vengono in mente le parole del 1996 del grande poeta palestinese Mahmoud Darwish rilasciate alla giornalista israeliana Helit Yeshurun: «Sai perché noi palestinesi siamo famosi? Perché voi siete il nostro nemico. L’interesse per la questione palestinese deriva dall’interesse per la questione ebraica... Se fossimo in guerra con il Pakistan, nessuno avrebbe sentito parlare di me».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedidavide assaelPresidente dell'“Associazione Lech Lechà, per una filosofia relazionale”, ha svolto attività di ricerca per importanti fondazioni italiane. Da anni è una delle voci della trasmissione di RadioRai3 Uomini e profeti, ed è collaboratore della rivista Limes. Tiene lezioni in diverse università, i suoi studi si svolgono sul crinale biblico-filosofico.
Ucraina, Zelensky: "No-fly zone o missili russi sui paesi Nato, dobbiamo lottare e vinceremo"Tajani chiarisce: La posizione di Borrell sulle armi non è la nostra"
Se le sanzioni non riguardano i cannoni
Siria, attacco di Israele a base Hezbollah: sei mortiGuerra in Ucraina: qual è il vero obiettivo di Putin?
Morta Brigitte Bierlein: prima donna cancelliere in AustriaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 525
Guerra in Ucraina, Draghi: “UE ha chiesto a Putin di cessare le ostilità e non bombardare i civili”Multa per aver raccolto conchiglie in un spiaggia in California: brutta disavventura per una famiglia
Il battaglione Azov, l’imbarazzante braccio armato dei nazisti ucrainiDonbass, missile sui civili: 20 vittime, anche bambini"Torna vivo". Le madri russe chiamano i numeri verdi ucraini per avere notizie dei figliLa scomparsa di Viktoria Roshchyna: la giornalista ucraina è stata arrestata da Mosca
Per la sua guerra la Russia assolda anche mercenari siriani
Anonymous va ancora a segno: hackerato il sito del Fsb russo
Parigi paralizzata dalla visita di Stato in Francia di Biden, accolto da Macron all'Arco di TrionfoL’ex moglie del portavoce di Putin è contro la guerra e pubblica foto di ZelenskyAttentato Robert Fico, il primo ministro slovacco può lasciare l'ospedaleIl battaglione Azov, l’imbarazzante braccio armato dei nazisti ucraini
Elezioni Europee 2024: Ilaria Salis e l'immunità parlamentareUcraina, bombardamenti a Severodonestk: almeno 10 mortiSpazio aereo di Taiwan violato da 12 caccia cinesi e da un cargo militareL’esperto: “Lo stop all’energia elettrica a Chernobyl è qualcosa di scellerato”