File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Il video spot di Kim Jong-un sul lancio del nuovo missile nucleare 

Zelensky, a quanto ammonta il patrimonio del presidente ucraino?Il bilancio della guerra in Ucraina a un mese dall'invasione russaIl "fottetevi" ai russi diventato virale: liberati i marinai ucraini di Snake Island

post image

Pagamento del gas russo in rubli: lo strappo all’Ue di Viktor OrbanLa Cina,MACD potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Guerra in Ucraina, farmacista sfigurata dai bombardamenti a KharkivBimbo di 4 anni senza blocco sulla giostra: tragedia sfiorata in Florida

Zelensky ai Grammy Awards: "Aiutateci ma non con il silenzio, così verrà la pace"

Il soldato russo: “Anche i bambini sono nazisti, dobbiamo eliminarvi tutti”L’offerta di Biden all’Europa contro il pericolo di razionamento del gas 

“Noi dell’Azov non siamo affatto nazisti, siamo nazionalisti ucraini”Giappone, fondatore di una compagnia di taxi va in pensione a 100 anni

Chi sono i mercenari del Gruppo Wagner che operano in Ucraina  

Ambasciatore russo: "Armi all'Ucraina possono portare a guerra tra USA e Russia"Barcellona, vietato fumare in spiaggia: a quanto ammonta la multa?

Ryan Reynold
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 501Ucraina, Stanovaja: "Ritiro truppe russe falso, Putin sta solo guadagnando tempo"La Cina minaccia gli Stati Uniti: "Se Pelosi visita Taiwan prenderemo misure risolute"

trading a breve termine

  1. avatarMonte Bianco, due donne sono morte dopo essere state travolte da una valangatrading a breve termine

    Putin ricatta l’Occidente con il rublo: prezzi del gas in aumento. Giavazzi: “Continuiamo a pagare in euro"Russia, Chubais lascia il Paese: il collaboratore di Putin era contrario alla guerraA Shanghai esplode la rabbia dei cittadini contro il nuovo lockdownUcraina, nodo garanti: spiragli di pace ma tra i Paesi non c'è l'Italia

    VOL
      1. avatarGuerra in Ucraina, parlano i sopravvissuti di Bucha: "Preferisci morire lentamente?"ETF

        La Russia vuole chiedere a Wikipedia danni per 4 milioni di rubli per gli articoli sulla guerra

  2. avatarPapa Francesco in Libano a giugno: l'annuncio del Presidente AounMACD

    “Bombardare Odessa significherebbe farci invadere da Kiev in un giorno”Feroci: “Fornire armi pesanti, così Putin capirà che deve fermarsi”Opera di Banksy venduta all'asta: il ricavato andrà a un ospedale pediatrico in UcrainaIl soldato russo: “Anche i bambini sono nazisti, dobbiamo eliminarvi tutti”

  3. avatarEntrano in vigore le nuove sanzioni dell’Ue contro la RussiaETF

    Negoziati Ucraina-Russia, l'incontro tra Zelensky e Putin previsto in TurchiaUcraina, coprifuoco a Odessa nel weekend. Mosca: "Armi a Kiev porteranno più sangue"Russia sospesa dal Consiglio dei Diritti umani: i precedentiL’Ucraina si prepara alla battaglia decisiva con la Russia

Ucraina, sirene e missili in diverse città. Zelensky: "A Mariupol 5 mila morti"

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 511"Putin è malato, ha un cancro alla tiroide": l'indagine di Proekt*