File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Ignazio Cassis visita l’OMEGA House a Parigi

La balneabilità della Senna continua a essere un problemaPerché la Turchia ha bloccato Instagram | Wired ItaliaYahya Sinwar, chi è il nuovo capo politico di Hamas

post image

L'impresa di Google: «Vogliamo collegare Africa e Australia con la fibra ottica»La commissione si è divisa nel voto e davanti al plenum si presenteranno tre candidati tra cui scegliere,investimenti ognuno espressione di un gruppo associativo: Romanelli per Area, Amato per Unicost e Viola per Magistratura indipendente. La nomina è cruciale, perchè la procura sta vivendo un momento di grande difficoltà, e sarà una delle ultime nomine di peso del Csm attualmente in carica Si fa imminente la nomina del nuovo procuratore capo di Milano, dopo il pensionamento nel novembre scorso di Francesco Greco. Sarà una delle nomine fondamentali che verranno decise dall’attuale Csm, che scadrà a luglio di quest’anno. La commissione Incarichi direttivi del Csm – dopo averli ascoltati in audizione - ha scremato la rosa dei candidati alla seconda procura più importante d’Italia, ma non ha dato un indirizzo unanime. I nomi tra cui il plenum dovrà decidere sono quello di Giuseppe Amato, procuratore di Bologna; Marcello Viola, procuratore generale di Firenze e di Maurizio Romanelli, aggiunto in procura a Milano. La rottura Il meccanismo interno è quello per cui la commissione, composta da sei membri, vota per individuare i candidati ritenuti più adatti all’incarico. Ogni candidato che riceve almeno un voto viene poi portato davanti al plenum del Csm, che si esprimerà. La divisione che si è proposta in commissione segue le storiche linee dei gruppi associativi interni alle toghe. GiustiziaIl Csm e le ultime nomine di peso prima della riforma CartabiaGiulia Merlo Giuseppe Amato, vicino a Unicost, è stato presentato dal togato di Unicost Michele Ciambellini e ha ricevuto il suo voto. Maurizio Romanelli, unico candidato interno alla procura di Milano che è storicamente guidata da toghe progressiste, è stato proposto e votato dalla togata di Area, Alessandra Dal Moro. Infine Maurizio Viola, toga di Magistratura indipendente e reduce dalla lunghissima vicenda prodotta dal caso Palamara, ha invece ricevuto due voti: quello del togato di Mi, Antonio D’Amato e quello di Sebastiano Ardita, eletto con Autonomia e Indipendenza (corrente indipendente che però ha tra i suoi fondatori molti ex di Mi). Si sono astenuti, invece, i due consiglieri laici Fulvio Gigliotti, eletto dal M5S e Alessio Lanzi di Forza Italia. Ora i relatori delle tre proposte redigeranno le motivazioni delle loro delibere, che verranno sottoposte al plenum dopo che la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, avrà espresso il suo “concerto” sui nomi. Cosa significa per Milano Attualmente la procura di Milano è retta dal facente funzioni Riccardo Targetti, che andrà in pensione in aprile. La decisione del Csm sul nuovo procuratore capo è una delle più attese e delicate: la procura, infatti, sta vivendo mesi difficili su vari fronti. E’ in corso uno scontro interno tra magistrati, sfociato anche in due procedimenti penali davanti al tribunale di Brescia competente per le toghe meneghine. Da un lato c’è il pm Paolo Storari, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio per aver dato all’ex togato del Csm, Piercamillo Davigo, i verbali del processo Eni di Pietro Amara in cui si rivelava l’esistenza della presunta loggia Ungheria. Gli aggiunti Fabio De Pasquale e Laura Pedio sono a loro volta indagati per omissione d’atti d’ufficio sempre nell’ambito del processo Eni, con l’ipotesi di non aver messo a disposizione atti d’indagine ritenuti decisivi dal tribunale, che ha deciso per l’assoluzione in primo grado del colosso petrolifero. Parallelamente, il Csm ha mandato i suoi commissari per valutare se esista incompatibilità ambientale interna alla procura, proprio alla luce dello scontro nella gestione del fascicolo Eni che ha prodotto lo scandalo sulla presunta loggia Ungheria. Proprio questo ha reso più difficili gli ultimi mesi di gestione di Greco: da un lato Storari sostiene di aver consegnato i verbali a Davigo perchè preoccupato per l’inerzia della procura nell’iscrizione delle notizie di reato; dall’altro Greco con i suoi aggiunti rimangono fermi nel difendere le loro decisioni nella gestione di Amara e dei verbali. Il nuovo procuratore che si insedierà dovrà capire come gestire la vicenda – fascicoli sulla questione sono ancora aperti – ma anche come procedere rispetto all’inchiesta Eni/Nigeria. Il papa straniero Altra questione tutta interna riguarda il profilo del successore di Greco. Storicamente, Milano è considerata procura roccaforte delle toghe progressiste e tutte cresciute nella procura milanese. In seguito al terremoto degli ultimi mesi ma anche allo scandalo Palamara, però, la prassi potrebbe cambiare. L’unico candidato di continuità, infatti, è Maurizio Romanelli, che però a differenza dei colleghi nel curriculum non può vantare di aver già ricoperto l’incarico dirigenziale di procuratore capo. Se il Csm decidesse in suo favore, verrebbe rispettato quello che da alcuni viene definito il “rito ambrosiano”, ma il rischio è che gli sconfitti ricorrano al giudice amministrativo. Così è stato nel caso della procura di Roma, dove dopo lo scandalo Palamara è stato nominato l’aggiunto romano Michele Prestipino, ma Tar e Consiglio di Stato hanno annullato la sua nomina proprio per ragioni di titoli, dando ragione a Francesco Lo Voi (oggi procuratore capo di Roma) e a Marcello Viola, che è candidato a Milano. Marcello Viola è il nome più problematico della rosa. Nel 2019 doveva diventare procuratore capo di Roma ma lo scandalo Palamara e l’emersione della cena dell’Hotel Champagne, durante la quale all’insaputa del diretto interessato i gruppi di Unicost e Mi si erano accordati sul suo nome, hanno terremotato l’intera magistratura e fatto saltare la sua nomina. Viola, dopo aver vinto i ricorsi su Roma, si è visto comunque preferire Lo Voi e dunque ha presentato candidature anche per i vertici di Palermo e Milano. L’interrogativo, ora, è sul tavolo del Csm: dove collocarlo? Se la scelta ricadesse su Milano, lui sarebbe davvero il cosiddetto papa straniero: proveniente da altra procura ma soprattutto della corrente conservatrice di Mi, cosa mai successa negli ultimi trent’anni. Tra i due contendenti opposti potrebbe spuntarla il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, con alle spalle già la direzione delle procure di Trento e Pinerolo. Potrebbe essere lui il nome terzo che può mettere d’accordo tutti: non in continuità con le prassi milanesi ma nemmeno un nome che – suo malgrado – rimanda agli scandali degli ultimi anni. La scelta, però, spetta al Csm che deciderà sulla base dei criteri previsti dalle circolari e non ancora quelle codificate nel ddl di riforma dell’ordinamento giudiziario. Poi toccherà alle nomine alla Direzione nazionale antimafia e alla procura di Palermo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Il medico: «Io, nella Senna, non mi tufferei»Le Olimpiadi di Nicole, volontaria ticinese nel cuore di Parigi 2024

MG F, un roadster brillante e sfortunato

«Ucciso con un missile teleguidato»: ecco chi era Ismail Haniyeh0.0.0.0. Day, la vulnerabilità che affligge i browser da 18 anni | Wired Italia

All'aeroporto i prezzi volano: «Fare colazione costa quasi come il viaggio»«Dietro la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi c'è lo zampino del diavolo»

A Bellinzona arriva la transumanza

«Trump frustrato e arrabbiato per l'avanzata di Harris»La qualità e il prezzo che premiano Amazon - la Repubblica

Ryan Reynold
Due incidenti motociclistici sul Passo del GiuliaTorna la Ticino Mountain Running CupCristian Fracassi, dalle mascherine da sub contro il Covid alle protesi low cost per l'Ucraina

Guglielmo

  1. avatarModerna eleganzo a Milano Moda UomoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Perché gli Stati Uniti hanno fatto causa a TikTok | Wired ItaliaToyota Yaris Cross ibrida, più potente e confortevoleViaggio in treno viaggio sereno, soprattutto di notte«È il Festival delle idee», Maja Hoffmann rilancia il bisogno di rinnovare

    1. Le emittenti europee si lamentano della diffusione di partite piratate su X | Wired Italia

      ETF
      1. avatar«Ucciso con un missile teleguidato»: ecco chi era Ismail Haniyehcriptovalute

        Il wrestling si sta «arabizzando»? Ne parliamo con la voce della WWE in Italia

  2. avatarIl protagonista di Assassin’s Creed visto alla cerimonia delle Olimpiadi!BlackRock

    Kelly Ortberg è il nuovo CEO di BoeingVIDEO. Una splendida tartaruga Caretta Caretta sceglie la sabbia di Alassio per salvarsi e nidificare - ilBustese.itNel primo semestre i costi sanitari sono aumentati di circa un miliardoSoluzioni smart a supporto del gioco, dell'apprendimento e dell'inclusione dei bambini con disabilità

  3. avatarFra mercatini e Natale al caldo: quali sono le mete più gettonate per le festività?analisi tecnica

    Le 10 migliori alternative a WeTransfer | Wired ItaliaMazda CX-5, un modello attuale nonostante l'etàIniziativa «per il futuro» bocciata da due svizzeri su treCi mancavano anche le zecche: sono già tornate

Attacco letale al Gruppo Wagner in Mali: c'entrano gli ucraini?

«Grazie all’intelligenza artificiale cresceranno registi e tecnici 2.0»Sul cammino europeo del Lugano c'è il Partizan Belgrado*