File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

È morto Italo Frigeri, il cordoglio dell'Aser | FNSI - È morto Italo Frigeri, il cordoglio dell'Aser

Riccardo III era veramente così cattivo come ce l'ha dipinto Shakespeare? - Focus.itRicordi: le immagini strane sono quelle più memorabili - Focus.itParolin in Ucraina, missione al servizio della pace - Vatican News

post image

Sfatiamo un mito: bere quantità moderate di alcol non allunga la vita - Focus.itDa qualche mese è tornata alla ribalta mediatica la sindrome Nimby (Not In My BackYard/Non nel mio cortile),BlackRock utilizzata in vario modo e in diversi contesti ma sempre per indicare le resistenze di comunità locali ad accettare nuovi impianti industriali nelle vicinanze del proprio cortile. È innegabile che posizioni di contrarietà a insediamenti pericolosi o indesiderati esistano, ma sarebbe importante usare criteri freddi per distinguere situazione da situazioni ed evitare di fare di tutta l’erba un fascio. Le comunità residenti in aree contaminate chiedono per prima cosa di conoscere lo stato dell’ambiente dove vivono e della propria salute, il rischio corrente e quello futuro, queste conoscenze sono basilari per poter affrontare in modo efficiente ed efficace il percorso di risanamento e reinsediamento dei territori. Da qualche mese è tornata alla ribalta mediatica la sindrome Nimby (Not In My Back Yard/Non nel mio cortile), è utilizzata in vario modo e in diversi contesti ma sempre per indicare le resistenze di comunità locali ad accettare nuovi impianti industriali nelle vicinanze del proprio cortile. Ne stanno facendo uso soggetti diversi, amministratori nazionali e locali, media della carta e dell’etere, fino a associazioni ambientaliste, sempre per indicare un ostacolo da superare, di fronte a nuovi impianti con tecnologie definite all’avanguardia e affidabili. Partendo da una catalogazione di comunità o gruppi definiti “sindromici” si svalorizzano e si relegano in un angolo, non si attiva un percorso di ascolto e quindi di comunicazione, si amplificano le distanze anziché ridurle. Curiosa situazione in epoca di esaltazione della resilienza. Certo, è innegabile che posizioni di contrarietà a insediamenti pericolosi o indesiderati esistano, ma sarebbe importante usare criteri freddi per distinguere situazione da situazioni ed evitare di fare di tutta l’erba un fascio. AmbienteCingolani: «I giovani del clima hanno ragione, ma ora anche Greta deve evolvere» Le domande Partiamo allora da quattro punti di riflessione sotto forma di domande: l’impianto o intervento che si sostiene susciti contrarietà di una. Certa comunità di cittadini appartiene ad una filiera provata oppure è innovativo? ovvero quanta esperienza è stata accumulata? L’area geografica di localizzazione è interessata da altri impianti e altre fonti di stress ambientale oppure è a basso impatto? La popolazione residente nell’area potenzialmente esposta a rischi (anche se bassi) è stata sottoposta nel tempo ad altri impatti ambientali e sanitari? Il nuovo progetto/intervento è stato sottoposto, o è in corso, una valutazione di impatto ambientale e sulla salute, che prevedono l’inchiesta pubblica? e ancora, nel caso di opere pubbliche, ci sono stati percorsi di dibattito pubblico? Pare evidente che secondo il tipo di risposta a queste domande sarà diversa la posizione delle comunità locali e emergeranno indicazioni preziose per affrontare con cognizione di causa un rapporto di comunicazione, per il quale l’uso della metafora della sindrome Nimby si rivelerà di scarso aiuto, o peggio sarà controproducente, mentre sarà da perseguire un approccio di cura del territorio, in linea con gli impegni presi per contrastare i cambiamenti climatici. Insomma, in situazioni con comunità esposte da anni a inquinamento, con stato di salute alterato, in attesa di bonifiche da lungo tempo, il ricorso al Nimby-pensiero è controproducente oltre che irrispettoso, ancor più se i nuovi interventi proposti sono poco conosciuti e non sono stati neanche valutari e spiegati. Chi ha svolto studi nelle aree inquinate e nei siti contaminati sa bene che le comunità locali chiedono per prima cosa di conoscere lo stato dell’ambiente dove vivono e della propria salute, il rischio corrente e quello futuro, non chiedono la luna ma informazioni che sono di competenza degli enti pubblici e che spesso esistono. Queste conoscenze sono basilari per poter affrontare in modo efficiente ed efficace il percorso di risanamento e reinsediamento dei territori. Scorciatoie e stereotipi non sono utili e allontanano il dialogo, che è cruciale oggi e lo sarà anche di più in fase post-pandemica a meno di prefigurare scenari distopici a minor tasso di democrazia. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFabrizio Bianchi Epidemiologo ambientale dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa, svolge dal 1979 attività di ricerca in epidemiologia occupazionale e ambientale, neuroepidemiologia, epidemiologia genetica e riproduttiva, statistica medica e per la sanità pubblica. E' docente a corsi e master presso varie università italiane. È autore di oltre 400 lavori scientifici, altrettante comunicazioni a congressi e numerosi interventi divulgativi su libri, riviste, radio e TV.

Ecco la pelle coltivata che renderà i robot più umani - Focus.itPower nap: quanto dovrebbe durare il pisolino? - Focus.it

L’endorsement degli Obama a Harris: sarai una fantastica presidente - Vatican News

OpenAI, torna il progetto Q* ma ora si chiama Strawberry: l'AI quasi umana - AI newsJoe Biden nuovo presidente Usa: a New York esplode la festa

Alle Cinque Terre è stata infine riaperta la Via dell'Amore - Il PostFantasmi generativi: una nuova era di ricordi digitali - AI news

Olimpiadi: a Parigi uno strumento AI di Alibaba per ridurre il consumo energetico - AI news

Il Venezuela al voto, tra incertezza politica e speranze di riconciliazione - Vatican NewsLa storia di presunti abusi nella scuola della Guardia di Finanza dell'Aquila - Il Post

Ryan Reynold
Archivio dei commenti ai Vangeli della Domenica, anni A-B-C, di don Fabio Rosini - Radio Vaticana - Vatican NewsMolte big tech hanno usato illegalmente migliaia di video di YouTube per addestrare le AI - AI newsIl modo migliore per liberarsi del cadavere di una balena - Focus.it

Campanella

  1. avatarCome funziona il contagio sociale inverso tra formiche - Focus.ittrading a breve termine

    Che cos'è la prosopagnosia e perché Il Trono di spade ci aiuta a comprenderla - Focus.itLeggi il Chi Siamo - Vatican NewsRegina Caeli - Vatican NewsPubblicata la Strategia italiana per l'intelligenza artificiale 2024-2026 - AI news

    1. Hebdomada Papae, il Gr in latino del 27 luglio - Vatican News

      1. avatarIn Trentino, nasce “Casa Iride” per educare alla pace - Vatican NewsProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Il Papa: aiutiamo chi cade nella schiavitù della droga. I trafficanti sono dei criminali - Vatican News

  2. avatarLa giraffa con il collo storto - Focus.itanalisi tecnica

    Ucraina, Parolin: uno strazio le madri senza più figli - Vatican NewsIl Dicastero per l’Evangelizzazione - Vatican NewsAtto di dolore - Vatican NewsBielorussia, proteste: manifestanti arrestati e spariti nel nulla

  3. avatarMolte big tech hanno usato illegalmente migliaia di video di YouTube per addestrare le AI - AI newsMACD

    Le riparazioni dei sabotaggi all'alta velocità in Francia sono quasi terminate, la circolazione dovrebbe tornare normale lunedì mattina - Il PostDisney sotto attacco, gli hacker: "Proteggere gli artisti nell'era AI" - AI newsBimba morta dopo aver ingerito capsula per WCIndiscrezione su Putin: ha il Parkinson e si dimetterà

Stipendi arretrati non saldati, i dipendenti di Telestense in sciopero | FNSI - Stipendi arretrati non saldati, i dipendenti di Telestense in sciopero

Estate torrida: l'umidità rende il caldo più letale? - Focus.itCosa sarebbe successo se i Cartaginesi avessero sconfitto i Romani? - Focus.it*