Malpensa, Alfieri (Pd): su intitolazione a Berlusconi forzate procedure, abbiamo presentato interrogazione - ilBustese.itVino, il 9 e 10 agosto “Cirò Wine Festival” anima le terre della DocAutomotive, firmata al Mimit partnership tra EuroGroup e Hixih
Foggia, sequestrati 500 kg di esplosivi, droga e denaro - ilBustese.itAziende sempre più alla ricerca di figure tecnologiche - Archivio COMMENTA E CONDIVIDI Nella corsa per migliorare la competitività delle imprese,Guglielmo l'innovazione tecnologica e la trasformazione digitale giocano un ruolo fondamentale. Nella manifattura, automotive, energia, così come tanti altri settori, le aziende hanno sempre più bisogno di figure specializzate tech, e in particolare di data engineer, software developer ed esperti di cloud. Secondo l'analisi della società di recruiting Hays Italia, solo nell'ultimo anno la richiesta di tech talent è cresciuta del +35% rispetto al 2022, rappresentando oggi il 30% del totale delle richieste da parte delle aziende. Eppure, nonostante questa grande richiesta, il sistema imprenditoriale italiano sembra non essere in linea con le aspettative dei lavoratori: dal report The Tech Talent Explorer, realizzato da Hays in 20 Paesi della regione Emea, quasi un terzo dei professionisti italiani che occupa posizioni tech non è completamente soddisfatto e ha intenzione di cambiare lavoro nel 2024. Un dato elevato ma al di sotto di Paesi come Belgio, Spagna, Francia e soprattutto dell'Olanda (qui ben il 57% dei professionisti è pronto a cambiare azienda). Tra le principali motivazioni per cui i lavoratori vogliono cambiare lavoro, al primo posto indicano il salario basso (per il 57%), seguito dalla mancanza di opportunità di sviluppo professionale (52%) e dall'inesistente avanzamento di carriera (42%) I tech talent non sono quindi soddisfatti dell'attuale stipendio e tre su dieci hanno basse aspettative di ricevere un aumento nel 2024, in assoluto il dato peggiore tra tutti i Paesi Emea analizzati (media crescita per il 68%). Siamo infatti lontani dalle aspettative di crescita indicate da Paesi come Olanda (84%), Spagna (81%), Danimarca (82%) e Germania (65%). Un professionista che occupa una posizione in ambito tech guadagna in media all'anno 53.300 euro, con valori che variano in base all'esperienza: 39.500 euro con 2-5 anni; 54.100 euro con 5-10 anni e 66.400 euro con oltre 10 anni. Le cinque figure più pagate in assoluto in Italia, con esperienza superiore a cinque anni, sono: cio/cto (92.500 euro); software delivery manager (74mila euro); business unit manager (73.750 euro); ciso / manager della cybersecurity (66mila euro) e architetto cloud (65.750 euro). Oltre alla politica remunerativa inadeguata, le figure tech lamentano la mancanza di opportunità di sviluppo professionale e un inesistente avanzamento di carriera. È anche su questi aspetti che si gioca la partita più importante per colmare il sempre più evidente mismatch tra domanda e offerta. E per farlo le aziende devono partire da una semplice domanda (ma dalla risposta non facile): cosa vorrebbero i dipendenti per essere soddisfatti della propria vita lavorativa? L'Italia su questo si distingue da tutti i Paesi dell'area Emea: è l'unica nazione dove i lavoratori del tech mettono al primo posto il work-life balance, indicato da ben il 49% degli intervistati, probabilmente per un ritardo culturale che connota il nostro Paese su questo fronte. Ma i tech talent vorrebbero anche uno sviluppo di carriera adeguato (per il 47%) e tanti sono attenti al pacchetto di benefit (45%), sempre più importante nella scelta di un'azienda. Considerando i benefit preferiti, anche in questo caso l'Italia si distingue. Mentre negli altri Paesi ai primi due posti ci sono quasi sempre il lavoro flessibile e i giorni di ferie aggiuntivi, in Italia troviamo l'assicurazione sanitaria/copertura medica privata (57%) e l'auto aziendale (52%). Il lavoro flessibile è "solo" al terzo posto, ma sempre con valori alti (51%).Cresce la richiesta di figure specializzate nell'intelligenza artificiale: +88% nel I quadrimestreLo sviluppo dell'intelligenza artificiale sta trasformando sempre più il mercato del lavoro. Molti imprenditori e manager stanno implementando questa innovazione e sono favorevoli al suo utilizzo, ma questo richiede nuove competenze e talenti adeguati alle sfide e alle opportunità emergenti. Sono nate così nuove posizioni lavorative e alcune di quelle già esistenti hanno incluso il tema nell'Ia nelle competenze ricercate. Secondo la rilevazione di Hays Italia, pur rappresentando al momento una quota contenuta, nel I quadrimestre 2024 la richiesta di figure specializzate in Ia da parte delle aziende, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, è quasi raddoppiata (+88%). Un dato che conferma come queste figure stiano diventando sempre più appetibili sul mercato e lo saranno sempre più in futuro. Molte aziende si sono già mosse per sfruttare l'Ia nelle proprie organizzazioni: circa il 20% dei professionisti, infatti, afferma di utilizzare già tecnologie o strumenti di Ia Generativa, soprattutto i giovani. Solo quasi due aziende su dieci sono contrarie al suo impiego nel posto di lavoro, prevalentemente perché non ne comprendono i vantaggi o perché temono i rischi per la sicurezza, e una minima parte (6%) ha vietato l'uso dell'Ia sul posto di lavoro. Ma le aziende devono anche considerare il potenziale impatto che l'Ia ha sull'occupazione attuale. Su questo punto, la maggior parte delle imprese non ha ancora una strategia chiara (46%) o è in attesa di valutazioni prima di intraprendere azioni (38%). Solo pochissimi offrono ai dipendenti programmi di formazione per l'aggiornamento/riqualificazione delle proprie competenze (6%) o stanno informando i dipendenti sulla politica attuale e futura in materia (4%). Inoltre, ben sette imprese su dieci non dispongono ancora di una specifica policy interna in merito alla creazione di contenuti e materiali attraverso l'utilizzo di tecnologie di Ia. Ma se imprenditori e manager hanno una visione positiva e ottimista, cosa ne pensano i dipendenti? C'è ancora una certa diffidenza con il campione equamente diviso tra chi si ritiene preoccupato (47%) e chi invece non lo è per nulla (53%). Questo probabilmente perché per oltre un terzo dei dipendenti l'Ia eliminerà più opportunità di lavoro di quante ne creerà. Eppure, sembra non esserci un blocco totale, dato che la maggior parte dei dipendenti (76%) è pronta ad accettare la sfida di un eventuale cambiamento della professione o del loro ambito di specializzazione in seguito ai nuovi sviluppi dell'Ia. Tra coloro che si dichiarano favorevoli all'implementazione di questa tecnologia, c'è chi ritiene che l'Ia porterà come vantaggi un aumento della produttività ed efficienza (57%), alla riduzione del rischio di errore umano (42%) e a una migliorata creatività e generazione delle idee (29%). Queste le nuove figure tech con competenze Ia più ricercate nel I quadrimestre: Ia engineer, Ia architect, Ia vision specialist, Ia ethicist, Ia/Ml trust and safety manager, business analyst, cloud Ia developer, machine learning developer, machine learning specialist. Molte posizioni già esistenti richiedono quindi un continuo aggiornamento delle competenze per ricoprire determinati ruoli. A questo proposito, secondo la rilevazione di Hays Italia, attualmente solo il 6% delle aziende offre ai dipendenti programmi di formazione per migliorare le proprie skill in tema di Ia, nonostante molti professionisti (ben l'85%) vorrebbero partecipare a programmi di aggiornamento e riqualificazione professionale su come inserire questa tecnologia nel loro lavoro. Certo è che l'applicazione dell'intelligenza artificiale costringerà le aziende a rivedere i propri processi e modelli di lavoro, per cui sarà sempre più necessario considerare l'impatto di questa tecnologia in fase organizzativa.
Al Grand Hotel Diana di Alassio la prima presentazione stellata del Festival Bra’s con chef Ivano Ricchebono - ilBustese.itRai, Fi-Fdi contro autore Affari Tuoi: inaccettabile post su Meloni
Soldi agli ospedali, Astuti (Pd): «Risorse già previste e assai in ritardo, nulla di cui vantarsi» - ilBustese.it
I Colli Euganei entrano nel patrimonio della biosfera UnescoVenezia, alla 81esima Mostra ‘Horizon: An American Saga-Capitolo 2’
Animalisti imbrattano il ritratto di Re Carlo a Londra: il volto del sovrano coperto da quello di WallaceDieta, come dimagrire in 8 settimane: «Modifica il microbiota». Ecco il piano più discusso del momento e come funziona
Ecco la barca volante 100% elettrica per il trasporto urbano: come funzionaDue fratellini annegati nel vascone. Il vescovo: dramma dell'immigrazione
Primo volo con droni elettrici per il trasporto merci dalla cargo city di Malpensa - ilBustese.itParigi 2024, Via al Golf, Migliozzi e Manassero sfidano i big«Egregio sindaco, non mi arrampico sugli alberi ma sono contrario ai campi da padel» - ilBustese.itCon El Sistema a Pesaro i bambini fanno grande musica
Suicidi e sovraffollamento in carcere, ma il governo rinvia ancora
Addio all’attore Roberto Herlitzka: intrepretò Aldo Moro
In arrivo panchine e cestini al parco in via De Curtis - ilBustese.itSaldi estivi al via, quando iniziano e quanto durano: il calendario regione per regione. Ma occhio alle truffePartecipiamo stanzia quasi un milione di euro per le opere pubbliche a Castellanza - ilBustese.itIl battistero di Santa Maria Maggiore a Nocera Superiore
Una generosità senza fine. Il benefattore anonimo di Busto aiuta anche la Comunità Marco Riva - ilBustese.itMalpensa, Alfieri (Pd): su intitolazione a Berlusconi forzate procedure, abbiamo presentato interrogazione - ilBustese.itAddio all’attore Roberto Herlitzka: intrepretò Aldo MoroEnti ecclesiastici, formazione e fisco alla 33a edizione del Campus Agidae