“True Detective” con Jodie Foster: col fiato sospeso fra i ghiacci del circolo polare artico - Tiscali NotizieDi altri manganelli. Quella manifestazione a Bologna che Dario Fo salvò dal rischio di violenze - Tiscali Notizie4/ Rassegna ambientale. I Falchi pescatori tornano, l’inutile bob incombe, di nuovo al fronte sui Parchi - Tiscali Notizie
Sanremo 2024, Ghali è un alieno atterrato all’AristonCommentando il senso delle proteste dei trattori,Campanella su questo giornale Walter Siti ha espresso dubbi sull’utilità delle politiche europee. Secondo Siti, sarebbe necessario ammettere il fallimento delle politiche green per concentrarsi su altre questioni su cui la politica ha ancora margine di interventoIl recente articolo di Walter Siti su questo giornale connette la protesta dei trattori ad altre sfide sociali. La tesi implicita è che, in un quadro di cacofonia europea e sanremese, la probabile vittoria politica dei trattori non dovrebbe essere vista soltanto come una vittoria corporativa rispetto all’interesse generale.Secondo Siti, sulla questione climatica la politica europea dovrebbe avere un sussulto di onestà e riconoscere l’impossibilità di limitare l’innalzamento della temperatura media. Ma questa ammissione, secondo Siti, non dovrebbe implicare una rinuncia a incidere su altre questioni sociali (la prossima rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale, il governo delle disuguaglianze, ecc.).La conclusione del ragionamento (una sconfitta su un tema seppur importante non deve comportare la rinuncia ad agire politicamente su altri) è in generale corretta. Ma le premesse e gli argomenti sottesi non funzionano e tradiscono un pessimismo solo apparentemente realista.Profezie e fallimentiIn primo luogo, forse è vero che anche implementando le politiche di riduzione delle emissioni sforeremo i 2°C di aumento di temperatura globale, termine oltre il quale, sostiene l’assoluta maggioranza dei climatologi, il cambiamento climatico comporterebbe danni irreversibili e ancora più significativi di quelli che già viviamo.Anche se questo fosse indubbiamente vero, però, si tratterebbe della più classica delle profezie che si autoavverano: si pensa che non sia possibile raggiungere un certo risultato e il pessimismo stesso determina il fallimento di ogni tentativo di ottenere il risultato. Rimestare nella sfiducia, quindi, non è un esercizio di disincanto critico di fronte a un presunto radicalismo ambientalista. È invece un atteggiamento che colposamente affossa l’iniziativa.Inoltre, sebbene attualmente non possiamo conoscere precisamente di quanto si innalzerà la temperatura, sappiamo di certo che c’è molta differenza tra uno sforamento limitato della soglia dei 2°C e uno sforamento significativo. Quindi anche se fossimo destinati a superare la soglia abbiamo ottimi motivi per sforarla di poco invece che di molto.Anche da un punto di vista materiale, la posizione di Siti è argomentativamente problematica, perché isola una questione (le politiche climatiche) che non può essere realmente isolata da molte altre.Così come il peggioramento dei raccolti degli ultimi anni è in molti casi dovuto al cambiamento climatico, altri fenomeni epocali (migrazioni, distribuzione della ricchezza, evoluzione tecnologica) sono connessi alle politiche attuali sul clima. Essere rinunciatari su quest’ultima implica di fatto una rinuncia ad affrontare anche le altre.Infine, c’è un problema di eccessiva generalità di questa idea rinunciataria sulle politiche climatiche.La mitigazione non bastaFino a pochi anni fa, si tendeva a distinguere nettamente tra le politiche preventive – quelle che cercano di limitare l’innalzamento della temperatura – e le politiche di adattamento – quelle che, considerando l’innalzamento inevitabile, cercano di rendere compatibile la vita in una situazione climaticamente cambiata. I conservatori ragionevoli, cioè non negazionisti, hanno spesso flirtato con l’adattamento pur rifiutando le politiche preventive (ritenute futili). Attualmente, però, è chiaro a tutti che dobbiamo perseguire entrambe le politiche perché anche variazioni marginali fanno una certa differenza, e perché lo sviluppo delle tecnologie e delle pratiche sociali di limitazione delle emissioni è di fatto tanto preventivo quanto di adattamento.Sostenere che le politiche green europee siano futili e colpevoli della crescita del populismo di destra, come ha sostenuto anche Lorenzo Castellani, sembra l’ennesima edizione di un realismo politico che giustifica l’atteggiamento rinunciatario e si preclude ulteriori margini di manovra politica. Un atteggiamento che parte dal disincanto critico e finisce per adagiarsi alla logica di chi grida più forte.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico ZuolofilosofoFilosofo, si occupa di filosofia politica e di etica applicata. È ricercatore presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Storia dell'Università di Genova.
Pallanuoto, il Settebello a caccia di certezze verso le OlimpiadiI millennial potrebbero uccidere tv e palinsesti, ma sono troppo pigri per farlo
Salario minimo, via alla petizione online: Schlein contro Giorgia Meloni
Bocciato il piano energia-clima del governo. «Hub del gas? L’Italia acceleri la transizione verde» - Tiscali NotizieMattarella sul clima: "Siamo in ritardo"
Ritirato l’emendamento al decreto Pa per riorganizzare il Ministero della CulturaMi vesto «come cazzo voglio»: la moda secondo Michela Murgia
Giorgia Meloni sul caso del conto non saldato in Albania: "Mi sono vergognata"“Coloro che montano sul letto”: una “ilarotragedia” del Rintone di ieri sulla Taranto d’oggi - Tiscali Notizie
La nascita dello stato d’Israele non è una conseguenza dell’olocausto: i miti da sfatareBufera strage di Bologna, la difesa di De Angelis: "Io al rogo come Giordano Bruno"79 anni dalla Liberazione: anche in questo 25 Aprile «il fascismo vive ancora in mezzo a noi» - Tiscali NotizieFascismo e antifascismo, oggi. Non più solo i gruppi estremisti: dove ha trovato casa il “veleno nero” - Tiscali Notizie
Sanremo 2024, Renga e Nek uniti sono l’usato sicuro di questo festival
La notte senza stelle di Torino. Le parabole parallele di due case reali nella polvere: i Savoia e gli Agnelli - Tiscali Notizie
Giffoni, Bernini prende le distanze da Roccella: cosa è successoGolden Globe 2024, sbanca Oppenheimer. Serata amara per Barbie e Garrone: tutti i vincitoriNessuno vuole il nucleare nel proprio territorio, il sindaco di Trino autocandida le risaie del Vercellese - Tiscali NotizieGiorgia Meloni: "I fatti dicono che il nostro Governo è affidabile"
Riparte la rumba atomica, ma il nucleare non è cambiato: oltre la propaganda è sempre la stessa …scoria - Tiscali NotizieGiubileo 2025. Roma attende 35 milioni di pellegrini: il miracolo ambientale lo faranno le preghiere? - Tiscali NotizieBerlusconi, che fine ha fatto Dudù?“Green Border”, il confine verde della speranza mutilata. Tra azione e caos nel silenzio della natura - Tiscali Notizie