File not found
ETF

Italia-Cina, Meloni: "Strada a volte in salita ma sempre aperta e percorribile"

Antonella Clerici operata d'urgenza alle ovaie: «Travolta da uno tsunami, salva grazie alla prevenzione»Covid, più rischi per il cuore con il caldo: come proteggersiSale la preoccupazione. Crosetto: Tempo è scaduto. Tajani: Proteggere italiani

post image

"Trascurare l'Italia a Bruxelles può danneggiare l'Europa intera". La profezia di MassoloQuale che sia l’esito del processo contro l’azienda,BlackRock Italia ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineariVenerdì 16 febbraio si è tenuta la prima udienza della causa intentata da Re:Common, Greenpeace e altri contro Eni, ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti – il primo caso italiano di contenzioso climatico diretto, in cui le politiche climatiche sono oggetto del procedimento, come ha già raccontato su queste pagine Ferdinando Cotugno.Re:Common e Greenpeace chiedono che il giudice imponga ad Eni di contribuire di più all’abbattimento delle emissioni, modificando il proprio piano industriale.Ciò perché Eni ha prodotto una parte identificabile delle emissioni globali nel passato. In virtù della sua responsabilità storica, l’azienda avrebbe il dovere di compensare i danni del passato e prevenire possibili danni futuri.È difficile andare nel merito giuridico di tutto questo (e non ne avrei le competenze). Le parti si sono già scambiate varie memorie e perizie (che Re:Common ha deciso di rendere pubbliche).Ma, quale che sia l’esito del processo, ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si tratta di aspetti che ciascun cittadino e consumatore dovrebbe conoscere e su cui dovrebbe riflettere.Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineari.Questione di sistemaNessuno da solo, neanche un’azienda così grande, può essere la causa unica del cambiamento climatico. Gli effetti sul clima sono prodotti dallo stile di vita che milioni di persone hanno adottato negli ultimi due secoli.Non basta una sola azienda: ci vuole un intero sistema economico. Peraltro, le aziende vendono un prodotto, ma sono i loro consumatori a farne uso.La maggior parte di emissioni non derivano dall’estrazione o dal trasporto del petrolio o del gas, ma dal fatto che tutti noi usiamo i combustibili fossili. Siamo anche, e soprattutto noi, responsabili delle emissioni che produciamo grazie ai combustibili forniti da Eni e altre aziende simili.Quest’argomentazione è molto potente. Ma può avere esiti inaspettati e rovesciarsi nel suo opposto. Immaginate di trovarvi in riva a un fiume, con tanti altri, e di buttare nell’acqua una goccia di un liquido perfettamente innocuo.Un certo numero di gocce del liquido, però, compongono una mistura velenosa. Più giù, un incauto escursionista assetato beve e muore avvelenato. Di chi è la colpa? Di tutti? Di nessuno? Nessuna singola goccia era velenosa, ma un certo numero di gocce lo sono state.Tutti noi potremmo dire: «Se tutti gli altri non avessero versato la loro goccia, non sarebbe successo nulla, anche se l’avessi fatto io». E, naturalmente, chi ci ha venduto il liquido non è responsabile dell’uso che ne abbiamo fatto. Eppure, non sarebbe assurdo sentirsi in colpa, per lui e per noi.E sarebbe oltraggioso scuotere le spalle di fronte ai parenti del defunto. Allo stesso modo, possono le aziende che producono combustibili fossili trincerarsi dietro ragionamenti del genere?Davvero contribuire a un pericolo, anche se non se ne è l’unica causa, è un fatto privo di valenze politiche e morali? Essere complici non conta nulla?Ma, anche se fosse così, ci possono essere dubbi sull’opportunità della causa. La responsabilità dei produttori di combustibili fossili è politica, non giuridica.Eni e le altre aziende che producono combustibili fossili hanno rispettato le leggi e seguito le regole del mercato. Tocca agli Stati cambiarle, imponendo comportamenti diversi.Chiedere a un tribunale di imporre a Eni una modifica del piano industriale lede la libertà di impresa e dà al giudice il compito di decidere le politiche climatiche al posto dei governi e dei legislatori.Ma i giudici non sono rappresentanti dei cittadini, né hanno funzioni politiche. Un processo come questo non tiene conto della separazione dei poteri negli Stati liberali.Ma anche quest’argomentazione è ineccepibile solo a prima vista. Il mercato e la libertà d’impresa non sono fatti naturali. Sono scelte sociali. A un certo punto della storia ci siamo resi conto che il mercato garantiva più benessere ed efficienza di altri sistemi economici.Dove finisce la libertà d’impresaLa libertà d’impresa è giustificata dalle conseguenze benefiche del suo esercizio. Ovvio, e forse naturale, invece, è il diritto di vivere una vita decente in un pianeta ospitale.Se l’esercizio della libertà d’impresa lede questo diritto, allora ci sono ragioni per limitarla. E se la politica non protegge a sufficienza il diritto a un ambiente compatibile con la vita umana, è sensato che i giudici intervengano.I giudici non rappresentano i cittadini, ma le istituzioni giuridiche si fondano sulla priorità di certi diritti e, quando si tratta di farli rispettare, possono supplire alle deficienze della politica.I mercati, inoltre, non sono sfere separate. Sono parte della società e della comunità politica. Le imprese hanno, come altri gruppi collettivi, doveri di cittadinanza.Possono, col loro comportamento, ostacolare o favorire l’evoluzione legislativa che serve a tutelare meglio diritti esistenti. La transizione ecologica è un’impresa collettiva, con costi da dividere fra tutti, per il bene delle generazioni future e del Pianeta.Nel processo s’invoca la responsabilità storica di Eni. Ma ci sono altri principi politici che si possono richiamare. Per esempio, il principio che chi più ha e può più deve contribuire.Chi determina con la propria strategia le condotte dei consumatori e le loro opzioni, influenza le scelte delle altre aziende nel mondo e, talvolta, anche le decisioni politiche non può non assumersi il compito di pensare agli interessi generali e futuri, prima e oltre a quelli dei propri azionisti e dei propri lavoratori.Il contenzioso climatico ha anche e soprattutto un valore simbolico, utile a ricordare tutto questo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.

Roberta Morise, i problemi post parto: «Non è mai facile, sei il mio leoncino»Sesso al parco vicino all'area giochi per bambini, due ventenni si nascondono sotto alla tovaglia per il pic nic ma arrivano i carabinieri: «Rivestitevi»

Napoli, inaugurata stazione San Pasquale della linea 6 della metropolitana realizzata da Webuild

Pachy: «La voce? Si allena E il dolore si può gestire»Derubano una coppia di turisti con un bambino di 4 anni: presi i Bonnie e Clyde della metro

«Terremoti? Prevederli non è impossibile»: le scoperte dell'Università di Parma. Cosa è emersoCovid oggi Italia, contagi ancora in aumento: tre le regioni con più casi, ecco quali

Ultimo: «Scartato tre volte da Amici e due da X Factor. Cosa ho detto a Maria De Filippi»

Riduzione del debito: il G20 accetti la sfidaOlimpiadi 2024, gli atleti della Corea del Nord scattano un selfie ci colleghi del Sud: Lo scatto storico a Parigi

Ryan Reynold
Non potremo andare su Marte a causa dei nostri reniFausto Pinna, morto lo storico compagno di Iva Zanicchi: aveva 74 anni, era malato da tempoParigi 2024 e le polemiche sulla cerimonia: parla il direttore artistico

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarEstrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di giovedì 8 agosto 2024: numeri vincenti e quote di oggicriptovalute

    Caldo non molla l’Italia con notti tropicali e giornate infernali, ma è in arrivo qualche novità: previsioni meteoIncendio a Monte Mario, bonifica e spegnimento ancora in corso: vigili del fuoco al lavoro tutta la notte. Rientrate le famiglie evacuateSuperenalotto, numeri estrazione vincente oggi 27 luglioSuicidio assistito, la bara fai da te Sarco: con un pulsante «l'ossigeno sparisce in pochi secondi»

    1. Papa Francesco ai giovani preti e monaci ortodossi: l'unità è necessaria

      1. avatarAmericano scomparso a Pordenone, il giallo di James David Lowri: «Tracce di sangue in casa». Sul corpo diversi tatuaggiEconomista Italiano

        Così la Cina sta insidiando il primato degli Usa sull’IA

  2. avatarMorti sul lavoro in calo, forse nel 2023 saranno meno di mille. Ma sempre troppiVOL

    «Dobbiamo fermare il conflitto in Sudan, la società civile chiede aiuto»Coltivare bene la terra, responsabilità di tuttiMosaico con il logo del Giubileo nei Giardini VaticaniAstronauti bloccati nello Spazio, scoppia il caso: «Rischiano di tornare a casa nel 2025». Cosa sta succedendo

  3. avatarEstate e concerti, ecco il manuale di sopravvivenzaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Azzardo, milioni i soggetti a rischio. «I calciatori? La punta dell’iceberg»Benedetta Pilato, il talento di gioire (anche) per un bronzo sfioratoItalia-Cina, Meloni: "Strada a volte in salita ma sempre aperta e percorribile"Webuild, al via campagna in Usa 'webuild what america needs' sui principali media del paese

Incendio a Monte Mario, Nunzia De Girolamo scappa dallo studio Rai: «Hanno evacuato tutti, siamo rimasti solo io e te. Dai, muoviti»

Rebecca, ultima di 4 gemelline, esce dalla terapia intensiva 86 giorni dopo la nascita. La gioia di mamma e papà: «Un caos meraviglioso»Truffa dello specchietto, cos'è. Attenzione alla frase: «Devo partire, dammi i soldi». Donna scopre una coppia di furfanti con bimbo*