File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

I passi indietro sull’aborto. Come le regioni di centrodestra hanno fatto da apripista

AstraZeneca ritira il vaccino anti Covid-19. Crisanti: «È la dimostrazione che i controlli funzionano»È morto Franco Di Mare: il giornalista Rai aveva 68 anniSalute, il ruolo chiave della Rete degli Istituti Zooprofilattici - Tiscali Notizie

post image

Calcio, muore con un infarto l'ex attaccante del Brescia Cedric RousselÈ di pochi giorni fa la notizia della morte,investimenti nella casa di reclusione di Milano Opera, di un uomo di 72 anni, Giulio Bellocco. Stava scontando una condanna a 13 anni e sei mesi per reati connessi alla ‘ndrangheta e da 10 anni era al 41bis. Aveva una malattia neurodegenerativa che ne ha causato la morte poco prima che terminasse di scontare la pena, ma non ha potuto accedere al beneficio di morire a casa con la sua famigliaQuando muore una persona detenuta in 41 bis i giornali titolano corali stigmatizzando il reato per cui era stata condannata. È morto il boss, I’assassino, lo stupratore, si legge. E tanto più grave è il reato, tanto più passa in secondo piano la tragedia di una vita che si spegne in un carcere.È di pochi giorni fa la notizia della morte, nella casa di reclusione di Milano Opera, di un uomo di 72 anni, Giulio Bellocco. Ne danno contezza diversi quotidiani, soprattutto locali, nella rubrica “’Ndrangheta”. E subito appresso, informano: era elemento di spicco dell’omonima cosca.Così nella coscienza del lettore, il dolore della ferita sociale rimane sottotraccia, nascosto, vinto da un concetto palesato, venduto come tranquillizzante, rassicurante eppure osceno. È morto il boss. E resta nell’ ombra quanto pur specificato appresso, il racconto. Era malato da tempo, una malattia neurodegenerativa aggravatasi fino a determinarne la morte. Espiava una pena di tredici anni e sei mesi di reclusione ed era ristretto dal 2013, al 41 bis. Parole che scivolano, che disperdono il loro significato, che non sono accompagnate da una riflessione, che non offrono punti di domanda, interrogativi, che non suscitano stupore.Aveva quasi scontato la penaEppure basta fermarsi un attimo e contare per vedere che quest’ uomo aveva quasi finito di espiare la sua condanna e seppure malato, sofferente, anche in fin di vita, è rimasto chiuso in quell’odioso regime detentivo che impedisce gli abbracci e i baci dei propri familiari, che consente un colloquio di un’ora al mese dietro a un vetro, che nega l’ amore in ogni forma, che non ammette la riabilitazione e la prospettiva di reinserimento, che fa morire completamente da soli in una stanza spoglia in cui anche le foto alle pareti sono misurate, con lo sguardo su un muro senza cielo, ascoltando nel silenzio il battito del proprio cuore fino a che si ferma.Una di tante storie accomunate dal dolore di una condizione di pena ingiustificabile, di punizione senza ristoro, di patimento senza speranza. Sarebbe bello davvero che chi scrive di questi lutti dello Stato di Diritto si fermasse a capire e a chiederci di capire.Si ponesse delle semplici domande: che senso ha tenere una persona in un regime di massima privazione fino all’ultimo respiro? Negarle l’addio di coloro che ama? Impedirle di stare qualche ora all’aperto? E che senso ha ammettere che una condanna sia espiata per intero in 41 bis senza neppure la possibilità astratta di accedere un giorno a un permesso premio, a una misura alternativa al carcere? Quali strumenti sono offerti a un detenuto perché possa ritornare al consesso sociale se le sue giornate si perdono diuturnamente nella normalità del niente, senza incontri, senza confronto con un mondo relazionale aperto, diverso, nuovo? Se è negato per tutta la durata della pena il recupero di una individualità responsabile che si esprima attraverso la facoltà di scelte minime? Se anche per attraversare il corridoio di sezione è necessario attendere che l’agente preposto apra la porta blindata e vigili? Se perfino per donare un pezzo di pane a un compagno di sventura si deve predisporre una domandina e aspettare i tempi incerti della risposta? Se è negato il lavoro e l’accesso a ogni attesa di progetto, di vita altra, libera, ordinaria? Domande le cui risposte, con un parametro di pena utile e costituzionalmente orientata, appaiono immediate, ovvie, scontate. Nessun senso. E di domanda ne nasce subito un’altra che rimane sospesa. Perché?L’illusionePerché lasciare intatto quello scrigno di Pandora ci illude che rimangano chiusi lì dentro, lontani e confinati nell’oblio tutti i nostri mali? Perché un governo appare tanto migliore quanto più cattivo è con chi è accusato di crimini associativi?Perché la volontà collettiva è che gli istituti penitenziari non siano luoghi di recupero ma di esclusione, emarginazione, eliminazione? Così ci illudiamo di avere una società migliore? Di essere al sicuro? O alimentiamo un bisogno interno, forse recondito, comunque inappagato di sentirci migliori di qualcuno? Di avere un punto da additare per relegarlo nel limine del diverso, dell’errore, del peccato?Forse solo per riconoscerci come normali, puliti, sani a immaginare da fuori, meglio assai distanti, un cuore che batte in una stanza spoglia, chiusa da barriere e cancelli, senza notti di luna e un uomo, forse sfinito e arreso, che lo ascolta da solo nel silenzio, fino a che si ferma.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMaria BrucaleAvvocata del foro di Roma, componente del Direttivo di Nessuno Tocchi Caino

Dl Carceri, Cucchi (Avs) legge in Aula nomi di 67 detenuti e agenti suicidi - Tiscali NotizieSalis per la prima volta in tribunale senza catene. Rivelato l’indirizzo dei domiciliari, il padre: «Violazioni gravissime»

Redditi reali in calo per l’inflazione e 13 milioni a rischio povertà

Malore all'acquapark, donna cade in piscina e muore davanti ai bagnanti - Tiscali NotizieClima, impossibile rispettare accordo di Parigi: "Troppe fonti fossili"

MusicaTumori, crescono casi tra millennials e generazione. L'allarme degli oncologi: pesano stili vita - Tiscali Notizie

Crisi climatica, Guterres: "Esseri umani come meteorite che ha sterminato i dinosauri"

La battaglia del voto di Ferrara: la Lega si affida ai nigerianiTurista trovato morto in un B&b a Sassari, inchiesta Procura - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Oxfam, l'1% più ricco della popolazione inquina come 5 miliardiCambiare o abolire il test di Medicina è davvero la cura giusta per la sanità?Cambiamento climatico: si stimano 14,5 milioni di morti entro il 2050

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarSpreco alimentare in crescita: + 0,8% in ItaliaCapo Analista di BlackRock

    Alla conquista della cattedra, guida galattica per aspiranti insegnantiEmergenza caldo, a Torino uno spazio climatizzato per gli anziani - Tiscali NotizieCampelli (Corepla): da Parlamento Ue approccio più pragmatico - Tiscali NotizieSea Star 2024: il reportage della sesta edizione

      1. avatarArrestate due spie russe in Germania. Così il Cremlino cerca di sabotare il sostegno di Berlino all’UcrainaETF

        Alla conquista della cattedra, guida galattica per aspiranti insegnanti

  2. avatarTre giornalisti di Domani rischiano il carcere: la conferenza stampa mercoledì 24 a RomaGuglielmo

    Incendi: 20 richieste di intervento della flotta aerea di Stato - Tiscali NotizieMaturità: promossi il 99,8% dei candidati - Tiscali NotizieClubbing | Pagina 4 di 5Musica

  3. avatarDonna accoltellata, riprende la raccolta dei rifiuti. - Tiscali NotizieMACD

    Cinema & serie TV | Pagina 19 di 19Tira, batti e corri: la sfida del baseball per donne ipovedentiAndrea Crenna, Autore a Notizie.itCos'è l'agenzia del governo per controllare i bilanci delle società sportive e perché fa litigare Abodi e Malagò

Le 5 migliori app spia per i cellulari

Cronisti perquisiti e trattenuti nella “celletta” del commissariato. La Questura: «Non hanno dichiarato di essere giornalisti»La guardia costiera libica spara contro la nave Mare Jonio durante un soccorso in mare*