Donald Trump: "Solo un pazzo non avrebbe risposto come Israele"Trump condannato per asset gonfiati: l'ex presidente farà ricorsoPapua Nuova Guinea, terremoto di magnitudo 6.9: cinque morti
Gaza, Cnn: lunedì possibili colloqui Usa-IsraeleIl primo rapporto sui progetti presentati dalle regioni al ministero dell’Ambiente necessari per mettere in sicurezza il territorio. Il responsabile Ispra Pier Luigi Gallozzi dice a Domani: «Non è verosimile adesso finanziare in un’unica soluzione il complesso di opere». Intanto continuano i disastri. Campania,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella Calabria e Abruzzo le regioni con più necessità Frane, alluvioni, smottamenti. Le ultime immagini sono quelle di Crotone, in Calabria, una città investita dal fango dove lunedì è andata la Protezione civile. Martedì, l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) ha comunicato che per il dissesto idrogeologico servono 26 miliardi in tutto il paese, ma «per vent’anni il ritmo di spesa si è fermato a 300 milioni all’anno». La Calabria, si scopre, è una delle regioni che avrebbe più bisogno di interventi.Lo ha spiegato a Domani Pier Luigi Gallozzi, Responsabile Sezione Sviluppo e coordinamento del sistema “Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo” (Rendis), la piattaforma nazionale utilizzata per monitorare tutti gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico finanziati.Il comunicato del’Istituto riportava: «la cifra stanziata dal ministero dell’Ambiente per far fronte al dissesto idrogeologico è stata di circa 7 miliardi, per un totale di oltre 6 mila progetti finanziati». Però in tutto il paese da prima del 2000. Le categorie di intervento più sovvenzionate sono state soprattutto quelle contro alluvioni (48 per cento) e frane (35 per cento). Guardando le richieste già caricate nel Rendis, segnala Ispra, un primo importo complessivo necessario per la messa in sicurezza del territorio supera i 26 miliardi di euro.Come funzionaLa piattaforma si compone di due sezioni: quella del “monitoraggio”, attiva dal 1999, dedicata agli interventi già finanziati, e quella “istruttorie” di recente costituzione (2015), incentrata sugli interventi non ancora in programmazione e di cui è stato richiesto il finanziamento.Secondo i dati della sezione monitoraggio, la Sicilia è la regione con il maggior importo finanziato (789 milioni di euro per 542 interventi), seguita dalla Toscana (602 milioni di euro per 602 interventi), dalla Lombardia (598 milioni di euro per 544 interventi) e dalla Calabria (453 milioni di euro per 528 interventi).Gallozzi dice che non c’è un modo semplice per spiegare perché i fondi sono stati distribuiti così poco e a determinate regioni piuttosto che altre: «Le risorse per gli interventi di difesa del suolo sono state assegnate con piani e programmi di finanziamento predisposti a valle di specifiche attività istruttorie che hanno tenuto conto delle richieste presentate e delle risorse disponibili con criteri differenti nel tempo, anche – non sempre - basati su modalità di riparto regionali definite».A partire dal 2016 sono stati approvati nuovi criteri per la suddivisione che, «nella loro complessità, tengono conto per la prima volta anche di parametri riferiti alla popolazione residente in aree a pericolosità idrogeologica». Infine «c'è da tenere conto che nella ripartizione delle risorse incidono anche ulteriori fattori, dovuti ai vincoli di assegnazione territoriale cui sono soggetti i fondi provenienti dal bilancio Ue».Quindi «l'ammontare complessivo dei finanziamenti assegnati a ciascuna regione, negli ultimi vent'anni, è il risultato dell'interazione tra una serie di fattori complessi, di cui non appare ragionevole, nè in fin dei conti utile, dare una lettura semplicistica».Interventi lentiGli interventi sono per lo più piccoli ma variano molto. Vanno dalla sistemazione di una rete contro la caduta dei massi al rafforzamento degli argini dei fiumi a rischio esondazione. Per quanto riguarda i tempi di attuazione, il campione analizzato nel rapporto evidenzia una durata media di quasi 5 anni, ma con una ampia variabilità e soprattutto un 10 per cento di casi considerati “critici”: vanno oltre i 10 anni. Questo dato cambia da regione a regione, ma Ispra specifica che non ci sono significative differenze tra nord, centro e sud. Invece c’è una lieve crescita lineare dei tempi medi con l’aumentare dell’importo dell’opera. Attualmente, dice Gallozzi, «risultano complessivamente già ultimati per il 66 per cento». Poco più della metà.Ne servono molti altri. Le richieste di finanziamento, contenute nell’area istruttorie, sono oltre 7.800. Questo dato rappresenta, scrive Ispra, una stima del fabbisogno teorico per la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale. Più nel dettaglio, la regione con il maggior numero di richieste attive è la Campania (1.192 progetti, per quasi 5,6 miliardi), seguita da Calabria (872 progetti per 1,7 miliardi), Abruzzo (764 per 1,6 miliardi) e Sicilia (748 per 2,2 mld). Anche se con numeri inferiori, si evidenziano per importi superiori ai 2 mld anche la Puglia (481 per 2,4 miliardi) e il Veneto (243 per 2,3 miliardi).Impossibile che arrivino subitoIn considerazione dei tempi medi di esecuzione, e dello stato di attuazione degli interventi già finanziati, «la reale capacità di spesa del paese, in termini di realizzazione di opere, si è dimostrata talvolta anche inferiore agli importi finanziati» conclude il responsabile del Rendis.Il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut, dice il rappresentante dell’Ispra, «ha chiarito che anche un piano di spesa ambizioso, sostenuto con risorse molto più ingenti del passato e da misure legislative che accelerino e potenzino le capacità di spesa, deve tenere conto della effettiva possibilità di impiego delle risorse stanziate nei tempi previsti».Tenuto conto di questo, per Gallozzi «è evidente che non risulta verosimile l'ipotesi di finanziare, in un’unica soluzione, un complesso di opere per un valore di quasi quattro volte superiore a quanto è stato finanziato in vent’anni». Intanto prosegue l’emergenza. Fino a lunedì c’era ancora allerta rossa per gran parte del versante ionico della Calabria, mentre era stata emessa allerta arancione sul settore costiero della Basilicata, sul resto della Calabria e sulla Sicilia nord-orientale. Allerta gialla su buona parte dell’Abruzzo e sui restanti territori di Basilicata e Sicilia. E, nonostante le fasce di rischio per il Covid-19 ormai possano trarre in inganno, si trattava del rischio pioggia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediVanessa RicciardiGiornalista di Domani. Nasce a Patti in provincia di Messina nel 1988. Dopo la formazione umanistica tra Pisa e Roma e la gavetta giornalistica nella capitale, si specializza in energia e ambiente lavorando per Staffetta Quotidiana, la più antica testata di settore.
Brasile, allerta caldo: 62,3 gradi percepitiBiden avvisa Netanyahu: "Serve un cessate il fuoco immediato"
Lutto nel mondo della letteratura: morto a 93 anni lo scrittore John Barth
Gaza: il numero delle vittime nella calca formatasi durante l'evento umanitario sale a 115Spagna, vent'anni fa la strage di Atocha
Argentina, quattro calciatori arrestati per violenza sessuale: licenziatiBrasile, allerta caldo: 62,3 gradi percepiti
Sudafrica, autobus precipita da un ponte: 45 mortiIsraele bombarda Damasco, Teheran avverte: "La risposta sarà dura"
Giorgia Meloni incontra Zelenski a Kiev: "Questa terra è un pezzo della nostra casa"L'Aiea avverte su Zaporizhzhia: se gli attacchi continuano si rischia grave incidente nucleareNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 115Mozambico, oltre 90 persone morte in un naufragio: fuggivano da epidemia di colera
Attentato a Mosca, nove arresti in Tagikistan
Putin, rischio conflitto nucleare se l'Occidente invia soldati in Ucraina
Erdogan ammette la sconfitta: Istanbul e Ankara all'opposizioneNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 107USA, la Cina avvisa: "Non accettiamo pressioni sul nostro rapporto con Mosca"Hamas rilancia una proposta per la fine della guerra a Gaza
Spagna, vent'anni fa la strage di AtochaCina, esplosione improvvisa in un ristorante: si pensa ad una fuga di gasTregua tra Israele e Hamas, diplomazie al lavoro: Blinken vola in Arabia Saudita e EgittoRussia, strage di Crocus: USA avevano avvisato Mosca 15 giorni prima