File not found
trading a breve termine

Rapimento Eitan, la zia paterna: "Il nonno che lo ha rapito è stato condannato per maltrattamenti"

Melbourne in lockdown per 246 giorni dall'inizio dell'emergenza Covid: è recordCuscini per bambini Boppy Co. richiamati per rischio soffocamento: collegati ad almeno 8 mortiIncidente in Bangladesh, traghetto pieno di turisti affonda nel lago: oltre 20 morti

post image

Londra, maestra di scuola elementare trovata morta in un parco vicino a centro sociale: aveva 28 annJulio Velasco e Paola Egonu a Parigi - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI Batti,Guglielmo schiaccia, non fermarti. «Vincere è bello, ma non è obbligatorio. Qui e ora, il resto non conta. Non importa quello che è successo, importa quello che faremo adesso… ». Il mentalista vive di parole, cancella i ricordi, costruisce il futuro scandendo il presente: «Se sbagli, chi se ne frega: non pensarci, ricomincia». E poi: «Chi sogna troppo, di solito perde. Ha successo chi batte l’ansia, chi non guarda mai a quello che poteva essere e non è stato…». Le ragazze dell’Italvolley, certo. Dipende da loro, perché sono loro che giocano. Ma Julio Velasco le ha portate in cima alle Olimpiadi, ha spiegato come si fa. Ora possono salire sul tetto, manca solo un gradino.Slogan, esempio, cervello: l’uomo che ha vissuto tre volte ha marchiato a fuoco lo sport italiano. Ha forgiato la generazione dei fenomeni, se ne è andato, è tornato, ha cambiato maglie, discipline e ruoli, ha attraversato epoche e continenti. Ora, a 72 anni compiuti, il guru argentino naturalizzato a Zola Predosa e che ha l’Italia nelle vene, prova a vincere ancora. South Paris Arena 1, questo e l’indirizzo. Domani, ore 13, l’orario della finale. Stati Uniti, l’avversario. Per la prima volta nella storia, la pallavolo femminile azzurra accarezza la possibilità di una medaglia olimpica: l’argento è già certo, l’oro è la seconda opzione. Basta non nominarlo, non farsi accecare da suo colore. Non vuole Velasco che diventi un’ossessione. E’ la sua tattica, l’ha spiegata fin dall’inizio: « Basta con questo tabù dell'oro, vedremo se ci riusciremo. Ma una cosa voglio dirla: nello sport in generale si pensa troppo a quello che non si ha, e troppo poco a quello che invece si ha. E’ un difetto molto italiano guardare l’erba del vicino. E’ una filosofia di vita che non va. Godiamoci l’attimo, e diamo il massimo». E’ stata una vigilia lunghissima, iniziata già dal primo giorno a Parigi. Perché era chiaro, anche se non si poteva dire. Le donne della pallavolo erano quelle messe meglio, lo sport di squadra con maggiori possibilità tra i due qualificati, la formazione azzurra più forte tra le quattro sbarcate ai Giochi. Velasco ha dettato le regole d’ingaggio. Niente alloggio al Villaggio Olimpico, troppo scomodo per gli spostamenti, e nemmeno la partecipazione alla Cerimonia d'apertura per evitare di disperdere energie e pensieri a poco meno di 48 ore dalla prima partita. E poi allenamenti al mattino presto per imitare le condizioni della sfida d’esordio che si giocava all’ora di colazione.Lui sa quali corde toccare in questi appuntamenti. In un’altra vita ha trascinato l’Italia maschile in cima al mondo, sfiorando però solamente il titolo olimpico. Ad Atlanta nel '96 conquistò l'argento, e 28 anni dopo ci riprova con le donne. Che ha trovato sorprendenti. «Perché ascoltano, si fidano: se dico loro di fare una cosa, la fanno. Meglio degli uomini. Sono più concentrate. Ed è un privilegio lavorare con ragazze che sono vitali e allegre, che trasmettono quello che provano. É vero che i tempi cambiano, che cambia tutto, ma i giovani non sono diversi, il mondo è diverso e loro si adattano». Psicologo e condottiero, allenatore di nervi più che di schemi. In campo ha voluto eliminare il modo di chiamare la palla “mia”, e non è un dettaglio. «Qualcuna ancora lo fa, ma poco. Non c'è mia, siamo noi», spiega. Soprattutto ha recuperato in azzurro Paola Egonu, una delle più forti giocatrici della storia: personalità difficile, vittimismo facile, sensibilità enorme, potenza straripante. L’ha recuperata centellinandola in campo, facendola sentire determinate, senza per questo dover essere essenziale. Una del gruppo, sempre e comunque.A lei, a loro, ha insegnato a stare in partita, e non solo in campo. Lo fa da una vita, i suoi allievi sono diventati grandi imitandolo, molti oggi fanno il suo stesso lavoro sulle panchine del mondo: era l'Italia di Lucchetta, Bovolenta, Zorzi, Cantagalli, Giani, Bernardi e di tanti altri campioni. E’ stata probabilmente la squadra di pallavolo più forte del secolo. Due mondiali vinti, tre Europei, sette World League. Iniziando dal nulla, quando l’Italia delle schiacciate e delle battute era ai margini. Perse i Giochi, due volte. E il tarlo è rimasto. Ma quel viaggio ha trasformato la cultura dello sport italiano: Velasco ha guidato quel treno per sette anni (1989-1996) prima di cedere il volante. Ne hanno fatto anche un docufilm. «Si erano combinate diverse cose che non sempre si presentano contemporaneamente – ricorda oggi -. Il talento, la grande disponibilità al lavoro, l'umiltà, l’autostima. E condizioni di lavoro buone, non ci mancava niente. In quella nazionale c'era tutto. La squadra si rinnovava, entravano nuovi giocatori e io praticamente non ho dovuto fare niente, perché entravano in un meccanismo. Guardavano gli altri e andavano avanti quasi da soli. E’ stato un gruppo eccezionale, un momento eccezionale». E’ solo un attimo, guardare indietro è vietato dal regolamento. E quella è un’altra storia. «Dobbiamo pensare solo al qui e ora. La priorità stabilita è combattere l'ansia e dubbi, così faremo bene». La squadra lo segue, ripete le sue stesse parole, sembra ipnotizzata da questo signore bonario e carismatico allo stesso tempo che si inventò gli “occhi di tigre”, arricchendo il vocabolario della pallavolo con un’espressione che tutto lo sport ha poi copiato.Definirlo allenatore di pallavolo è riduttivo. Motivatore, meglio. Era e resta una delle persone più stimolanti in circolazione: lo comprese il calcio, quando volle farlo manager. La lazio prima, l’Inter poi: dalla panchina agli uffici della presidenza. Non finì bene, non era probabilmente il suo mestiere. O forse non era il calcio ad aver capito il mestiere di Velasco. Tempo fa si era auspicato il suo ingresso in politica, ma trattandosi di una buona idea non fu presa in considerazione. Poi le conferenze, professore di stimoli. A pagamento s’intende, il talento si paga. E lui è sensibile alla cattedra come al portafogli. Ma era impossibile che non tornasse. C’era una missione, guai a chiamarlo sogno. Quattro partite, quattro vittorie. Pulite, convincenti. C’è una medaglia che aspetta ora, un gruppo di donne forti da guidare oltre la rete. Senza pensare di essere favorite, nemmeno un attimo: «Non siamo scelti da Dio, nessuno lo è, dobbiamo guadagnarci le cose. Pensare punto per punto, giocare di squadra. Che è un metodo e non un imperativo etico. Giochiamo di squadra non per essere buoni ma perché è più efficiente, perché si rende di più. Perché rende meno soli nei momenti difficili». Basta, domani si gioca. Qui e ora, il resto non conta.

Addetta dell'aeroporto di Trieste picchiata per aver chiesto il green pass: 8 giorni di prognosiUragano Henri, in Tennessee decine di morti e dispersi: tra le vittime anche gemellini di 7 mesi

Orrore in Francia, trovati i corpi di tre neonati: i resti erano nell'armadietto di un garage

Covid, Moderna presenta alla Fda i primi dati sulla terza dose di vaccinoIrlanda, anziano morto di Covid dopo essere stato convinto da un no vax a lasciare l'ospedale

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 645Pubblicità provocatoria pro vaccino sul camion delle pompe funebri: "Non vaccinatevi"

USA, inseguimento polizia in Texas: morte la star di TikTok Gabriel Salazar e altre tre persone

Capibara invadono Buenos Aires: pesano fino a 90 kg, distruggono giardini e provocano incidentiLa lettera di Merkel a Berlusconi per il suo compleanno, ma non solo

Ryan Reynold
Il ministro della Salute del Brasile è risultato positivo al Covid: la conferma dell'ONUAllerta negli Stati Uniti, si temono attacchi dei terroristiBimba di 2 anni morì per aver ingerito una pila, tre mesi dopo il bisnonno si suicida impiccandosi

Professore Campanella

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 646criptovalute

    Caso Eitan, parlano gli avvocati della famiglia: "Chiari segni di lavaggio del cervello"Poliziotti statunitensi frustano i migranti al confine con il Messico: tra loro anche donne e bambinCoppia non vaccinata muore per il Covid negli Usa: lascia sette figliUsa, l'uragano Ida minaccia New Orleans e la Louisiana: "Sarà il più pericoloso dal 1850 a oggi"

    1. Irlanda, anziano morto di Covid dopo essere stato convinto da un no vax a lasciare l'ospedale

      1. avatarUsa, ostetrica 32enne morta per Covid al sesto mese di gravidanza: lascia una figlia di 3 anniGuglielmo

        Covid, ragazzo di 13 anni morto: "Pensavamo fosse solo un raffreddore"

  2. Covid Danimarca, addio restrizioni e Green Pass dal 10 settembreAfghanistan, violenta esplosione a Kabul: razzo distrugge edificio residenziale, raid USA contro kamikazeTerza dose, Ecdc: "Non è urgente per gli individui completamente vaccinati nella popolazione generale"Bimba di 6 anni precipita dalla giostra al parco divertimenti e muore: tragedia in Colorado

  3. avatarTexas, 15enne uccide i genitori e la sorellina, pubblica le foto sui social e poi si suicidaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Coronavirus, negli Usa il Covid ha fatto più morti dell’influenza spagnola nel NovecentoRegno Unito, mamma scatta foto alla figlia il primo giorno di scuola per 10 anniCovid, ragazzo di 13 anni morto: "Pensavamo fosse solo un raffreddore"Regno Unito, madre morta due giorni dopo la diagnosi di cancro: si pensava avesse un’indigestione

L'ambulanza sbaglia indirizzo, 36enne muore di Covid in casa: era padre di 4 figli

Anniversario 11 settembre: il racconto dei sopravvissuti a distanza di 20 anniRegno Unito, mamma no vax muore nell'ospedale della figlia infermiera. La lunga lettera su Twitter*