File not found
analisi tecnica

Rosatellum verso la fiducia: ok di Colle e dal centrodestra

Rosetellum 2, M5s in piazza Montecitorio: fischi contro MattarellaSimbolo M5s consegnato al ViminaleElettori M5S chiamano il comune per reddito di cittadinanza

post image

Virginia Villa, Autore a Notizie.itIl filosofo tedesco Jürgen Habermas si scaglia contro le tesi di chi vorrebbe un occidente più interventista: non è una linea compatibile con l’obiettivo di evitare un’escalation imprevedibile che verosimilmente porterebbe a una guerra nucleare Oggi sulla Süddeutsche Zeitung il filosofo Jürgen Habermas propone la sua lettura sulla guerra in Ucraina e la rappresentazione mediatica che ne viene fatta. Nell’articolo,Guglielmo che si intitola Guerra e indignazione, Habermas parte dalle immagini della guerra e di quanto tornano a impattare sulle nostre vite dopo tanti anni di pace.  «Le scene sempre nuove di cruda devastazione e sofferenze che colpiscono trovano un’eco autorafforzante nei social occidentali. La novità della pubblicazione e dell’impatto calcolato sulla società di un conflitto imprevedibile probabilmente colpisce noi più anziani rispetto ai più giovani».  Fare qualcosa Al di là della rappresentazione nei media, però, Habermas riconosce che i fatti della guerra ci colpiscono e infiammano il desiderio di fare qualcosa contro i crimini di guerra sempre nuovi. Il problema, secondo il filosofo, è l’approccio diversificato dei paesi occidentali.  Mattarella ha chiarito che la condanna dell’invasione deve andare di pari passo con il multilateralismo «Nonostante la presa di posizione unanime si preannuncia un approccio diversificato tra i governi occidentali. In Germania è scoppiato uno stridente conflitto d’opinioni amplificato dalla stampa a proposito del tipo e della misura dell’aiuto militare da inviare all’Ucraina invasa». In questo contesto è comprensibile, secondo Habermas, che l’Ucraina passi ad accusare la Germania per i suoi rapporti con Mosca, come è avvenuto soprattutto nelle ultime settimane per bocca dell’ambasciatore di Kiev a Berlino Andrij Melnyk. Tuttavia il filosofo si scaglia contro la sicurezza di sé di chi accusa il governo Scholz di stare dalla parte sbagliata della storia con le esitazioni delle ultime settimane.  La posizione del cancelliere Per Habermas, la linea di Olaf Scholz per evitare l’escalation è una saggia strategia per non superare la linea rossa che rappresenta la fornitura di armi senza limiti all’Ucraina e che implicherebbe una partecipazione al conflitto anche formale. La conferma nell’opportunità di seguire questa strada sta negli accordi di Ramstein e nelle minacce di una guerra atomica da parte del ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov. Chi spinge per un ulteriore invio di armi, semplifica il dilemma di fronte a cui si trova l’occidente, che deve scegliere tra la sconfitta dell’Ucraina e l’escalation di un conflitto regionale.  La Guerra fredda ha insegnato all’occidente che in una guerra contro una potenza nucleare si può raggiungere nel migliore dei casi un compromesso che evita a tutti di lasciare il campo da perdenti. Habermas riconosce che Putin è in una situazione di vantaggio soltanto perché l’occidente lo ritiene in grado di fare uso di armi atomiche, biologiche e chimiche, ma scrive che alla fine è il presidente russo a decidere quando la Nato passa il limite che considera un ingresso in guerra anche formale. Un’ulteriore complicazione nella determinazione del limite da non oltrepassare. La linea rossa «Se anche l’occidente fosse sufficientemente cinico da accettare il rischio di un “avvertimento” rappresentato da una di queste armi atomiche “minori”, quindi da mettere in conto quest’ipotesi estrema, chi potrebbe garantire che sarebbe ancora possibile mettere un freno all’escalation?» C’è dunque un piccolo spazio di manovra limitato da molti elementi, non sempre noti all’opinione pubblica, in cui scegliere una strategia che non superi la linea rossa dell’ingresso formale in guerra, visto che la partecipazione “fattuale” al conflitto è già evidente. VociL’Europa sia soggetto di pace per essere protagonista del negoziatoSimone Oggionni Chi si scaglia contro questa “politica del timore” che lascerebbe mano libera all’avversario, e difende le sue tesi in maniera razionale si spinge già in maniera eccessiva nel campo in cui vengono prese le decisioni finali, che Scholz pretende, giustamente secondo il filosofo, sia suo.  «La decisione di non partecipare attivamente al conflitto non significa che l’occidente debba lasciare l’Ucraina al suo destino “up to the point of immediate involvement” in una guerra con un avversario superiore». Le consegne di armi possono influenzare in maniera positiva l’esito del conflitto. «Ma non è un autoinganno puntare su una vittoria dell’Ucraina contro la guerra assassina russa senza prendere in mano noi stessi le armi? La retorica proguerra mal si concilia con il posto da spettatore da cui proviene»: insomma, l’occidente può evitare una escalation che porterebbe inevitabilmente alla guerra nucleare soltanto autoimponendosi un limite nel sostegno dell’Ucraina.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

Elezioni, blog M5s avverte: voto su premier rallentato per troppa affluenzaTommaso Luzzi, disposta archiviazione procedimento penale

Vitalizio ai parlamentari, la situazione della riforma

Napoli, fantocci e svastica contro Salvini'Fratelli d'Italia', l'inno di Mameli diventa canto nazionale: è legge

Notizie di Politica italiana - Pag. 816Salvini rifiuta l'invito di Le Pen: no al meeting di Nizza

Gentiloni, vincoli europei non intoccabili, c'è margine di negoziato

Renzi su Governo: "La casta ora sono loro"Ministro Poletti, nuova polemica: per il lavoro, meglio il calcetto del curriculum

Ryan Reynold
Primarie Pd: alta affluenza con oltre mezzo milione di votati, Renzi davantiSindaco leghista approva parcheggi per neo mamme: "Ma solo per italiane etero"Ius soli, Minniti: 'Che la legge venga approvata da questo governo'

criptovalute

  1. avatarFrancesca Renzi assunta come portaborse: è una fake newsETF

    Elezioni 2018, Berlusconi: "La politica mi fa schifo"Mara Carfagna e la consigliera FI: i commenti razzisti alla loro fotoFrancesco Boccia: “Giusti gli stipendi dei deputati”Picchiato esponente di Casa Pound: può perdere un occhio

    VOL
    1. Berlusconi ci pensa: "Al Governo con PD. No al voto subito"

      1. avatarVaccini, Consiglio di Stato risponde al Veneto: ' E' obbligatorio in tutte le scuole'criptovalute

        Ballottaggio Ostia: M5S trionfa. Centrodestra sconfitto

  2. avatarBerlusconi alla confindustria milano: orari e programmaanalisi tecnica

    Mussolini contro Boldrini: "Ignorante, imbarcati su una nave e vattene"Unioni civili, Scalfarotto sposa Federico: primo membro del governo a dire 'si'Notizie di Politica italiana - Pag. 807Raggi rischia processo: l'accusa abuso d'ufficio e falso

  3. Carlo Sibilia su Twitter: "Apple presenta iPhone 8, noi costretti a parlare di comunismo e fascismo"Legge elettorale: Berlusconi a favore di un nuovo porcellum, Pd punta sul modello tedescoGaffe dell'ex ministro Lorenzin con il sindaco di ModenaChi è Giulia Bongiorno, possibile premier

    ETF

Elezioni, Berlusconi: 'Candidato premier? Verrà scelto da chi avrà più voti nel centrodestra'

Federica Buda, Autore a Notizie.itGoverno: sì dei 5 Stelle a contratto, tensioni centrodestra*