File not found
MACD

Catturato il boss latitante Gammino: è stato fotografato da Google Maps in strada

Porta il padre sulle spalle per 12 ore per farlo vaccinare: "Convinti perché isolati da fake news"Travolto da una valanga: il corpo di Corrado Pesce non tornerà a casaCosa c’entra la Russia con l’aumento delle bollette?

post image

Le possibili conseguenze dell’invasione russa in Ucraina: quasi 90mila mortiI giudici hanno restituito gli atti alla Cassazione,MACD che dovrà riesaminare il caso alla luce del decreto legge e valutare se esiste ancora un dubbio di costituzionalità. In quel caso dovrà chiedere un nuovo intervento La Corte costituzionale ha deciso di non prendere una decisione immediata sull’ergastolo ostativo. Nell’udienza di ieri e dopo due ore di camera di consiglio, la Consulta ha ritenuto di restituire gli atti alla Cassazione che a sua volta valuterà di nuovo se, alla luce della nuova disciplina introdotta con il decreto legge del governo Meloni, persistono ancora dubbi di costituzionalità. In quel caso, gli atti torneranno nuovamente a palazzo della Consulta. In questo modo i giudici hanno scelto la soluzione che alla vigilia era considerata la più probabile, proprio alla luce di un caso così peculiare: una prima dichiarazione di incostituzionalità della norma, il doppio rinvio della sentenza per lasciare il tempo al legislatore di legiferare e il mancato adempimento del parlamento, poi sanato con un decreto legge. La soluzione inusuale del decreto legge su materia così delicata potrebbe essere stato un ulteriore elemento che ha fatto optare i giudici per la prudenza. Una decisione nel merito, infatti, avrebbe dovuto considerare la nuova norma per come approvata il 31 ottobre scorso, che però non è ancora consolidata visto che il decreto verrà convertito entro 60 giorni e il testo potrebbe anche cambiare. La motivazione La decisione della Corte è stata motivata con una nota – in attesa del deposito dell’ordinanza – in cui si legge che «le nuove disposizioni incidono immediatamente e direttamente sulle norme oggetto del giudizio di legittimità costituzionale, trasformando da assoluta in relativa la presunzione di pericolosità che impedisce la concessione dei benefici e delle misure alternative a favore di tutti i condannati (anche all’ergastolo) per reati cosiddetti “ostativi”, che non hanno collaborato con la giustizia», ovvero quelli in carcere per reati di mafia, terrorismo e associazione per delinquere per i quali non è altrimenti possibile accedere ai benefici penitenziari. La Corte, infatti, rileva che il decreto legge ammette i detenuti “ostativi”,«sebbene in presenza di nuove, stringenti e concomitanti condizioni, diversificate a seconda dei reati che vengono in rilievo». Per questa ragione, la Corte ha ritenuto che spetti alla Cassazione, che è il giudice di grado ordinario che ha sollevato la questione di costituzionalità, «verificare gli effetti della normativa sopravvenuta sulla rilevanza delle questioni sollevate, nonché procedere a una nuova valutazione della loro non manifesta infondatezza». Se la valutazione sarà che ci siano ancora profili di incostituzionalità, la Corte costituzionale potrà venire di nuovo investita della questione, “trasferita” però sul nuovo decreto legge che nel frattempo sarà stato convertito e quindi potenzialmente anche sottoposto a modifiche. In altre parole, la Cassazione dovrà rivalutare il caso da cui si è originata la questione: la vicenda giudiziaria dell’ergastolano Salvatore Francesco Pezzino, condannato per mafia e omicidio, a cui era stata negata la liberazione condizionale perché non era diventato un collaboratore di giustizia. Come ha ricordato la Consulta, i giudici di piazza Cavour dovranno valutare se le nuove condizioni per accedere ai benefici penitenziari fissate dal decreto legge siano accettabili e quindi facciano venire meno l’ipotesi di incostituzionalità. La dottrina In attesa del giudizio della Cassazione, tuttavia, una parte della dottrina si è già espressa ritenendo che le nuove condizioni siano nei fatti impossibili e che si passerà da una presunzione assoluta di pericolosità a una prova impossibile di cessata pericolosità. Il decreto legge, infatti, richiede – oltre a un tempo più lungo, da 26 si passa a 30 anni, prima di poter presentare la richiesta – anche la dimostrazione concreta che il detenuto abbia reciso qualsiasi legame con il mondo criminale, il risarcimento delle vittime e un vaglio specifico dei giudici del riesame. Condizioni che la Consulta definisce «nuove, stringenti e concomitanti, diversificate a seconda dei reati che vengono in rilievo». Per questa ragione, in sede d’udienza, l’avvocata Giovanna Beatrice Araniti che rappresenta Pezzino ha detto che «la funzione rieducativa della pena deve valere per tutti i detenuti. Questo decreto legge sancisce la morte del diritto alla speranza» e aveva chiesto ai giudici di emettere «una sentenza di illegittimità costituzionale che rappresenti il germoglio di un nuovo umanesimo. Il principio della funzione riabilitativa della pena deve valere per tutto». Tradotto: di trasferire la questione di costituzionalità sul decreto legge e di dichiararlo incostituzionale, perchè nei fatti non muta i termini della questione. Questo tipo di procedura, pur possibile nella giurisprudenza della Corte, è tuttavia molto raro e riservato ai casi in cui le due leggi si presentino identiche. Nel caso in esame, invece, il decreto legge comunque muta le previsioni dell’articolo 4bis dell’ordinamento penitenziario. Inoltre, permane il cavillo della provvisorietà del decreto legge. In udienza l’avvocatura dello Stato, rappresentata da Ettore Figliolia, ha invece definito «legittime» le nuove norme contenute nel decreto, anche se ha definito il legislatore governativo «pedissequo rispetto a ciò che ha stabilito la Corte costituzionale con la sua ordinanza del 2021». Per questo, la richiesta formulata è stata poi quella accolta dai giudici: restituire gli atti del procedimento alla Cassazione. Figliolia, tuttavia, ha auspicato che «la Corte proceda ad una rivalutazione complessiva del testo del decreto legge». Con questa decisione, i giudici hanno evitato conflitti col governo e hanno scelto la strada sicura di restituire gli atti. Tuttavia, con tutta probabilità la questione tornerà sugli scranni di palazzo della Consulta, che però in questo modo avrà avrà pieno titolo per entrare ancora una volta nel merito della questione e direttamente sul testo di legge convertito dal parlamento. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Vitello con tre occhi: venerato in India come la potente divinità ShivaRussia, neonata abbandonata in Siberia a -20°: salvata da un gruppo di adolescenti

Lo studio danese sulla variante Omicron: “Si, potrebbe essere l’ultima”

Molestatori no vax del gruppo ViVi fermati in Francia: otto sono di origine italianaRussia, è ancora emergenza Covid: 33.899 casi e 698 morti in 24 ore

Covid Corea del Sud, nuove misure più stringenti causa Omicron e aumento malati graviMessico, giornalista in diretta contro i no vax: "Massa di imbecilli, mettetevi quella mascherina"

USA, trovati due morti in una casa nel Maryland: possibile avvelenamento da monossido di carbonio

Usa, governatore invita gli avversari politici a baciare il sedere del suo caneViolenze sessuali nel mondo del porno in Francia: più di 50 vittime

Ryan Reynold
Insegnante trovato morto, era coinvolto in una indagine di poliziaSpinge una donna sui binari della metro: il treno frena appena in tempoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 578

BlackRock

  1. avatarCovid, il CEO di Moderna: "Quarta dose di vaccino necessaria nell'autunno 2022"Economista Italiano

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 563Tifosa NHL salva la vita all’allenatore: “Quel neo potrebbe essere un tumore”Pollard: “Non possiamo vaccinare il mondo ogni 6 mesi, concentriamoci sui fragili”Molestatori no vax del gruppo ViVi fermati in Francia: otto sono di origine italiana

      1. avatarPechino costruisce la bolla intorno ai Giochi olimpici: "Non aiutate i mezzi speciali incidentati"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Tonga, l'eruzione sottomarina fa paura anche al Giappone. Le prime onde raggiungono la California

        VOL
  2. avatarSulla variante Omicron l’Ecdc rivela che è dominante in Ue e che “ha fatto un balzo in Italia”Economista Italiano

    Covid, Oms sulla variante Omicron: "Resta pericolosa, sopratttutto per le persone non vaccinate"Kiribati, primi contagi anche sull'isola: fino ad ora era stata Covid freeSparano in casa per gioco: uccidono un uomo che dormiva nella casa di fronteIl ministro della Difesa britannico: “Invasione russa molto probabile”

  3. Eruzione vulcano sottomarino, cenere a 20 km di altezza: tsunami a TongaRussia, Yulia racconta: "Il mio gatto è così grande che tutti pensano sia un cane, continua a crescere"La proposta di Macron al Parlamento Ue: "Aborto e tutela dell'ambiente nella Carta dei diritti"Si presenta in posta con lo zio morto per ritirare la pensione: "Pensavo fosse vivo"

Coppa Africa, ressa allo stadio per la partita fra Camerun e Comore: 8 morti

Covid in Brasile, cancellato il Carnevale di Rio 2022: troppi contagiIndia, 84enne si fa vaccinare per 11 volte*