Tirocinante violentata in ospedale: arrestato un infermiereLe mani del clan sul turismo: quattro condanne per l'operazione "Baia Verde"Moto contro il cordolo spartitraffico: morto un 32enne
Castel Volturno, uomo decapitato da un guard rail in seguito a un tragico incidenteIllustrazione di Stefano Misesti COMMENTA E CONDIVIDI Con questa e decine di altre testimonianze,investimenti storie, interviste e lettere, le giornaliste di Avvenire fino all'8 marzo daranno voce alle bambine, ragazze e donne afghane. I taleban hanno vietano loro di studiare dopo i 12 anni, frequentare l'università, lavorare, persino uscire a passeggiare in un parco e praticare sport. Noi vogliamo tornare a puntare i riflettori su di loro, per non lasciarle sole e non dimenticarle. E per trasformare le parole in azione, invitiamo i lettori a contribuire al finanziamento di un progetto di sostegno scolastico portato avanti da partner locali con l'appoggio della Caritas. QUI IL PROGETTO E COME CONTRIBUIREÈ dalla casa in cui sono nascosta, in un punto che non esiste come me nell’Afghanistan dei taleban, che scrivo questa lettera. Mi chiamo Spozhmai, ho 32 anni, due figli di 10 e 15 anni, due figlie di 11 e 16. Ho anche due sorelle e due fratelli, con cui sono cresciuta. Papà era un giornalista, mamma lavorava per il governo. Abbiamo avuto una bella vita, finché il nostro Paese non è caduto in mano ai taleban: siamo scappati in Iran, io studiavo per diventare medico, ma eravamo troppo poveri. Mi sono dovuta sposare, come tutte le giovani afghane, e con mio marito sono tornata nel mio Paese, a Farah, nella sua casa di famiglia. Lì è iniziato il mio incubo: suo fratello, quando non c’era, mi insultava e spesso mi picchiava. Mi accusava di indossare abiti indecenti, di non rispettare le tradizioni. Io ero sempre stata libera e desideravo ancora studiare: lo facevo di notte, quando tutti dormivano, nascondevo i libri. Raccontavo a mio marito di quello che accadeva quando lui non c’era, ma il fratello gli giurava che mentivo e tutte le volte che lui ripartiva le violenze ricominciavano, sempre più pesanti. Ho imparato ad essere forte, a furia di botte e minacce, a non desistere. Qualche mese dopo uno spiraglio di luce: mio marito trovò lavoro in un’altra parte dell’Afghanistan e ci trasferimmo. La vita ricominciava il suo corso, nel mio cuore tornavo a sperare in un futuro diverso. Ma mio marito da lì a poco morì, e il fratello si rifece avanti, stavolta con le sue pretese: voleva sposarmi, voleva che le mie figlie – una poco più che bambina – sposassero i suoi figli. Non avevo scelta, dovevo scappare. Di nuovo. Chiesi aiuto a mio fratello, che mi aiutò ad arrivare a Herat coi piccoli. Il fratello di mio marito impazzì: iniziò a cercarmi ovunque. Infine rapì mio fratello, gli fece chiamare i nostri genitori dicendogli che finché io non mi fossi consegnata l’avrebbe tenuto prigioniero. E prigioniero, per colpa mia, mio fratello è ancora mentre io col cuore spezzato e le lacrime che mi inondano il viso, anche adesso, scelgo ogni giorno la libertà dei miei figli al posto della sua. L’unica cosa che mi tiene in vita è il desiderio di salvarli. Tutte le volte che dobbiamo spostarci perché una casa non è più sicura, tutte le volte che chiediamo aiuto perché non abbiamo più cibo di cui nutrirci, mi ripeto che devo resistere perché loro possano costruire il loro futuro e realizzare i loro sogni lontano da qui. La nostra fortuna è aver incontrato la Nove onlus, un’associazione che sta aiutando moltissimo le donne qui in Afghanistan: loro si occupano di noi, ci proteggono e ci offrono il supporto necessario per sostenere le spese quotidiane. Non voglio che le mie figlie abbiano la stessa vita che ho dovuto vivere io, non voglio che sposino un uomo che non amano. Voglio che studino: solo l’educazione e la cultura può salvarle. Quanto ai maschi, ai miei figli, voglio che crescano nel rispetto delle donne, voglio che siano uomini diversi da questi che oggi ci calpestano e ci impediscono di vivere, togliendoci ogni diritto e trattandoci da prigioniere. (a cura di Viviana Daloiso)
Terremoto a Napoli: tre scosse nei Campi FlegreiLa salma di Caterina portata via dalla veglia funebre, lo sfogo del papà
Ancora una notte fuori casa a Casamicciola, oggi i controlli e le verifiche
Auto finisce in un canale a Nembro, muore 22enneSalerno, famiglia intera intossicata dal barbecue
Stuprata in una stanza dell'Umberto Primo, arrestato infermiereChi è Silvia Ravasco, la donna precipitata dal parcheggio del centro commerciale
Investita e uccisa da un tir pirata: preso l'autistaSoldi e certificati di vaccinazione falsi: presa banda di falsari
Investe una donna e scappa: arrestato pirata della stradaAddio a Pietro Reale, il campione di rugby morto per un malore improvvisoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 662Salvataggio in un cunicolo profondo 10 metri per la cagnolina Laika
Maltrattava i genitori: arrestato 59enne
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 662
In Chiesa sono tornate le acquasantiere e il segno di paceNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 662Cappato in Svizzera con un malato per suicidio assistito: "Qui per far valere un diritto fondamentale"Camion si ribalta e travolge un'ambulanza: 3 persone tra le lamiere
Auto si ribalta più volte: morto un 41enneFrana a Maratea: strada chiusa a causa dei detriti Rinviati a giudizio in 13 per i saluti romani alla commemorazioneBimba di 10 mesi positiva ai cannabinoidi: indagini in corso