Mantova, tredicenne aggredita con le forbici da due coetanee: è graveTorture in carcere a San Gimignano: condannati 5 agentiUcciso e carbonizzato perché voleva l'affidamento della figlia: indagati anche i genitori della ex
Attenzione al pesce salpa: sembra un'orata ma è allucinogenoLeonardo Tricarico11 agosto 2024aaaIl termine più ricorrente nelle dichiarazioni di governanti,ègiàrealtàeilbaratrosemprepiùvicino–Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella nei titoli di apertura di giornali e trasmissioni televisive, nei dibattiti pubblici e perfino nel linguaggio comune è «escalation», paventata da tutti come il pericolo più prossimo, la possibilità che la situazione conflittuale in atto e i suoi due principali baricentri, quello mediorientale e quello russo ucraino, possano sfuggire di mano e divenire ingovernabili. A ben guardare però l’escalation non è una prospettiva, è un fenomeno già in atto da tempo, e il fatto che non ve ne sia la percezione collettiva dipende dalla lentezza del fenomeno, dal fatto che il film che stiamo vedendo scorra alla moviola, immagine dopo immagine. Ma se si riavvolge il nastro e ci si dispone a valutare con maggior distacco ciò che sta accadendo da quel febbraio di due anni fa, si vede come si stia viaggiando verso il baratro, temendo tutti che un giorno possa avvenire ciò che in effetti sta già avvenendo. Nessuno oggi ha soluzioni o si industria per ricercarle. Nessuno si adopera per spegnere gli incendi, nessun segno di distensione, ogni atto funzionale all’innalzamento progressivo della tensione. Si chiede moderazione a Teheran nella risposta a Israele per evitare il precipitare della situazione, si fa la stessa cosa con Zelenski impedendogli di usare come vuole l’armamento altrimenti la reazione di Putin sarà incontrollabile, e così via, salvo poi non avere alcuno, né tra le parti in causa né tra coloro che non sanno produrre alcun pensiero se non il timore dell’escalation, un’idea della condizione finale da indicare come via di uscita, da condividere e perseguire nella inter locuzione che manca e che dovrebbe sostituire le ormai stucchevoli, inutili ed improduttive ipotesi di escalation. Si parla in questi giorni ad esempio di nuove armi che potranno comporre equilibri diversi, ma nonostante la tecnologia abbia introdotto due nuovi domini di confrontazione, - quello spaziale e quello cibernetico - nessuno (salvo in parte Israele) pare pronto a sfruttarne le potenzialità, a tramutare in sistema d’arma quello che le nuove tecnologie propongono. Questo in linea di massima, perché in verità qualcosa si è mosso nei due nuovi domini ma in misura irrilevante ai fini bellici. Si vocifera ad esempio di missili devastan ti in mano all’Iran, ma probabilmente si tratta di vettori ipersonici forniti dalla Russia in previsione di un attacco a Israele su vasta scala. Se questo fosse il caso, Israele avrebbe problemi non semplici nel fronteggiare questo tipo di pericolo, gli Usa stessi sarebbero in difficoltà, e tuttavia si tratterebbe di un’ulteriore immagine della moviola dell’escalation, di quel film a velocità ridotta che procede però inarrestabile verso l’allargamento del conflitto, senza che ve ne sia la percezione in chi dovrebbe intervenire. In un mondo ormai apolare, esorcizzare l’escalation vuol dire tentare di creare fori multinazionali di scopo, consessi di confronto e di dialogo tra chi ha il peso e le ragioni per rivendicare un ruolo, vuol dire ricondurre alla ragione con le buone o con le cattive, chi la ha perduta e non è più in grado di rappresentare i propri elettori, a cominciare da Netanyahu, Zelenski, Putin e così via. Esorcizzare l’escalation vuol dire comporre ipotesi di soluzione dei conflitti in atto, «end state» da riversare in piattaforme negoziali, ricordando, quando se ne presenterà nuova occasione, che il punto di caduta di un conflitto è un prerequisito senza il quale non conviene avventurarsi in imprese dalle quelli poi non si sa come uscire.
Milano: 33enne in monopattino morto investitoSondrio, incidente a Berbenno: due giovani investiti da un treno
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 523
Strage di Cutro, le nuove testimonianze dei sopravvissutiStrage di Cutro: le parole dei superstiti del naufragio
Covid: 4 regioni in Italia tornano ad essere a rischio alto, 10 sono a rischio moderatoDice lesbica alla collega, interviene la Cassazione: offesa punibile con il licenziamento
Ancora orrore a Cutro, il mare restituisce il corpo di un bambinoPadre lascia i figli senza mangiare
Incendio a Lucca, una cartiera ha preso fuocoMeteo: l'ipotesi del Centro Europeo per metà marzoInchiesta covid, Pm Bergamo: "Zona rossa avrebbe evitato 4mila morti"Anziano morto schiacciato dalla sua auto: la stava riparando
Natalia Aspesi ricoverata dopo un ictus: "Non sarà mai più come prima"
Nuovo divorzio in arrivo: mai più 12 anni per una separazione
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 524Cadavere in mare con una corda al collo: ipotesi omicidioStrage di Cutro: Mattarella in visita alla camera ardenteRoma, la violenta e le taglia le scarpe per non farla uscire: condannato figlio ex dirigente Palazzo Chigi
Caso Ciro Grillo, il racconto dell'amica della vittima: "Mi mandò le foto dei suoi lividi"Elisabetta Beltrame, runner di Roma morta a 36 anni: aveva un male incurabileMessina Denaro, trovato il "manifesto" del boss: "Essere incriminati di mafiosità lo ritengo un onore"Femminicidi, donna di 35 anni uccisa a Rosarno, sospettato il compagno