File not found
Guglielmo

Roma brucia, oggi incendi da Monte Mario a Ponte di Nona: cosa sappiamo

Parigi 2024, Tamberi e Jacobs (ma non solo): atletica azzurra è prontaTaddeucci di bronzo: l'acqua della Senna alla fine è anche azzurraCrescono le richieste di corsi innovativi

post image

Ue: Il programma TikTok Lite viene ritirato definitivamenteNel trentennale di Mani pulite,VOL il magistrato del pool milanese è stato rinviato a giudizio a Brescia. La vicenda giudiziaria nasce dal passaggio dei verbali in cui Amara racconta dell’esistenza della presunta Loggia Ungheria, coperti da segreto istruttorio. I documenti sono stati dati da Storari a Davigo, il quale poi li avrebbe portati alla conoscenza dell’ufficio di presidenza del Csm Esattamente trent’anni dopo Mani pulite, il magistrato del pool di Milano ed ex consigliere del Csm oggi in pensione, Piercamillo Davigo, è stato rinviato a giudizio. L’ipotesi di reato è rivelazione di segreto d’ufficio e il processo è solo uno dei tanti rivoli d’indagine che hanno avuto origine dalle dichiarazioni dell’ex consulente esterno di Eni, Piero Amara, terremotando la procura milanese. Il processo all’ex magistrato inizierà a Brescia il 20 aprile e l’accusa è di aver illegalmente divulgato i verbali di interrogatorio di Amara. I documenti coperti da segreto gli erano stati consegnati in formato word dal pm Paolo Storari, anche lui indagato per lo stesso reato in un processo parallelo in rito abbreviato con decisione sul rinvio a giudizio fissata per il 7 marzo. Storari, infatti, aveva chiesto consiglio a Davigo e gli aveva dato i verbali, che contenevano il racconto sull’esistenza della presunta loggia Ungheria. Il magistrato milanese, infatti, era in disaccordo con i colleghi dell’ufficio nella gestione dell’inchiesta e, informando un componente del Csm, riteneva di agire in «autotutela» di fronte a quella che lui riteneva un’inerzia della sua procura, che tardava a iscrivere le notizie di reato.  Davigo a sua volta avrebbe violato «i doveri inerenti alle proprie funzioni» e abusato «della sua qualità di componente del Csm», perchè «pur avendo l'obbligo giuridico ed istituzionale di impedirne l'ulteriore diffusione» avrebbe rivelato il contenuto ad altre persone, tra cui tra cui i membri dell’ufficio di presidenza del Csm, il procuratore generale di Cassazione Giovanni Salvi e anche il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. La verità di Davigo Il dottor Sottile non era presente in aula perchè impegnato a Pisa a un convengo per il trentennale di Mani pulite, ma è deciso a far valere la sua verità in dibattimento: «Il dottor Davigo si difenderà fortemente», ha detto il suo legale. Soprattutto, è deciso a farlo in modo pubblico. La settimana scorsa aveva chiesto, senza successo, che l’udienza preliminare durante la quale si è fatto interrogare per oltre tre ore si svolgesse a porte aperte. Ora, invece, ha scelto il rito ordinario e dunque le udienze saranno pubbliche. La linea difensiva è sempre la stessa: ribadire la correttezza del suo operato e, come hanno sottolineato i suoi difensori, evidenziare la «la contraddizione del capo d'imputazione». Secondo l’avvocato Francesco Borsai,infatti, «lascia perplessi come come Davigo abbia potuto compiere il reato di rivelazione di segreto d'ufficio mostrando i verbali secretati dell'avvocato Piero Amara al vicepresidente del Csm David Ermini». Il punto sempre sostenuto da Davigo è appunto che il segreto istruttorio non sia opponibile ai membri del Consiglio. Questo nuovo capitolo è solo l’ennesimo dello scontro che ha messo gli uni contro gli altri i magistrati della procura di Milano e i membri del Csm. La storia è complicata e affonda in una vicenda come quella dell’esistenza della loggia Ungheria, che ha ancora moltissimi punti oscuri e in cui si accavallano versioni discordanti. Da una parte Storari e Davigo, convinti di aver agito nei limiti della legalità e contro l’inerzia della procura di Milano; dall’altra i vertici dell’ufficio guidato da Francesco Greco (il pm più giovane del pool di Mani pulite) con i suoi sostituti, che invece difendono la gestione del pentito e la tempistica dell’apertura del fascicolo, infine avvenuta. Sempre a Brescia, però, pende un’indagine parallela a carico dei sostituti Fabio De Pasquale, Laura Pedio e Sergio Spadaro, indagati per omissione d’atti d’ufficio per il mancato deposito di un video nel processo Eni, in cui Amara era teste chiave e nell’ambito del quale ha reso gli interrogatori sulla loggia. Il filone romano Un terzo polo, invece, sono i riverberi romani della vicenda: come si sono mossi i consiglieri del Csm messi al corrente dei verbali da Davigo e in che modo la esistenza dei verbali è stata resa pubblica. Nei procedimenti contro Storari e Davigo, infatti, si è costituito parte civile il consigliere del Csm Sebastiano Ardita. I verbali che contenevano anche il suo nome tra i presunti affiliati alla loggia sono stati trafugati dallo studio di Davigo e poi inviati ad alcune testate giornalistiche e al consigliere del Csm Nino Di Matteo. Lui ne ha dato pubblica notizia durante un plenum del Csm, citando le informazioni considerate diffamatorie contenute nei confronti di Ardita ma «senza le condotte illecite compiute dai due imputati, Ardita non avrebbe subìto la massiva infamante divulgazione di quelle informazioni riservate», ha detto l’avvocato Fabio Repici, che difende Ardita.  L’intreccio è fitto e ancora ingarbugliato: non esiste verità processuale sull’esistenza o meno della presunta loggia; non si sa ancora con certezza quante persone fossero al corrente dell’esistenza dei verbali segreti e non è chiaro nemmeno se l’iniziativa di Davigo sia servita a far muovere i vertici del Csm perchè Milano procedesse alle iscrizioni delle notizie di reato. Molte inchieste, tuttavia, sono in corso in tutta Italia, in base alla competenza e a seconda dei vari filoni: sicuramente a Roma, Milano, Perugia, Brescia e Firenze. La coincidenza storica del rinvio a giudizio di Davigo nello stesso giorno in cui venne arrestato Mario Chiesa, tuttavia, chiama un parallelismo. Nel 1992 a Milano nasceva il mito del pool di magistrati che con l’inchiesta Mani pulite hanno contribuito al crollo della prima repubblica. Nel 2022 un’altra inchiesta milanese sta contribuendo ad allargare la crisi della magistratura, ma ha anche messo in crisi la procura di Milano e uno contro l’altro i magistrati che trent’anni fa lavoravano fianco a fianco. La posizione di Storari Nell’avviso di conclusione delle indagini del 6 ottobre scorso, la procura di Brescia ha scritto che Storari ha agito «al di fuori di ogni procedura formale, per lamentare presunti contrasti», e che tale comportamento sia avvenuto «in assenza di una ragione d'ufficio che autorizzasse il disvelamento del contenuto di atti coperti dal segreto investigativo e senza investire i competenti organi istituzionali deputati alla vigilanza sull'attività degli uffici giudiziari». Al termine dell’udienza, il pm ha chiesto la condanna a sei mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio. Storari, invece, ha sostenuto di aver agito per autotutelarsi, vista l’inerzia dell’ufficio di procura nel procedere alle iscrizioni ma sul rinvio a giudizio si deciderà nella prossima udienza, il 7 marzo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Alta Velocità, treni in ritardo tra Milano, Roma e Napoli: orari e newsAlta Velocità, treni in ritardo tra Milano, Roma e Napoli: orari e news

Addio a Roberto Herlitzka, l'attore morto a 86 anni

Regionali Liguria, trovata intesa: elezioni il 27 e 28 ottobreBambini rifiutati dalla scuola calcio: «I vostri figli non sono abbastanza forti». E i genitori protestano

West Nile, 24 nuovi casi nell'ultima settimana in Italia: salgono a 3 i decessiBlitz del Papa a Ostia tra i circensi: "Grazie per essere portatori di gioia e pace"

Missionari nel continente digitale: il primo annuncio ora passa dal Web

Coda: rattristano le critiche e i malcontenti dopo la morte di Benedetto XVIParigi 2024, Macchi argento nel fioretto: oro svanisce al Var

Ryan Reynold
Kasia Smutniak: «Addio al cinema? Per me è diventato ancora più importante che storie scegliere e come raccontarle»Olimpiadi, Quadarella quarta in finale 1500 stile libero: "Delusione enorme"MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di domenica 4 agosto 2024: i numeri vincenti di oggi

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarToti lascia la Regione Liguria: dimissioni irrevocabiliCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Superenalotto oggi 30 luglio, numeri estrazione vincenteStrage Bologna, Meloni: «Radici nella destra di governo? Attacchi ingiustificati». Schlein: fa vittimismoSuperenalotto oggi 30 luglio, numeri estrazione vincenteDom Luigi Priori sacerdote da 80 anni, festa in monastero

    1. Insegnante precaria senza stipendio da 3 mesi: «A 46 anni e con 2 figli, ho chiesto soldi a mia mamma malata di Alzheimer: è umiliante»

      1. avatarEnrico Vanzina: «Nella vita al massimo 20 estati buone, dai 17 ai 37 anni. Poi si sopravvive»BlackRock Italia

        Parigi brilla con le stelle Nba: molto showbiz poco olimpismo

  2. avatarFlavio Briatore e il turismo in Puglia, nuovo attacco: «Gallipoli è uno scandalo straordinario». La replica del sindacoProfessore Campanella

    Vacanze in hotel, il medico avverte: «Non mettete i vestiti nelle cassettiere, lasciateli nelle valigie»Wagoneer S, parte la sfida di Jeep a TeslaCane abbandonato sul balcone sotto il sole cocente senz'acqua, i guaiti di Benny allertano i vicini e viene salvatoArriva la stretta sugli affitti brevi, ma i Comuni vogliono più limiti

    ETF
  3. avatarBriatore a Napoli con Crazy Pizza: «La Margherita a 17 euro è un prezzo giusto, la più esclusiva ne costa 65»Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Libano, raid Israele su Beirut: ucciso comandante di Hezbollah responsabile della strageMacchi: "Dovevo chiudere la finale". Il ct Cerioni: "L'hai vinta 3 volte..."Suicidio assistito, morta in Svizzera donna malata da anni di sclerosi multiplaBorgese ai domiciliari dopo stupro, le parole di Bongiorno

Il Brasile sfiora i due milioni di casi di dengue: il Paese è in emergenza

Missionari nel continente digitale: il primo annuncio ora passa dal WebIsraele, massacro 7 ottobre: Netanyahu si scusa per prima volta, cosa ha detto*