M5S, Conte fuori dal Meeting di Rimini: "Noi siamo scomodi per il sistema"Notizie di Politica italiana - Pag. 175Letta contro la Meloni "Indecente il video pubblicato dello stupro"
Il sindaco di Como sugli immigrati: "Mandiamo i clandestiniin Barbagia"Leonardo Tricarico11 agosto 2024aaaIl termine più ricorrente nelle dichiarazioni di governanti,ègiàrealtàeilbaratrosemprepiùvicino–Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella nei titoli di apertura di giornali e trasmissioni televisive, nei dibattiti pubblici e perfino nel linguaggio comune è «escalation», paventata da tutti come il pericolo più prossimo, la possibilità che la situazione conflittuale in atto e i suoi due principali baricentri, quello mediorientale e quello russo ucraino, possano sfuggire di mano e divenire ingovernabili. A ben guardare però l’escalation non è una prospettiva, è un fenomeno già in atto da tempo, e il fatto che non ve ne sia la percezione collettiva dipende dalla lentezza del fenomeno, dal fatto che il film che stiamo vedendo scorra alla moviola, immagine dopo immagine. Ma se si riavvolge il nastro e ci si dispone a valutare con maggior distacco ciò che sta accadendo da quel febbraio di due anni fa, si vede come si stia viaggiando verso il baratro, temendo tutti che un giorno possa avvenire ciò che in effetti sta già avvenendo. Nessuno oggi ha soluzioni o si industria per ricercarle. Nessuno si adopera per spegnere gli incendi, nessun segno di distensione, ogni atto funzionale all’innalzamento progressivo della tensione. Si chiede moderazione a Teheran nella risposta a Israele per evitare il precipitare della situazione, si fa la stessa cosa con Zelenski impedendogli di usare come vuole l’armamento altrimenti la reazione di Putin sarà incontrollabile, e così via, salvo poi non avere alcuno, né tra le parti in causa né tra coloro che non sanno produrre alcun pensiero se non il timore dell’escalation, un’idea della condizione finale da indicare come via di uscita, da condividere e perseguire nella inter locuzione che manca e che dovrebbe sostituire le ormai stucchevoli, inutili ed improduttive ipotesi di escalation. Si parla in questi giorni ad esempio di nuove armi che potranno comporre equilibri diversi, ma nonostante la tecnologia abbia introdotto due nuovi domini di confrontazione, - quello spaziale e quello cibernetico - nessuno (salvo in parte Israele) pare pronto a sfruttarne le potenzialità, a tramutare in sistema d’arma quello che le nuove tecnologie propongono. Questo in linea di massima, perché in verità qualcosa si è mosso nei due nuovi domini ma in misura irrilevante ai fini bellici. Si vocifera ad esempio di missili devastan ti in mano all’Iran, ma probabilmente si tratta di vettori ipersonici forniti dalla Russia in previsione di un attacco a Israele su vasta scala. Se questo fosse il caso, Israele avrebbe problemi non semplici nel fronteggiare questo tipo di pericolo, gli Usa stessi sarebbero in difficoltà, e tuttavia si tratterebbe di un’ulteriore immagine della moviola dell’escalation, di quel film a velocità ridotta che procede però inarrestabile verso l’allargamento del conflitto, senza che ve ne sia la percezione in chi dovrebbe intervenire. In un mondo ormai apolare, esorcizzare l’escalation vuol dire tentare di creare fori multinazionali di scopo, consessi di confronto e di dialogo tra chi ha il peso e le ragioni per rivendicare un ruolo, vuol dire ricondurre alla ragione con le buone o con le cattive, chi la ha perduta e non è più in grado di rappresentare i propri elettori, a cominciare da Netanyahu, Zelenski, Putin e così via. Esorcizzare l’escalation vuol dire comporre ipotesi di soluzione dei conflitti in atto, «end state» da riversare in piattaforme negoziali, ricordando, quando se ne presenterà nuova occasione, che il punto di caduta di un conflitto è un prerequisito senza il quale non conviene avventurarsi in imprese dalle quelli poi non si sa come uscire.
Il rischio di tracollo del centrosinistra nei collegi uninominaliFederico Mollicone (FDI): "Abolire il Reddito di Cittadinanza per abbattere il cuneo fiscale"
Fratelli d'Italia, Morgan sta aiutando Giorgia Meloni nel suo programma?
Crisi di governo, Brunetta lascia Forza Italia: "Il partito ha tradito i suoi valori"Alessandro Di Battista dice la sua sulla crisi di governo e su una sua possibile candidatura
“Non mi piace affatto”, Carlo Cottarelli dice la sua sulla flat taxConsiglio nazionale del Movimento 5 stelle: arriva la decisione dei pentastellati
Matteo Bassetti non si candiderà alle elezioni del 25 settembreRenzi si candida in cinque città: “Mi gioco l’osso del collo”
Confronto in tv tra Meloni e Letta: il commento di CalendaElezioni 25 settembre, Calenda: "Corro io da premier se Draghi è indisponibile"Crisi di governo, Marattin (Italia Viva): "Con le dimissioni di Draghi saltano gli obiettivi del PnrDi Maio attacca Meloni: "Se rinegozi il PNRR, perderemo tutti i soldi"
Confronto in tv tra Meloni e Letta: il commento di Calenda
PNRR, il Governo Draghi accelera: entro ottobre dovrà essere centrato oltre il 50% degli obiettivi
“Disimpegno civico”: Pascucci rompe con Di Maio e TabacciUna campagna elettorale “silenziata” sulla crisi economica in arrivoMeloni: "Gli italiani hanno il diritto di scegliere da chi farsi governare, basta giochi di palazzo"Elezioni, Attilio Fontana dice no alle politiche: "Mi ricandido in Lombardia"
Vittorio Sgarbi sulla multa in Svizzera: “Ho i lampeggianti perché sono stato minacciato dalla mafia”Crisi di governo, Conte: "Ci è sembrato più coerente togliere il disturbo"Crisi di governo, Conte non si arrende: "Ora il boccino ce l'abbiamo noi"Gazebo di FdI vandalizzato a Milano, la denuncia di Ignazio La Russa