Neopatentato si schianta contro tre auto da ubriaco: patente ritirata dopo neanche un giornoIncendio in una casa a Mogliano Veneto: fiamme dal tettoI figli litigano mentre giocano a pallone, i padri si affrontano a colpi di pistola: un ferito grave
Morto da due settimane viene trovato grazie ai guaiti del suo caneCommentando il senso delle proteste dei trattori,investimenti su questo giornale Walter Siti ha espresso dubbi sull’utilità delle politiche europee. Secondo Siti, sarebbe necessario ammettere il fallimento delle politiche green per concentrarsi su altre questioni su cui la politica ha ancora margine di interventoIl recente articolo di Walter Siti su questo giornale connette la protesta dei trattori ad altre sfide sociali. La tesi implicita è che, in un quadro di cacofonia europea e sanremese, la probabile vittoria politica dei trattori non dovrebbe essere vista soltanto come una vittoria corporativa rispetto all’interesse generale.Secondo Siti, sulla questione climatica la politica europea dovrebbe avere un sussulto di onestà e riconoscere l’impossibilità di limitare l’innalzamento della temperatura media. Ma questa ammissione, secondo Siti, non dovrebbe implicare una rinuncia a incidere su altre questioni sociali (la prossima rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale, il governo delle disuguaglianze, ecc.).La conclusione del ragionamento (una sconfitta su un tema seppur importante non deve comportare la rinuncia ad agire politicamente su altri) è in generale corretta. Ma le premesse e gli argomenti sottesi non funzionano e tradiscono un pessimismo solo apparentemente realista.Profezie e fallimentiIn primo luogo, forse è vero che anche implementando le politiche di riduzione delle emissioni sforeremo i 2°C di aumento di temperatura globale, termine oltre il quale, sostiene l’assoluta maggioranza dei climatologi, il cambiamento climatico comporterebbe danni irreversibili e ancora più significativi di quelli che già viviamo.Anche se questo fosse indubbiamente vero, però, si tratterebbe della più classica delle profezie che si autoavverano: si pensa che non sia possibile raggiungere un certo risultato e il pessimismo stesso determina il fallimento di ogni tentativo di ottenere il risultato. Rimestare nella sfiducia, quindi, non è un esercizio di disincanto critico di fronte a un presunto radicalismo ambientalista. È invece un atteggiamento che colposamente affossa l’iniziativa.Inoltre, sebbene attualmente non possiamo conoscere precisamente di quanto si innalzerà la temperatura, sappiamo di certo che c’è molta differenza tra uno sforamento limitato della soglia dei 2°C e uno sforamento significativo. Quindi anche se fossimo destinati a superare la soglia abbiamo ottimi motivi per sforarla di poco invece che di molto.Anche da un punto di vista materiale, la posizione di Siti è argomentativamente problematica, perché isola una questione (le politiche climatiche) che non può essere realmente isolata da molte altre.Così come il peggioramento dei raccolti degli ultimi anni è in molti casi dovuto al cambiamento climatico, altri fenomeni epocali (migrazioni, distribuzione della ricchezza, evoluzione tecnologica) sono connessi alle politiche attuali sul clima. Essere rinunciatari su quest’ultima implica di fatto una rinuncia ad affrontare anche le altre.Infine, c’è un problema di eccessiva generalità di questa idea rinunciataria sulle politiche climatiche.La mitigazione non bastaFino a pochi anni fa, si tendeva a distinguere nettamente tra le politiche preventive – quelle che cercano di limitare l’innalzamento della temperatura – e le politiche di adattamento – quelle che, considerando l’innalzamento inevitabile, cercano di rendere compatibile la vita in una situazione climaticamente cambiata. I conservatori ragionevoli, cioè non negazionisti, hanno spesso flirtato con l’adattamento pur rifiutando le politiche preventive (ritenute futili). Attualmente, però, è chiaro a tutti che dobbiamo perseguire entrambe le politiche perché anche variazioni marginali fanno una certa differenza, e perché lo sviluppo delle tecnologie e delle pratiche sociali di limitazione delle emissioni è di fatto tanto preventivo quanto di adattamento.Sostenere che le politiche green europee siano futili e colpevoli della crescita del populismo di destra, come ha sostenuto anche Lorenzo Castellani, sembra l’ennesima edizione di un realismo politico che giustifica l’atteggiamento rinunciatario e si preclude ulteriori margini di manovra politica. Un atteggiamento che parte dal disincanto critico e finisce per adagiarsi alla logica di chi grida più forte.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico ZuolofilosofoFilosofo, si occupa di filosofia politica e di etica applicata. È ricercatore presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Storia dell'Università di Genova.
Quasi violentata a 14 anni poi presa di mira dai bulli: indagato un 16enneChi era Gabriel Da Silva: il modello 27enne trovato morto a casa del compagno di 71 anni
Non risponde al telefono: 31enne trovata morta in bagno
Addio a Maria D'Alesio, storica imprenditriceMorto Emmanuel "Junior" Edagha, figlio del pastore della chiesa africana di Roma
Grave incidente nel Lametino: conducente sbalzato fuori e schiacciato dall'autoOmicidio-suicidio a Trani, uccide la moglie e si toglie la vita. La figlia: “Mamma non lo meritavi”
Matteo Messina Denaro, tre scatoloni di documenti sono stati portati via dal secondo bunkerAllerta meteo arancione e gialla mercoledì 18 gennaio: le Regioni indicate dalla Protezione Civile
Matteo Richetti colpito da malore in Aula: ricoverato al GemelliAlice Neri: il mistero dell'auto che l'ha inseguita la notte della sparizione, indagini aperteQatargate, arrestata la commercialista di Panzeri: Monica Rossana Bellini ai domiciliariBimbo di due anni lasciato in macchina: denunciati i genitori
Grave incidente nel Lametino: conducente sbalzato fuori e schiacciato dall'auto
Napoli, a fuoco auto e motocicli, la denuncia di Francesco Borrelli
Iran, le minacce del Governo contro i cittadini che si ribellano al sistema: le storieQuasi strozzata dal paziente, la dottoressa: "Cambierò mestiere"Patrizia de Blanck canta Vaffanvip, la prima canzone della contessa nata da un’idea di Igor RighettiMamma e figlia investite sul marciapiede: stavano andando all'asilo
Volturno in piena: strade e abitazioni allagate a Capua, allerta gialla fino a domaniFurioso pestaggio fra ragazzine alla fermata dell'autobusStupro di gruppo, arrestato il figlio del calciatore del Livorno LucarelliOmicidio Martina Scialdone, i ristoratori: "Mai cacciato la ragazza dal bagno, è uscita da sola"