Pistoia, operaio cade da un'impalcatura: gravi ferite dopo il volo di 5 metriPrecipita accidentalmente nel lago di Como: muore turista americanoMilano, si fingeva una ragazza per adescare minorenni su TikTok: arrestato 23enne
Bimbo morto a Portogruaro: "gli investigatori sanno chi è stato"Dopo la due giorni nel nostro paese,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella la task force internazionale della Media Freedom Rapid Response chiede un riallineamento agli standard europei. E allertaBruxelles: «Se non agite finirà come in Ungheria» «In una democrazia europea, un primo ministro non reagisce alle critiche intimidendo per vie legali scrittori o giornali come Domani», dice David Diaz-Jogeix di Article 19.La sintesi della missione urgente di due giorni condotta a Roma dalle organizzazioni internazionali per la libertà di stampa è questa: gli attacchi condotti nell’èra Meloni rappresentano un caso inedito per un paese fondatore dell’Unione europea, e avvicinano l’Italia invece a paesi come l’Ungheria, nei quali si è ormai compiuta una torsione illiberale. Nei processi di autocratizzazione, le libertà di espressione e di stampa sono le prime a essere colpite. La Commissione europea ha aspettato troppo tempo senza intervenire, negli anni in cui Viktor Orbán ha trasformato il suo paese in senso dispotico. L’Europa non può permettersi di fare altrettanto con l’Italia di Meloni. EuropaMeloni ci porta in “zona Orbán”. L’Italia retrocede nell’indice mondiale sulla libertà di stampaFrancesca De BenedettiUna deriva orbaniana «Non è soltanto la nostra missione a essere urgente, ma è urgente soprattutto fermare le derive in corso in Italia. Sappiamo cosa succederà se non verranno bloccate in tempo», dice Renate Schroeder della Federazione europea dei giornalisti (Efj), che fa parte della missione di Media Freedom Rapid Response.«Sono di stanza a Bruxelles da trent’anni e non bastano le dita delle mani per contare tutte le volte che in passato ho allertato la Commissione europea sulle derive in corso in Ungheria. Ma per lungo tempo ha chiuso gli occhi, ha trascurato la cosa. Oggi a Bruxelles è chiaro che questo è stato un errore gravissimo, e nel frattempo Orbán ha potuto portare a compimento la sua deriva autoritaria. Gli attacchi alla libertà dei media a cui assisto in Italia con Meloni la allontanano dagli altri paesi fondatori e la avvicinano a Est. È fondamentale agire in tempo. Confido che Bruxelles abbia imparato la lezione».La rappresentanza della Commissione europea è tra le istituzioni che la missione ha incontrato nella sua due giorni romana, ma già prima, direttamente a Bruxelles, la Federazione europea dei giornalisti aveva allertato più di un commissario.«Nei processi di autocratizzazione, la libertà di stampa e quella di espressione sono le prime a essere colpite. Perciò ci preoccupa l’elevato numero di allerte che arrivano dall’Italia», dice Sielke Kelner di OBC Transeuropa. Quest’organizzazione, assieme a Efj, Article 19, European Centre for Press and Media Freedom (Ecmpf), Free Press Unlimited (Fpu) e International Press Institute (Ipi), fa parte del consorzio di Media Freedom Rapid Response, il progetto finanziato dalla Commissione europea proprio per monitorare le violazioni della libertà dei media negli stati membri Ue e nei paesi candidati.«Ci rammarichiamo che nessuno dei rappresentanti della maggioranza abbia voluto incontrarci», prende atto Kelner, che ha spedito decine di inviti, declinati dal ministro della Giustizia Carlo Nordio, dal suo vice Francesco Paolo Sisto, dalla presidente della commissione Giustizia del Senato Giulia Bongiorno, e da tutti i parlamentari di maggioranza contattati. «Non è mai capitato in altre missioni europee che un governo rifiutasse del tutto di incontrarci», fa presente Schroeder (Efj). FattiLibertà dei media a rischio. Ma il governo Meloni snobba la missione urgente europeaFrancesca De BenedettiLe raccomandazioni«In una democrazia europea non è concepibile che quando i giornalisti sollevano il tema di un conflitto di interessi, il ministro interessato si attivi e che si vada a caccia delle fonti dei giornalisti», nota Diaz-Jogeix di Article 19 riferendosi al caso Crosetto-Domani.Oltre a un report di missione che verrà prodotto nei prossimi mesi, la Media Freedom Rapid Response anticipa alcune raccomandazioni per riportare il paese «in linea con gli standard europei e internazionali». Da esse si può insomma desumere fino a che punto l’Italia di Meloni stia andando nella direzione opposta a quella dell’Ue, che in questa legislatura si è dotata di uno European Media Freedom Act (Emfa) e di una legge europea anti querele bavaglio (“slapp”).Si comincia dalla Rai, che è tra i dossier che hanno spinto ad anticipare la missione, assieme ai casi Agi e Domani (le organizzazioni che compongono la Media Freedom Rapid Response sono tra i firmatari dell’appello internazionale contro gli attacchi a Domani). «Raccomandiamo – sintetizza Kelner – una riforma esaustiva della legge Renzi che porti l’Italia in linea con l’articolo 5 dell’Emfa, il quadro normativo Ue al quale Roma dovrà adeguarsi entro agosto 2025». Ad esempio «i membri del cda devono essere nominati in modo indipendente».Roma deve riavvicinarsi a Bruxelles anche per quel che riguarda le querele bavaglio, sulle quali il governo Meloni è campione, non solo per il numero elevato di “slapp” ma anche perché provengono pure da membri dello stesso esecutivo. «Esortiamo a una piena depenalizzazione della diffamazione, e alla previsione di una archiviazione tempestiva delle slapp invertendo l’onere della prova, così come altre misure che allineino alla legge Ue anti slapp».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De BenedettiScrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter. Ascolta il podcast EUnicorn, l'Europa come osiamo immaginarla.
Incidente nel quartiere Vanchiglia a Torino, auto si ribalta: ferita una donnaMaltattamenti reiterati in famiglia: donna di 40 anni arrestata a Roma per aver schiaffeggiato la figlia
Rapimento Kata, il padre: "I pm non hanno trovato niente e indagano i miei parenti"
Giuseppe, il "gigante buono" morto in un incidente con il monopattino a 32 anniMilano, ragazza aggredita e rapinata per strada dal fidanzato
Bambino di 6 anni muore in spiaggia a SottomarinaMaltempo in Italia: frane, nubifragi e forte vento da Nord a Sud
Enna, 17enne denuncia abuso sessuale: la Procura indagaOmicidio a Pomezia, uomo ucciso in via Singen
Allerta-caldo-Marmolada-escursioni-rischiose-sente-acqua-sotto-ghiacciaioIncendio in autostrada: camion di trasporto automobili prende fuoco sulla Torino-SavonaLampedusa, hotspot al collasso: i migranti scavalcano il muroNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 274
Omicidio di Sirolo, parla il fratello della vittima: "È morto tra le mie braccia"
Marche, terremoto di magnitudo 3.9 al largo della Costa Marchigiana Anconetana
Potenza, riaperta la chiesa dove fu ritrovato il cadavere di Elisa ClapsEsplosione sventra palazzina a Soldano: si cerca tra le maceriePavia, uomo aggredisce quattro lesbiche alla festa di paese: l'indifferenza dei passantiTraffico, ultimo weekend di agosto da bollino nero: 11 milioni di veicoli in strada
Roma, auto tamponata da un taxi sul GRA: moglie e marito perdono la vitaMilano, incidente d'auto in zona Qaurto Oggiaro: morta una 20enne, feriti 4 ragazziKevin Laganà, il fratello commenta il video: "Un'eredità, si è fatto giustizia da solo"Torino, morto bimbo di 4 anni: era rimasto incastrato nel finestrino di un'Ape