Mamma e figlia partoriscono insieme: gioia al Cardarelli di NapoliCerignola, bambino di 8 anni muore in casa dei suoiTartarughe recuperate e salvate nel mare di Calabria
Alessandra Matteuzzi, il messaggio alla madre dell'ex: "Non voglio morire"Giovani di fronte alla Chiesa di San Giovanni a Qaraqosh nella provicia di Ninive (AFP or licensors) CHIESA Iraq guerra terrorismo Louis VOLRaphaël I Sako Medio Oriente pace Papa Francesco persecuzioni religiose Iraq, il cardinale Sako: "Il male non durerà" A dieci anni dai massacri di Daesh contro i cristiani e gli yazidi, il patriarca di Baghdad dei Caldei ricorda la sofferenza che accomuna tutti gli iracheni: "Ognuno di noi è responsabile per gli altri e quando saremo morti Dio non ci chiederà se sono cristiano o musulmano, ma 'cosa hai fatto con il fratello?'" Stefano Leszczynski – Città del Vaticano Il mese di agosto di dieci anni fa rappresenta il simbolo di una tragedia collettiva che è patrimonio della memoria dell’intero Iraq. Non solo centoventimila cristiani furono costretti nella notte tra il 6 e il 7 agosto ad abbandonare le loro case e i loro averi sotto la spinta omicida del sedicente Stato islamico, ma un intero popolo – quello degli yazidi – subì il tentativo di sterminio con oltre 3000 uomini, donne, bambini e bambine uccisi e almeno 6800 persone, soprattutto donne, bambini e bambine, rapiti da Daesh. Un dramma che le Nazioni Unite hanno riconosciuto come genocidio. In Evidenza 07/08/2024 Dieci anni fa la fuga dei cristiani dalla Piana di Ninive, Sako: "Tragedia collettiva" In 120 mila furono costretti in una notte di agosto a lasciare le loro abitazioni nel nord dell'Iraq a causa dell'avanzata jihadista. Il patriarca caldeo all'agenzia Fides: "L'Isis ... È stata "una tragedia collettiva” per il popolo iracheno, spiega a Vatican News il cardinale Louis Raphaël Sako, patriarca di Baghdad dei Caldei. Una tragedia che ha coinvolto i cristiani e le altre minoranze, che resta ancora impressa nelle menti. È vero, l'Isis è stato sconfitto ma la sua ideologia resta forte, e non solo in Iraq". Ascolta l'intervista al Patriarca di Baghdad dei Caldei Eminenza, cosa resta ancora oggi del dramma vissuto dai cristiani e dalle altre minoranze irachene dieci anni fa? La gente non ha tanta, tanta fiducia nel futuro. Tutti continuano a domandarsi: quando avremo finalmente uno Stato moderno, democratico, civile, dove tutti possano essere cittadini con pari diritti e doveri? È anche per questo che in tanti partono e lasciano l’Iraq, non solo i cristiani. Io cerco di parlare con le persone, di rassicurarle dicendo che il male non durerà, che bisogna avere pazienza. Cosa significa per l’Iraq l'assenza dei cristiani nella Piana di Ninive? I cristiani continuano a temere per la propria sicurezza perché il Paese non è stabile e loro sono una piccola minoranza. In più tutti sono preoccupati per le tensioni che derivano dalla crisi mediorientale. È una situazione di angoscia che accomuna tutta la popolazione? Sia i cristiani della piana di Ninive, come anche come anche gli yazidi, tutti hanno paura. Bisognerebbe riuscire a cambiare la mentalità che è alla base delle guerre, della vendetta, bisogna sapere come dialogare e risolvere i problemi non con le armi, ma con il dialogo. Un dialogo serio e coraggioso. Bisogna cambiare i programmi di educazione scolastica, il linguaggio, i discorsi che si fanno. Ci sono delle responsabilità anche da parte dell'Occidente per la situazione che descrive? L'Occidente è un po’ timido di fronte a coloro che pensano che l'unica soluzione sia la guerra. Come dice Papa Francesco: la guerra mai è una vittoria. Tutti perdono! Il problema dell’Occidente è l’indifferenza. Tutti sono concentrati sulle logiche del profitto e mancano valori morali e spirituali. Lo possiamo vedere anche con quello che sta accadendo in Ucraina. È triste! Cosa ci insegna quello che sta vivendo oggi la comunità cristiana, senza dimenticare quello che è stato il genocidio degli yazidi per mano di Daesh? Non sarà mai facile cancellare questa memoria. Continuano ad esserci tanti atti d’odio, come l’attentato che l’anno scorso a Qaraqosh ha provocato oltre 133 morti durante una festa di matrimonio. E il genocidio degli yazidi... come si può immaginare nel XXI secolo che le donne siano vendute, separate delle loro famiglie solo perché di un’altra etnia? Quali valori ci sono? È una cosa terribile, terribile, non solo per noi ma per il mondo intero che non riesce ad impedire che avvengano cose del genere. Eminenza, qual è il suo appello alle società del mondo perché aprano nuovamente gli occhi sulla situazione dell'Iraq? Io penso che non bisogna dimenticare questi fratelli e sorelle nell'umanità. Siamo fratelli e la vita è una cosa splendida. Non si può lasciare che le persone muoiano senza fare nulla, sia che accada in Iraq o altrove. Ognuno di noi è responsabile per gli altri e quando saremo morti Dio non ci chiederà se sono cristiano o musulmano, ma ci chiederà: che cosa hai fatto con il fratello? Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Iraq guerra terrorismo Louis Raphaël I Sako Medio Oriente pace Papa Francesco persecuzioni religiose 08 agosto 2024, 12:20 Invia Stampa
Samuele morto sulla A14: aveva appena firmato l'indeterminatoRecuperato un corpo senza vita a Napoli: indagini in corso
Castel di Casio, incidente in monopattino: 13enne investito mentre attraversa la strada
Terlizzi, esplode petardo: bimbo di 11 anni feritoPerde il controllo dell'auto e si ribalta nel campo: paura per una donna
"Il ragazzo non deve fare la fila": infermiere picchiate al pronto soccorsoNonna e nipotino investiti da un'auto fuori dalla scuola e condotti in ospedale
Quarto Grado, caso Alice Neri: dall'anello alla bicicletta. Gli indizi che pesano contro MohamedNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 589
Cuneo, partorisce in stazione assistita dai ferrovieriIncendio in un palazzo storico a Milano: edificio evacuato in via ManzoniBimba di 6 mesi muore in ospedale per bronchiolite: disposta autopsiaDonna aggredita a Napoli: picchiata e rapinata per 30 euro
Morta di meningite a 27 anni, il padre: "Vogliamo giustizia"
Incidente ferroviario sulla linea Chieri-Rivarolo: morta una donna
Bimbo picchiato a Ventimiglia, il padre: “Pronto a querelare chi si è scagliato contro me e sua madre”Fa un'ordinazione online e scopre che il rider ha pedalato 50km: "Non lo farò più"Abbandona la figlia di 5 anni per andare al lavoro: bimba da sola per 8 oreMessina Denaro, la vicina della casa con il bunker: “Mai notato nulla, sembravano brave persone"
Procuratore nazionale antimafia Melillo: “Bisogna individuare la rete di protezione di Messina Denaro”Messina Denaro, la vicina della casa con il bunker: “Mai notato nulla, sembravano brave persone"Il centro massaggi che offre sesso a pagamento: 10mila euro di multa alla titolareScontro tra auto all’incrocio: due feriti