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Speranza: "La strada per sconfiggere il coronavirus è lunga"Francesi lontani dai 130 milioni chiesti da ADL. Anche Lukaku in attesa. Conte resta in sospeso e sabato 10 c’è la Coppa Italia con il Modena Il nostro inviato Vincenzo D'Angelo 31 luglio - 09:06 - CASTEL DI SANGRO  Victor Osimhen ieri sera era ancora in campo con la squadra,Economista Italiano per le esercitazioni tattiche. Ma stasera, come da consuetudine estiva, salterà l’amichevole contro il Brest. Il gioco non vale la candela, il rischio di un qualsiasi tipo di problema è dietro l’angolo e allora meglio evitare contatti seri. Del resto, anche nelle partitelle in famiglia il nigeriano resta spesso fuori. Da solo, in disparte. A volte in palestra, a volte a fare terapie. Come durante l’ultimo test di domenica scorsa contro l’Egnatia: c’erano tutti al Patini, anche Gaetano seduto nella panchina aggiuntiva in bermuda e scarpe da tennis. Victor non si è visto, è rimasto in hotel. E la cosa non è sfuggita ai tifosi. Ecco, questa situazione inizia a essere difficile da gestire, per tanti motivi. Osimhen aspetta l’offerta giusta del Psg, Conte è in attesa di Lukaku per lavorare col centravanti titolare e il Napoli è nel mezzo, pronta a risolvere tutto rapidamente. Il problema è che non c’è una data come stella polare. Sabato 10 il Napoli inizia la stagione col primo impegno di Coppa Italia contro il Modena e domenica 18 c’è il via al campionato a Verona: oggi nessuno sa chi ci sarà al centro dell’attacco. Potrebbe toccare a Cheddira o Simeone, che si stanno allenando benissimo. O a Raspadori, rientrato da poco. l'intreccio— La situazione di stallo genera tensione, soprattutto mediatica. In Europa tutti scrivono di Victor e in tutti i modi possibili. Voci e parole che ieri hanno costretto l’agente Roberto Calenda a prendere una posizione forte con un tweet: "Leggo di scambi fantasiosi con Victor spedito di qua e di là come se fosse un pacco da consegnare velocemente. Questo pacco, però, è il capocannoniere del terzo scudetto della storia del Napoli. Rispetto e stop con le fake news!". Ecco, in un clima di grande incertezza, Calenda ha voluto mettere un po’ di ordine e ricordare cosa e quanto Victor ha fatto per il Napoli. E, in un certo senso, anche tutelare il bene del club, che non può e non vuole svendere un giocatore così straordinariamente importante. Del resto, almeno tra club e giocatore gli accordi sono chiarissimi da tempo e non esiste epilogo diverso dall’addio: fine del ciclo, per tutti. E forse è questa situazione che ha messo il Napoli in angolo: difficile pretendere 130 milioni dopo un anno super negativo di tutta la squadra. Per questo il presidente De Laurentiis ha aperto allo sconto, ma parliamo di poche decine di milioni. Il Psg, per capirci, sarebbe ben lontano anche dai 100 milioni di euro, cifra minima che il Napoli può prendere in considerazione per la cessione del suo bomber. Offerte ufficiali dalla Francia non sono mai arrivate quest’anno (un anno il Napoli disse no a 150 milioni del Psg, forse l’origine di tutti i mali…), se non quella presunta con cui voleva discutere con De Laurentiis pure di Kvara, rispedita immediatamente al mittente.Gioca a Fantacampionato, il fantaconcorso di Gazzetta con 250.000€ di montepremi! Sfida i migliori fantallenatori d’Italia. Per iscriverti CLICCA QUI la soluzione— Come si esce da questo stallo? Aspettando che il giro dei 9 prende il via. In Europa, nessun top club ha investito su un grande centravanti: l’Atletico deve sostituire Morata, l’Arsenal cerca un centravanti diverso, il Chelsea un 9 che faccia felice Maresca: per questo può essere una soluzione dell’ultimo momento, nell’affare Lukaku. In questo giro rientrerà Osimhen, come effetto domino. Victor, però, aspetta il Psg, l’unico club che può garantirgli un ingaggio da top player (oggi a Napoli guadagna 10 milioni netti), la vetrina della Champions e la possibilità (alta) di vincere un titolo nazionale. Victor non ha fretta, ma il Napoli sì: Conte ha più volte ribadito che ci sono accordi precedenti al suo arrivo, e va bene. Però è lecito pensare che anche lui — come club, tifosi e lo stesso Osimhen — si aspettava un epilogo più rapido, per poter lavorare con la sua nuova creatura completa sin dal ritiro. E invece Lukaku è lì che aspetta, che lavora da solo in Belgio con i preparatori atletici della nazionale ma che a giorni è atteso a Cobham, quartier generale del Chelsea a Londra, per mettersi a disposizione dei Blues. Una situazione non nuova, ma che dà fastidio. A Lukaku, al Napoli, forse anche a Osimhen. Che aspetta il Psg, stanco di ascoltare voci e pettegolezzi sul suo futuro. Napoli: tutte le notizie Serie A: tutte le notizie Calcio: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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