File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Un'attrice inglese è stata sostituita dall'AI in uno show della BBC - AI news

Camera, su pulizie e buvette reciso il filo che collegava coop rosse e Pd – Il TempoOpenAI si prepara a lanciare GPT-5? - AI newsL'AI giapponese per rilevare in anticipo i sintomi della demenza - AI news

post image

Turetta, le parole choc del padre. L'analisi: "Condanniamo e giustifichiamo" – Il TempoParla Alfonso Sabella,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock magistrato a Roma, e analizza le norme appena entrate in vigore e che trasformano alcuni reati da perseguibili d’ufficio a perseguibili solo dopo la querela della persona offesa. Sabella ritiene che ci siano stati errori nell’inclusione dei reati di lesioni e di estorsione in quelli a querela e teme, anche in caso di modifiche: «Si tratta di norme penali di favore. Noi giudici ci arrabatteremo a sostenere che sono norme processuali per ridurre i danni al minimo».   La sua conclusione è una sola: «Riforme di questo genere andrebbero scritte da chi conosce il processo, non dai professori universitari che un processo non l’hanno mai fatto».  Più parla, più gli vengono in mente casi in cui l’attuale riforma penale produce cortocircuiti insensati, come nel caso dei reati con l’aggravante mafiosa perseguibili a querela. E, all’opposto, casi non previsti e in cui la procedibilità a querela invece che d’ufficio sarebbe molto funzionale. Alfonso Sabella, giudice al tribunale di Roma ed ex sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo di Gian Carlo Caselli, analizza le norme appena entrate in vigore e che trasformano alcuni reati da perseguibili d’ufficio a perseguibili solo dopo la querela della persona offesa, tra cui anche le lesioni, il sequestro di persona semplice e il furto anche aggravato, e trae una sola conclusione: «Riforme di questo genere andrebbero scritte dai magistrati che lavorano nel processo, non dai professori universitari che un processo non l’hanno mai fatto».  La strada di modificare la procedibilità di alcuni reati è stato un errore di impostazione del legislatore? Io non sono contrario a prescindere a portare alcuni reati dalla procedibilità d’ufficio a quella a querela. Il punto è che la scelta di quali avrebbe dovuto essere fatta da persone con una conoscenza anche minima di quel che accade quotidianamente negli uffici di procura e in quelli di polizia giudiziaria. Chi ha scritto la riforma lo ha fatto sulla base di dati teorici, ma con poca consapevolezza della realtà. Il mancato inserimento dell’aggravante mafiosa tra quelle che fanno scattare la perseguibilità d’ufficio è l’errore più macroscopico? Non vedo dolo, ma anche questo è frutto di norme scritte da chi non ha mai messo piede in tribunale. Questa mancata previsione è un enorme problema a livello organizzativo, pratico ma soprattutto morale: abbiamo già visto il caso dei boss di Palermo, per cui la mancata querela impone allo stato di rinunciare alla potestà punitiva, senza alcuna contromisura. Reati ora a querela, come la violenza privata anche con aggravante della finalità mafiosa, spesso sono estorsioni non dimostrate, ma chi vuole che quereli un mafioso?  Basterà una correzione con i decreti correttivi? Penso che si determineranno comunque moltissimi problemi, perchè si tratta di norme penali di favore. Noi giudici ci arrabatteremo a sostenere che sono norme processuali per evitare il favor rei e ridurre i danni al minimo, ma dovremo tendere al massimo i principi giuridici.  L’elenco dei reati ora perseguibili a querela è così implausibile? La vera questione sono i paradossi che si generano. Nella normalità, la stragrande maggioranza dei casi di lesioni è accompagnata da querela anche se non sarebbe necessaria. Renderla perseguibile solo a querela, quindi, esclude tutti quei casi i cui la vittima non ha il coraggio di querelare, che poi sono anche i casi in cui esiste un vero pericolo per l’ordine pubblico.  Mi fa qualche esempio di cortocircuiti? Prenda il caso della violenza privata tra tifosi, in cui il reato è commesso reciprocamente. Prima era procedibile d’ufficio, ora invece bisognerà sperare che uno dei due sporga querela. Ancora: quando lavoravo a Napoli spesso bande di criminali non camorristi sfondavano con i tir i magazzini dei supermercati per svaligiarli e i carabinieri spesso li fermavano in flagranza. Ora che fanno, li lasciano andare se non si trova il proprietario del supermercato che sporga querela? Nel caso del furto, però, le statistiche parlano di 31 mila procedimenti celebrati e conclusi riconoscendo la non punibilità per particolare tenuità del fatto. Guardi, quando ero pm a Termini Imerese ho visto casi di poveri cristi che l’8 marzo venivano arrestati in flagranza per furto pluriaggravato dalla violenza sulle cose esposte a pubblica fede, perchè rubavano qualche ramo di mimosa dalle piante lungo l’autostrada. Io non sono astrattamente contrario alla perseguibilità a querela del furto, ma esistono alcune aggravanti che dimostrano la capacità criminale e rendono necessario che lo stato possa punire indipendentemente dalla querela.  Vede casi in cui la procedibilità a querela sarebbe servita? Ce ne sarebbero che produrrebbero anche effetti deflattivi, le faccio un esempio solo del settore di cui ora maggiormente mi occupo. Esistono casi di maltrattamenti in famiglia in cui per un certo tempo c’è forte conflittualità tra i coniugi, ma poi interviene una reale riappacificazione e i due tornano insieme dopo la crisi, il reato però rimane perseguibile d’ufficio. Ritengo che sarebbe di buon senso prevedere specifici e determinati casi in cui l’azione penale vada rimessa alla reale volontà della persona offesa. Quale sarebbe stata la strada giusta da seguire? In generale bisogna partire dalla revisione delle circostanze attenuanti e aggravanti, aggiornandole alle reali esigenze dell’oggi, e correggere alcuni refusi ordinamentali. Anche qui un esempio: se massacro mia moglie di botte decide un giudice monocratico, se la mando a quel paese ma lo faccio davanti a mio figlio minorenne decide il tribunale in composizione collegiale. Poi andrebbero riequilibrate le pene: la minima è l’unica che si utilizza davvero. Oggi si rischia di più per un rave party che se si gira con un’arma in un luogo pubblico. Infine, si sarebbe dovuto procedere a una seria depenalizzazione, favorendo invece le sanzioni amministrative, e sgravare i giudici da una serie di attività inutili. Invece si preferisce fare giustizia creativa, giocando con le statistiche. Perchè dice che si gioca con le statistiche? Perchè, per ridurre i numeri dei procedimenti sui ruoli, ora ci viene chiesto di emettere sentenza sugli irreperibili. Mi spiego: prima della riforma, se l’imputato è irreperibile si sospende il processo con ordinanza e la si rinvia di anno in anno, ordinando le ricerche fino a quando non viene trovato e lo si può processare. Una procedura rapida e veloce. Oggi, invece, la riforma prevede che, in caso di irreperibilità, si emetta sentenza di non luogo a procedere, così si toglie la pratica dal mucchio. Poi, se l’imputato si trova, la sentenza viene revocata e si ricomincia. In astratto si tolgono numeri dalla mole di procedimenti aperti, nei fatti non cambia niente. Secondo lei questa riforma ridurrà i tempi dei processi, come chiede il Pnrr? Lo spero, ma so dirle cosa in questa riforma non li ridurrà. Per esempio la sciatteria del rinnovamento dell’ascolto dei testi nel caso in cui cambi il giudice, a meno che non ci sia la videoregistrazione. Pretendere che le persone vadano risentite se cambia il giudice è assurdo, perchè con gli organici così ridotti è automatico e scontato che succeda: io non ho processi in cui non ci siano stati almeno tre cambi di giudice. Va bene la videoregistrazione, ma andava rinviato di un anno l’ingresso in vigore per dotarci degli strumenti. Invece proprio ieri ho dovuto mandare a casa i testi che erano venuti per essere sentiti, me ne sono vergognato ma non potevo fare altrimenti, sperando la prossima volta di avere un collegio stabile, ma a Roma sono meno del 30 per cento. Lei ipotizza depenalizzazioni, ma se non è possibile modificare nemmeno la procedibilità dei reati senza fare danni, davvero si potrebbe cancellarne alcuni?  Anche qui, bisognerebbe ascoltare chi fa processi tutti i giorni. Buona parte dei reati edilizi e di quelli ambientali potrebbero essere depenalizzati, a patto che si facciano funzionare le sanzioni amministrative che a ben vedere sono decisamente più efficaci. Per esperienza le dico che il 99 per cento dei sequestri preventivi in materia edilizia sono determinati dall’incapacità o dalla mancanza di coraggio dei comuni di adottare i loro provvedimenti amministrativi. Invece tutto finisce a intasare il ruolo monocratico della giustizia penale, con reati edilizi inutili, che nemmeno arrivano a dibattimento perché si prescrivono in 5 anni. Per chiudere, salva qualche aspetto della riforma penale? Ma certo, la riforma contiene tante cose positive, come le notifiche telematiche e la spinta per la digitalizzazione. Anche l’ufficio del processo ci ha dato una mano e l’idea è stata ottima. Io ho avuto con me due o tre giovani laureati che hanno certamente favorito il mio lavoro. Bisogna continuare su questa strada, alleggerendo il carico di lavoro e togliendo ai giudici mansioni che non ha senso assegnare loro, come le liquidazioni dei custodi o dei patrocini degli avvocati, per cui servirebbero ragionieri, non magistrati. Però non riesco a non pensare che, complessivamente, questa sia stata un’occasione persa per riformare la giustizia, rendendola finalmente efficiente. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Meteo, quando finiscono caldo e notte tropicali? Giuliacci: "La data della svolta" – Il TempoSanta Fe sbarca nel futuro – Il Tempo

Crowdstrike, storia e affari del colosso della cybersecurity che per un bug ha mandato in blackout il mondo | Wired Italia

Kenya, religiose ipovedenti portano la loro testimonianza al popolo di Dio - Vatican NewsOstia, abusi in acqua su una ragazzina di 13 anni: fermato un egiziano – Il Tempo

Soldi, cosa succede quando li regali alle persone per tre anni | Wired ItaliaColleghi digitali, sono in arrivo i contratti per l'intelligenza artificiale | Wired Italia

Nicaragua, arrestato il rettore del Seminario di Matagalpa - Vatican News

Cookie Policy – Il TempoLlama, Meta non rilascerà i suoi modelli di AI multimodale in Europa | Wired Italia

Ryan Reynold
Vaticano, l'Obolo di San Pietro non basta. Si attinge alle riserve di Papa Francesco – Il TempoIl tribunale di Milano ha stabilito che la proprietà della società del podcast Muschio Selvaggio spetta a Luis Sal - Il PostIntelligenza artificiale: un’alleata o una minaccia per la democrazia?   - AI news

Guglielmo

  1. avatarCos'è la computer vision? - AI newsinvestimenti

    L'AI per trovare i desaparecidos cileni e altre notizie | Weekly AI #89 - AI newsClaude 3 batte tutti, la versione premium supera anche GPT-4 - AI newsOra alla Silicon Valley interessa l'ibogaina - Il PostQuelli che non hanno una voce interiore - Il Post

      1. avatarIl sistema della “peer review” è pieno di problemi - Il PostProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Google DeepMind fa la storia: risolti due enigmi matematici ritenuti impossibili - AI news

  2. avatarPoste Italiane, per i dipendenti sono in arrivo benefit e settimana corta | Wired ItaliaEconomista Italiano

    Arriva Wired 20-35, la serie podcast dedicata al futuro della mobilità | Wired ItaliaL'AI di .lumen porta il cane guida per ciechi in un 'visore' - AI newsLa Tucson si rinnova – Il TempoIta-Lufthansa, il matrimonio è sempre più vicino. Entro quando si può chiudere per la fusione – Il Tempo

  3. avatarSanta Fe sbarca nel futuro – Il Tempotrading a breve termine

    Apple si sta aprendo un po' al diritto alla riparazione - Il PostLa Commissione Europea ha infine approvato la vendita di ITA Airways a Lufthansa - Il PostWired 20-35: imprese co-protagoniste della mobilità green | Wired ItaliaUn modello AI rivoluziona la previsione di funzione delle proteine - AI news

Sierra Leone, tra cercatori d’oro e deforestazione - Vatican News

I social network sono pieni di “fuffa guru” - Il PostOrlando ufficializza la candidatura in Liguria ma prima va a "lezione" dai cinesi – Il Tempo*