File not found
ETF

Zelensky, il messaggio per la Pasqua ortodossa: "Chiediamo a Dio pace e prosperità"

Guerra Ucraina, Austria contraria all'ingresso di Kiev nell'UE: "Occorre un metodo diverso"Usa, sparatoria ad una festa a Pittsburgh: 2 morti e 11 feriti"Io, italiano fuggito da Shanghai, vi racconto l'inferno del lockdown": la testimonianza di Filippo Testa

post image

Covid a Pechino, al via test di massa per 20 milioni di personeLa Commissione chiede ai governi di avviare i negoziati per l’ingresso dell’Ucraina. Non basta che sia Kiev a fare riforme; per allargarsi,Guglielmo pure l’Ue deve rivedere la sua struttura La Commissione europea dà un’altra spinta al processo di adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Bruxelles ha stilato il suo rapporto sull’allargamento, e anche se la valutazione ha una base tecnica, la conclusione ha valore politico: secondo Ursula von der Leyen e i suoi commissari, è proprio il caso che i governi europei comincino a negoziare per l’adesione di Kiev, e pure di Chișinău. A vedere le cose da palazzo Berlaymont, sembra che quel treno partito a giugno 2022 verso Kiev, con a bordo Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron, stia in effetti viaggiando spedito. L’allora premier italiano si era giocato il suo peso politico sulla questione dell’allargamento, e la sintesi trovata all’epoca col duo franco-tedesco è stata la chiave che ha sbloccato per Kiev le porte dell’Ue. Il processo è in corso, e almeno in Ue questo è già un fine raggiunto, anche se per l’Ucraina non è ancora il finale, ovvero l’ingresso effettivo in Europa. Le riforme che Kiev sta accelerando creano un terreno più favorevole per le imprese europee, e agganciano il paese all’Ue sul piano geostrategico. In tal senso, avviare il processo per l’adesione è già aderire. Ciò non significa certo che tutti i governi europei siano già pronti a integrare nuovi stati membri; e soprattutto non è pronta l’Ue stessa. Allargare significa inevitabilmente rivedere l’intera architettura europea. Non a caso il governo tedesco, che sull’idea di riformare i trattati europei si è dimostrato assai meno zelante di quanto ventilato da Olaf Scholz a inizio mandato, ora spinge per un pacchetto di riforme. Per quanto possano essere minimali, pragmatiche e scevre da idealismi sull’integrazione politica europea, restano ineludibili se si vuole allargare il ventaglio di stati membri. Allargamento a due velocità Questo mercoledì la Commissione europea ha adottato il nuovo pacchetto sull’allargamento. Ha raccomandato ai governi – ovvero al Consiglio europeo che torna a riunirsi a metà dicembre – di avviare i negoziati con Ucraina e Moldavia. Riguardo alla Georgia, Bruxelles è per concederle lo status di paese candidato; mentre sul versante dei Balcani occidentali, la Commissione indica che l’apertura dei negoziati con la Bosnia Erzegovina potrà avvenire «dopo che ci sarà conformità con i criteri di adesione». In sostanza, quella procedura accelerata che Volodymyr Zelensky invocava non si è tradotta – né poteva tradursi – in un iter istituzionale diverso da quello di altri paesi in attesa da molto tempo; ma nei fatti è senz’altro più veloce la volontà politica Ue. E la volontà politica fa la differenza, come mostra di converso il naufragio delle prospettive di ingresso per la Turchia: «Continua ad allontanarsi dall’Ue», come formalizza la Commissione stessa. Le prospettive di Kiev «Ringrazio von der Leyen per aver sostenuto l’Ucraina nel suo cammino verso l’Ue. La raccomandazione della Commissione perché vengano avviati i negoziati di adesione è un passo storico», ha detto questo mercoledì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Continuiamo il percorso di riforma e attendiamo impazienti la decisione del Consiglio europeo di dicembre». Dice bene la Commissione quando, rivolgendosi alle altre istituzioni europee, attesta che «l’allargamento ha un nuovo slancio, un nuovo momentum». È infatti con l’aggressione russa dell’Ucraina che il processo ha subìto l’accelerazione politica. Il 28 febbraio del 2022, neppure una settimana dopo l’invasione, Kiev ha formalizzato la richiesta di adesione. Il 16 giugno di quello stesso anno, con il viaggio in treno a Kiev, è diventato visibile a tutti che assieme a Draghi si erano convinti prima Macron e Scholz, poi a traino gli altri leader Ue; il giorno dopo – era il 17 giugno – la Commissione europea ha raccomandato che i governi concedessero all’Ucraina e alla Moldavia lo status di paesi candidati. E nel Consiglio europeo del 23 giugno 2022, con il sì dei governi, si è esplicitata quella volontà politica. Non significa che tutti i leader siano convinti di un’Ue allargata al punto da estendere il proprio confine a ridosso con la Russia, né che tutti siano disposti a vedere annacquato il proprio potere di influire in Ue; o che non ci siano dubbi su come questo allargamento può compromettere il processo di integrazione. Ma il punto è che instradare Kiev verso l’ingresso è in sé un obiettivo, al di là dell’esito finale, perché spinge l’Ucraina a fare riforme. La riforma è il finale È il tema economico che, assieme a quello «geostrategico» (come lo chiama Bruxelles), ha davvero motivato alcuni governi, compreso quello guidato da Draghi. Il percorso di ingresso consente alla Commissione di intervenire sui percorsi di riforma interni all’Ucraina, ritenuti chiave anche per gestire le sorti dei poderosi investimenti per la ricostruzione. Il report appena pubblicato dalla Commissione segnala per esempio che da quando c’è la prospettiva dell’ingresso in Ue, Kiev ha «accelerato le riforme anti corruzione». Subito dopo l’allora premier Draghi, era stata Confindustria ad andare a Kiev; e non per caso questo mercoledì il commissario Valdis Dombrovskis ha sottolineato che «l’allargamento è un vantaggio economico per tutti». Anche la relazione tra l’Ucraina e l’Ue però funziona se si cambia in due: a dover fare riforme non è solo Kiev, ma pure Bruxelles. Berlino sta spingendo per alcune opzioni: se aumenta il numero di stati membri, forse è il caso almeno di adeguare il numero di commissari, se non i meccanismi decisionali… © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter

Usa, detenuto condannato alla pena capitale sceglie la fucilazioneGuterres ammette: “Il Consiglio di sicurezza ha fallito, non ha impedito la guerra”

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 480

Zelensky: "La Russia usa il gas e il commercio come armi contro l'Occidente"Serino sull'importanza delle nuove tecnologie nella guerra: "I russi potrebbero non averlo compreso"

Putin non vuole testimoni e manda al macello i macellai di BuchaContenuti nocivi online, accordo fra Ue e Big tech e legge in arrivo

Morto impiccato in Spagna l’oligarca russo Sergey Protosenya: moglie e figlia uccise a coltellate

Guerra in Ucraina, Putin: "Tutti gli obiettivi della missione militare saranno raggiunti"Odessa, 15enne muore nel bombardamento nel tentativo di salvare gli anziani vicini

Ryan Reynold
La Russia schiera i missili Iskander ai confini con l’UcrainaInfluenza aviaria, segnalati focolai in Canada e negli Stati Uniti: l’allarme degli espertiUcraina, Zelensky propone scambio di prigionieri. USA pronti a inviare 700 mln di aiuti

trading a breve termine

  1. avatarUcraina, Zelensky: "Missili su 3 centrali nucleari". Deposito di munizioni russo in fiammeCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Donne ucraine violentate: “Su alcune di loro abbiamo prove certe”Putin non vuole testimoni e manda al macello i macellai di BuchaA Parigi un’auto tenta di investire i poliziotti che sparano e fanno due morti Sei oligarchi russi morti in tre mesi, il giallo dei decessi legati al gas

      1. avatarUsa, l'aborto diventa illegale in OklahomaCampanella

        Putin impedisce alla figlia Maria di lasciare Mosca: “Voleva scappare, non sarebbe più tornata”

  2. avatarLa rivelazione del Times: "Forze inglesi a Kiev per addestrare gli ucraini"trading a breve termine

    Bimba di 10 anni stuprata e strangolata: arrestato 14enneAutobomba davanti ad un ristorante di Mogadiscio: sette morti  Devastante tornado si abbatte sul Kansas e fa decine di feriti a WichitaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 482

  3. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 487BlackRock

    Elezioni Francia, Macron è stato rieletto con il 58,55% dei voti: "Sarò il presidente di tutti i francesi"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 473Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 466Harry e Meghan in Europa per la prima volta dal distacco dalla casa reale per i Giochi Invictus

Texas, donna accusata dell'omicidio della figlia: sospesa la condanna a morte

Guerra Ucraina, Austria contraria all'ingresso di Kiev nell'UE: "Occorre un metodo diverso"Ucraina, oggi Guterres da Putin: coprifuoco a Kiev e bombardamenti a Mykolayiv*