File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Tutti i capogruppo eletti alla Camera e al Senato

Notizie di Politica italiana - Pag. 818Assessore multato dall'Anac: violata la legge trasparenzaMafia Capitale: condannati Carminati a 20 anni e Buzzi a 19

post image

Tommaso Luzzi, disposta archiviazione procedimento penaleLa polemica sugli incredibili manifesti comparsi a Napoli che denunciano la violenza delle donne sugli uomini e reclamizzano un numero telefonico che scimmiotta il  1522 contro la violenza di genere. «Una campagna tendenziosa che vuole mettere in dubbio la parola delle tante attiviste dei centri antiviolenza»Per la città di Napoli sono apparsi dei manifesti del comitato promotore contro la violenza sugli uomini,trading a breve termine Sos 1523, che recitano “Ma la violenza ha sempre lo stesso sesso?”. La risposta è sì, nel 90% dei casi di violenza nelle relazioni affettive è l’uomo ad agire nei confronti della donna.Questo evidenzia che siamo di fronte ad un fenomeno strutturale della società, di chiara matrice patriarcale, espressione nei fatti di quella drammatica sperequazione di potere fra i sessi ancora esistente, sottolineata dalla Convenzione di Istanbul. I dati 2020 dell’Istat in merito alle vittime di omicidio secondo la relazione con l’omicida, classificati per genere, parlano del 2.9 per cento di uomini uccisi da partner o ex-partner, mentre per le donne il dato sale a 57.8 per cento. A livello mondiale, una donna su tre ha subito violenza fisica e sessuale nel corso della propria vita e le forme più gravi di violenza sono state esercitate da partner, amici o parenti. FattiStupri, consenso e morti per parto: l’autodeterminazione delle donne procede troppo a rilentoMicol MaccarioFenomeno strutturaleI dati sulla violenza delle donne sugli uomini sotto forma di osservatorio permanente non esistono perché il fenomeno non è strutturale quanto lo sono invece i numeri vertiginosi della violenza maschile sulle donne. I manifesti affissi per la città di Napoli, secondo i centri antiviolenza, rischiano di minare le azioni che anche il Comune del capoluogo campano pone in essere per contrastare i femminicidi e ogni forma di prevaricazione maschile sulle donne.Per questo la presidente di D.i.Re, Antonella Veltri, si è rivolta alla ministra Roccella chiedendole come intenda contrastare una campagna che, distogliendo l’attenzione dalla piaga dei femminicidi, ostacola l’attività dei centri antiviolenza e di chi è al fianco delle donne maltrattate dagli uomini.D.i.Re, Donne in rete contro la violenza, si unisce all’appello di oltre 250 donne e delle 30 associazioni che hanno scritto al sindaco di Napoli per chiedere la rimozione dei cartelli relativi a una campagna di difesa dei maschi che hanno subito violenza. Antonella Veltri, rivolgendosi alla ministra delle pari opportunità e della famiglia, afferma che «la campagna imita in maniera fuorviante e pericolosa il numero verde dedicato alla violenza sulle donne 1522. Siamo quindi contestualmente a chiedere quali azioni intenda attuare per contrastare questa campagna» che rischia, secondo D.i.re e le firmatarie dell’appello, «di compromettere il lavoro di chi lotta ogni giorno contro la violenza maschile sulle donne e contro i femminicidi, nonché di tutte e tutti coloro che sono impegnati a favorire una vera e profonda rivoluzione culturale fondata sulla pari dignità e su nuovi modelli di relazione». La campagna dello studioDomani ha contattato l'avvocato Angelo Pisano, ideatore e legale del progetto e candidato nel 2020 con il Movimento noi Consumatori, lista civica vicina al centrodestra. L'avvocato ha dichiarato che al numero di telefono sul sito, che non è il 1523 che invece non è attivo, risponde una persona dello studio che, rispetto alle chiamate ricevute (di cui non si hanno ancora cifre precise), «smista la richiesta di aiuto in diverse città d'italia dove vari avvocati e avvocate che aderiscono alla rete rispondono e, se gli uomini lo vogliono, potranno poi essere assistiti». Quando gli è stato menzionato il dato sul numero delle violenze maschili sulle donne e su quanto sia un problema strutturale, l’avvocato ha risposto che per lui «non è un problema strutturale, quelli sono criminali al pari delle donne che esercitano la violenza sugli uomini». Per l’avvocato «rimane una discriminazione fare numeri ad hoc e campagne solo per le donne». ItaliaIl reddito di libertà è un miraggio per il 50 per cento delle donne che subiscono violenzaFederica PennelliRivoluzione culturaleMariangela Zanni, consigliera nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re, intervistata da Domani, ricorda che «il numero nazionale è il 1522, la loro proposta di nuovo numero svia l’attenzione da un numero di pubblica utilità. Mette sullo stesso piano due tipologie di fenomeni completamente diversi, come se la violenza maschile sulle donne potesse avere una sua forma specchio quando il soggetto vittima è maschile».Per Zanni «anche quando la vittima è una maschio, nella quasi totalità dei casi l’autore di quella violenza è sempre un altro maschio: non esiste una specularità con la violenza maschile sulle donne, non possiamo parlare di una comunicazione che può essere fatta come quella per il 1522».Una percezione errata di pericolo dunque, ma anche il fatto di «sminuire la gravità di un fenomeno che è presente in modo strutturale. Generalizzare non aiuta ad affrontare il fenomeno della violenza maschile sulle donne e a favorire quel cambiamento culturale, tanto auspicato».Sono campagne «tendenziose, che con una falsa neutralità vanno a depotenziare e a mettere in dubbio la parola delle tante attiviste dei centri antiviolenza e di chi si adopera tutti i giorni per un linguaggio e un pensiero differente». Questo si inserisce all’interno di un contesto politico ostile nei confronti dei centri antiviolenza, come racconta bene la vicenda degli stanziamenti iniqui per i percorsi di fuoriuscita dalla violenza ma anche da una contro narrazione pericolosa, che si respira da tempo: «Da 14 anni lavoro in un centro antiviolenza del Nordest, ed è un clima che respiriamo ogni volta che ci troviamo a parlare della violenza maschile sulle donne a tavoli pubblici e dobbiamo spiegare che questo fenomeno non è comparabile ad altre forme di violenza, che pur esistono, ma non così strutturalmente radicati».Con campagne pubblicitarie come quella per il numero 1523, si rischia, dunque, di compromettere il lavoro di chi lotta ogni giorno contro la violenza maschile sulle donne e contro i femminicidi e di quante si sono impegnate a favorire una vera e profonda rivoluzione culturale in questo paese. FattiBisogna aprire sportelli antiviolenza in tutte le universitàMicol Maccario  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederica PennelliAutrice freelance. Si occupa di sanità, diritti, salute mentale e femminismi. Inizia a Radio Sherwood nel 2004 con la rassegna stampa e il giornale radio, poi a La Svolta. Co autrice del podcast "Cultdown" sul mondo della cultura durante la pandemia e autrice dell'inchiesta radiofonica sugli Opg "Ergastoli bianchi"

Emergenza stupri. Laura Boldrini: "Serve un decreto"Matteo Renzi: alle porte della campagna elettorale decide di aprire alla sinistra

Macerata, Orlando: "Minacciato dai fascisti ma non mollo"

Chi è la moglie di Luca LottiRosatellum 2.0 il Senato dà il via libera: 214 si, 61 no e 2 astenuti

Notizie di Politica italiana - Pag. 804Marcia per i Migranti a Milano: è scontro tra Sala e Maroni

Pahor candidato a 104 anni per le Regionali del Friuli

Vaccini: via libera al decreto, aggrediti 3 deputati del PdNotizie di Politica italiana - Pag. 815

Ryan Reynold
Berlusconi su Macron: "Un bel giovanotto con una bella mamma"Renzi non parteciperà alle Consultazioni: "Vado a sciare"Falsi rimborsi M5s, il caso si allarga sempre di più

Campanella

  1. avatarLavoro occasionale, Poletti: "I voucher? Non torneranno"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Paura per Silvio Berlusconi, cade sul palcoDi Maio annuncia: "Roventini sarà il ministro del Tesoro"Pizzarotti sul governo "Di Maio farà la fine di Renzi"Renzi conto corrente in diretta: "Ho solo 15 mila euro"

    1. Debora Serracchiani: rivolta contro il suo commento agli stupri compiuti dai profughi

      ETF
      1. avatarCaso Regeni, Alfano: 'Egitto partner ineludibile dell'Italia'BlackRock

        Elezioni, Di Maio: 'Se fallisco, lavapiatti a Bruxelles'

  2. avatarChi è Paolo Savona, probabile ministro economiaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Governo: sì dei 5 Stelle a contratto, tensioni centrodestraElezioni 2018: urne aperte, scandalo schede a PalermoCodice antimafia, ecco la nuova legge: più regole e trasparenzaEtà pensionabile, Calenda giudica errato un ulteriore rinvio

  3. avatarReferendum Lombardia, domenica al voto per l'indipendenza: il dossierBlackRock

    Femen, chi sono e cosa protestanoLa Cei, parla Monsignor Nunzio Galatino: "Accelerata sui gay, non sullo ius soli"Meloni attacca Museo Egizio: fa solo pubblicità in araboBallottaggio Ostia: M5S trionfa. Centrodestra sconfitto

Elezioni Amministrative: Gian Luca Camuti, candidato sindaco a San Piero Patti

Elezioni M5s: R0gue_0, l'hacker che dice di aver violato RousseauGentiloni, vincoli europei non intoccabili, c'è margine di negoziato*