File not found
Capo Analista di BlackRock

Mattarella all’inaugurazione di PizzAut a Monza nella giornata dedicata all’autismo

Colloquio telefonico tra Zelensky e Meloni. I ringraziamenti del leader ucrainoAmadeus lascia la Rai. La comunicazione ufficiale a RossiBasilicata, la Castagna del Vulture nel registro prodotti tradizionali - Tiscali Notizie

post image

Caro Matteo ti scrivo, la lettera dei dissidenti della Lega: «No a fasci e svastiche»Gli autori del saggio “Democrazia afascista” rispondono all’editorialista del Corriere della Sera: «La sua censoria lettura si erge su tre pilastri: la manipolazione,analisi tecnica il semplicismo, l’identificazione di cose dissimili. Tre ingredienti che valgono a far passare per vero quel che non è»Nel Gorgia, Socrate assimila il rètore al cuoco: entrambi sono esperti nell’arte della manipolazione. Rientra in questo modello di retorica la risposta di Ernesto Galli della Loggia alla replica che abbiamo opposto alla sua lettura del nostro Democrazia afascista (si veda il Corriere della Sera del 25 e del 29 maggio scorsi). La chiusura perentoria è una perla di sofismo: dopo aver, lui, sollevato la polvere con quella recensione brutale, decide che i malcapitati debbano tacere. Come abbiamo osato? Da bimbi si usciva dal gioco che non dava soddisfazione con un “Basta, me ne vado!”. Noi, tuttavia, che bimbi non siamo più, riprendiamo proprio da quel “Basta!” e riavvolgiamo la pellicola per ritornare al principio, alla recensione dell’opinionista del Corriere. La censoria lettura di Galli della Loggia si erge su tre pilastri: la manipolazione; il semplicismo; l’identificazione di cose dissimili. Tre ingredienti che valgono a far passare per vero quel che non è, con lo scopo di convincere il lettore a fidarsi del sapiente cuoco. Al lettore noi chiediamo però di “non berla”, e a questo scopo mostriamo come il suo argomento si regga su tre pilastri di sabbia. VociGalli della Loggia chiarisce il suo pensiero sull’inclusività a scuola. Ed è peggio di primaFabio BocciManipolazione «Secondo i nostri autori la sola democrazia veramente tale è quella “sovversiva”», capace di incarnare «un processo rivoluzionario che sovverte potentati e dominazioni e la cui opera non è mai compiuta». Galli della Loggia manipola in questo modo il nostro testo, mettendoci in bocca una citazione di Norberto Bobbio (un autore a suo tempo bastonato dal nostro recensore per il suo “azionismo”). Così cucinata, la frase è davvero insostenibile: nessuno studente passerebbe mai l’esame ripetendola. Ma non è questo il testo che si può leggere nel nostro libro (pp. 18-19), che recita invece: «In tutti i paesi oggi democratici la democrazia è stata conquistata contro forze avverse interne e/o esterne: per esempio, contro il potere coloniale straniero oppure quello esercitato da una parte della società nazionale sull’altra. La tensione contro le forze avverse antiche e nuove non scompare con la scrittura della costituzione, perché quello democratico è un processo “rivoluzionario” che sovverte potentati e dominazioni, e la cui opera non è mai compiuta. Come scrisse Norberto Bobbio, la democrazia è “sovversiva nel senso più radicale della parola perché, dovunque arriva, sovverte la tradizionale concezione del potere, tanto tradizionale da essere considerata naturale, secondo cui il potere – si tratti del potere politico o economico, del potere paterno o sacerdotale – scende dall’alto al basso”». Bobbio, che scriveva queste parole nel volume Quale socialismo? (1976) intendeva con ciò sottolineare in che modo fosse da intendersi il processo democratico “rivoluzionario”: come permanente lavoro di formazione e revisione delle decisioni prese. Un processo non facile, perché il potere costituito tende a consolidarsi e accentrarsi e il potere dei cittadini (indiretto per lo più) deve avvalersi essenzialmente delle parole e delle opinioni, cioè trasformare la volenza in critica (le elezioni sono un metodo per cacciare chi governa senza far saltare il sistema). Si tratta di un’idea affatto originale. Ripetuta, in forme diverse, dai proceduralisti minimalisti (per esempio Adam Przeworski e altri meno noti che popolano i dipartimenti di scienze politiche nelle università europee e americane) e dai proceduralisti normativi (per esempio Jürgen Habermas). Tra gli autori moderni che hanno ispirato questa lettura contemporanea ci sono Alexis de Tocqueville (per il quale la democrazia si correggere con più democrazia), i pragmatisti americani (John Dewey in testa) e alcuni critici del totalitarismo del Secondo dopoguerra, a cominciare da Claude Leforf, il quale, non a caso, parlò della democrazia come dell’unica forma politica in cui il potere non appartiene a nessuno e non risiede in nessuna istituzione in particolare (neppure nel parlamento); in questo senso la democrazia designa lo spazio vuoto del potere. Che si tratti di idee “rivoluzionarie” non c’è dubbio. Ma la lettura rozza che di questa idea “rivoluzionaria” e “sovversiva” ci propina Galli della Loggia non ha nulla a che fare con tutto ciò. Anche se ha una studiata funzione polemica: farci apparire faziosi e intolleranti; anzi, pericolosi, al punto da scrivere nell’incipit che se la democrazia italiana ha problemi è perché circolano ancora libri come il nostro. CommentiIl problema del fascismo erano i fascisti, non gli antifascisti: risposta a Galli della LoggiaSalvatore BragantinieconomistaSemplicismo Scriviamo nel libro: «La destra che ha vinto le elezioni politiche il 25 settembre 2022 condivide l’idea di democrazia minimalista e antisocialdemocratica, quella che in questo volume chiamiamo afascista». Galli della Loggia usa questa frase per appiccicarci addosso una veste totalitaria, o si è socialdemocratici o non si è democratici. In realtà nel nostro libro diciamo che le destre contemporanee si appoggiano parzialmente alla teoria della democrazia come regole del gioco, solo parzialmente. Infatti la teoria proceduralista come sistema di regole del gioco non è avaloriale. Hans Kelsen aveva molto chiara l’idea che la democrazia è una lotta per la libertà politica contro l’autocrazia, e che le regole sono forme sostanziali che consentono, appunto, di riprodurre l’ordine legale dinamicamente e mediante il conflitto tra partiti e parti. Lo stesso Joseph A. Schumpeter, il maestro del minimalismo, faceva seguire alla sua classica definizione di democrazia come metodo per selezionare un’élite politica una puntuale lista di condizioni che definiremmo valoriali: pluralismo, diritti civili e politici, libertà di stampa e associazione, minime condizioni di opportunità socio-economiche. Se poi giungiamo a Robert A. Dahl, questa “valorialità” della teoria procedurale diventa ancora più esplicita, dato che ai suoi occhi, per impedire la formazione di una gerarchia oligarchica, è indispensabile che l’informazione non dipenda dal potere costituito e che non venga meno un benessere minimo dei cittadini. Nella nostra Costituzione, tali idee si trovano scolpite negli articoli della Prima parte. Semplificando tutto questo, Galli della Loggia ci presenza come dei teorici totalitari della socialdemocrazia! Identificazione di cose dissimili Noi scriviamo nel libro che «l’elezione diretta del presidente dell’esecutivo stride fortemente con il modello, non tanto o non solo di una democrazia parlamentare, ma anche e primariamente di una leadership democratica che non è mai la diretta trasposizione di una maggioranza, perché sa di essere rappresentativa della cittadinanza tutta, non soltanto della parte che governa». Galli della Loggia si chiede che cosa questo significhi, visto che, scrive, ci sono al mondo importanti democrazie con sistemi presidenziali. Il premierato nostrano non è forse la stessa cosa? Forse che «non sarebbero “leadership democratiche” quelle che governano ad esempio in Francia e negli Stati Uniti?». Un errore notevole questo, poiché nei sistemi presidenziali menzionati l’elezione diretta del presidente (tra l’altro neppure tale negli States) non avviene insieme all’elezione della maggioranza parlamentare, come vorrebbe la proposta di riforma Casellati-Meloni. La notoria tirannofobia repubblicana indusse infatti i costituenti americani del Settecento addirittura a prevedere che il rinnovo del Congresso avvenisse parzialmente e in tempi diversi così da evitare il “despotismo della maggioranza”. Nella proposta governativa, che il nostro recensore benedice, si propone proprio quel che James Madison avrebbe aborrito: in un solo colpo si elegge il capo del governo e la maggioranza parlamentare. Nella nostra risposta pubblicata sul Corriere abbiamo cercato di discutere. La replica violenta di Galli della Loggia ci ha indotto però a intervenire nuovamente per fare chiarezza. La sua è stata una stroncatura prevedibile: dopo la sua annosa bastonatura dell’azionismo non poteva che prendersela anche con noi. Non sapendo che cosa sia la democrazia loggiante (o loggistica), ci limitiamo a mostrare la disonestà intellettuale (manipolazione), la scarsa conoscenza della teoria democratica (semplificazione) e l’erronea identificazione di cose diverse. Ci fermiamo, augurandoci che i lettori del nostro libro non siano dogmatici come il recensore del Corriere. Le idee si discutono, i dogmi si dichiarano, e restano senza tempo. Sono a questi ultimi che non si addice né la democrazia né la discussione pubblica. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGabriele Pedullà e Nadia Urbinati

Scontro tra Lega e Pd su carceri e madri detenute, i dem ritirano il disegno di legge. Salvini: “Vergognatevi”Sondaggi politici: crolla Fratelli d'Italia, si rifà sotto il Pd

Basilicata, la Castagna del Vulture nel registro prodotti tradizionali - Tiscali Notizie

Matteo Salvini: "Chi dice che il taglio delle tasse non è una priorità è un cretino"Tajani "Massimo impegno per la Campania" - Tiscali Notizie

Calenda su Renzi: "Riformista non sarà giornale di partito"Aborto, la Lega si astiene sull’ordine del giorno del Pd contro i Pro vita nei consultori

Stati Generali Ambiente in Campania, il progetto valorizzazione Borghi - Tiscali Notizie

Pnrr, si parla di un vertice segreto tra Draghi e MattarellaDe Luca "Tema lavoro è decisivo, bene impegno Webuild in Campania" - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Decreto approvato dal Consiglio dei ministri: dalle bollette al codice appaltiBasilicata, Fanelli "Corte dei Conti promuove la sanità lucana" - Tiscali NotizieIndustria Felix: la crescita delle PMI di Puglia, Molise, Basilicata - Tiscali Notizie

BlackRock

  1. avatarIschia Film Festival, attesi Susanne Bier, Stellan Skarsgard, Alessandro Gassman, Marco D’Amore, Michele Riondino - Tiscali NotizieCapo Analista di BlackRock

    Sciopero giornalisti Rai, grazie al boicottaggio di Unirai vanno in onda tg Rainews, Tg1 e Tg2Famiglia, temi etici e demografia: Meloni vuole un papa “elettorale”Lotta agli incendi in Basilicata, Bardi "Più tutela per ambiente e cittadini" - Tiscali NotizieRiccardo Luna vince il premio Ischia per la "Comunicazione Sostenibile" - Tiscali Notizie

    1. Il governo contro l’attivismo bellico di Macron. La guerra spacca gli schieramenti politici

      1. avatarPompei, consegnate le chiavi della città a Sangiuliano - Tiscali NotizieProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        DIRETTA | Comunali 2023, urne chiuse: i sindaci eletti alle amministrative - Tiscali Notizie

  2. avatarRoma, Conte in piazza con sindacati e lavoratori edili: "Dobbiamo contrastare questa deriva"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Caso Toti, venerdì interrogatorio in Procura. Salvini: «Non si deve dimettere»Silvio Berlusconi è stato dimesso dall'ospedale San RaffaeleBardi annuncia completamento della Giunta regionale della Basilicata - Tiscali NotizieGentiloni, proposta alla Tunisia per la gestione migranti

  3. avatar3/ Dialoghi sul Sud. Il riscatto della Lucania: l’Università dopo il terremoto. Un miracolo politico - Tiscali Notizieinvestimenti

    Bardi "Bene tavolo di lavoro su Stellantis" - Tiscali NotizieDe Luca "Tema lavoro è decisivo, bene impegno Webuild in Campania" - Tiscali NotizieMaltempo, martedì 16 maggio allerta meteo in 14 regioni - Tiscali NotizieBerlusconi ricoverato, la rabbia di Veronica Lario: “Basta falsità in un momento così delicato”

La Circolare del Viminale che farà discutere: si potrà candidare chi patteggia

Meloni tra Tunisia e Bruxelles: prepara le europee e sui migranti spera in SaiedLa sfida è difendere la discontinuità della Costituzione*