Terremoto in Grecia: scossa di magnitudo 5.1Nuova emergenza Covid in Cina: cosa dicono i virologi italianiFrancia, nel 2030 età pensionabile a 64 anni: presentata dal Governo la riforma sulle pensioni
Weinstein "colpevole ma non troppo": riconosciuti 3 capi di accusaI giudici costituzionali hanno stabilito che la Camera dovrà esprimersi di nuovo sull’utilizzabilità delle intercettazioni del deputato e toga in aspettativa,criptovalute che erano state acquisite attraverso il cellulare di Luca Palamara e sono l’elemento fondamentale del procedimento. L’autorizzazione era stata negata a gennaio 2022 e la Consulta l’ha annullata La Corte costituzionale riapre il procedimento disciplinare al magistrato ed ex deputato Cosimo Ferri, oggi toga fuori ruolo al ministero della Giustizia. Nel gennaio 2022, infatti, la Camera aveva negato al Csm l’autorizzazione a utilizzare nel procedimento disciplinare contro Ferri le intercettazioni del cellulare di Luca Palamara e acquisite nell’ambito del procedimento penale promosso dalla procura di Perugia. Secondo Montecitorio, infatti, le conversazioni tra Palamara e Ferri e quelle ambientali, captate grazie al trojan, erano state acquisite «illegittimamente» e per questo erano inutilizzabili nel disciplinare a carico del magistrato in aspettativa. Nelle registrazioni si sentiva la voce di Ferri e la commissione per le autorizzazioni era stata chiamata ad esprimersi sulla casualità o meno delle registrazioni (se gli inquirenti sono a conoscenza che le captazioni riguardano un parlamentare, infatti, sono tenuti a sospenderle per chiedere il consenso alla camera di appartenenza). Nel caso di Ferri, è stato valutato che chi era all’ascolto fosse al corrente che il parlamentare sarebbe stato presente al dopocena dell’hotel Champagne e che dunque, se il trojan fosse stato attivato, lui sarebbe finito nella rete delle captazioni. Per questo il Csm aveva sollevato un conflitto di attribuzioni alla Consulta contro la decisione della Camera. GiustiziaFerri torna in magistratura e il Csm lo manda al Ministero da fuori ruoloGiulia Merlo La decisione Ora i giudici costituzionali hanno annullato la deliberazione della Camera perchè in ritenuta «in contrasto con l’articolo 68 terzo comma della Costituzione» e stabilito che «la richiesta di autorizzazione avanzata dalla Sezione disciplinare richiede una nuova valutazione, da parte della stessa Camera dei deputati, della sussistenza dei presupposti ai quali l’utilizzazione delle intercettazioni effettuate in un diverso procedimento è condizionata». Nel comunicato della Consulta viene ricostruito che «l’utilizzo delle intercettazioni non richiedesse, come invece sostenuto dalla Camera dei deputati, l’autorizzazione preventiva a norma dell’art. 4 della legge n. 140 del 2003, non risultando che l’attività di indagine “fosse univocamente diretta a intercettare anche le comunicazioni dell’on. Ferri”». Quindi, secondo i giudici costituzionali, è sbagliato il presupposto su cui la Camera si è basata per negare l’autorizzazione: «l’autorizzazione preventiva» per intercettare Ferri in quanto deputato, che è invece «in realtà non necessaria». Invece, scrive la Consulta, la Camera non si è pronunciata «sulla richiesta di autorizzazione successiva a norma dell’art. 6 della legge n. 140 del 2003». Di qui la necessità di una nuova valutazione da parte della Camera, anche se nel frattempo Ferri non è più deputato. GiustiziaCaso Palamara, no della Giunta al Csm: le intercettazioni di Ferri sono inutilizzabiliGiulia Merlo Il disciplinare Le incolpazioni di Ferri nel procedimento disciplinare sono molto simili a quelle di Palamara (che è stato radiato), ma senza la prova regina delle intercettazioni sostenere l’accusa è quasi impossibile. L’incolpazione, infatti, riguarda il tentativo di pilotare la nomina del procuratore capo di Roma attraverso accordi tra correnti presi proprio durante il dopocena intercettato e di cui le voci registrate sono l’elemento centrale. Infatti nel procedimento contro Palamara la procura generale di Cassazione aveva dichiarato che senza le intercettazioni il caso di fatto non sarebbe esistito. Contro di lui, però, le intercettazioni erano pienamente utilizzabili. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Paura in Germania, attacco con coltello sul treno: 2 mortiCalifornia, grossa frana impone la chiusura della State Route 168
Trump grida al complotto: "False accuse per non farmi candidare"
Elicottero si schianta in Ucraina: morto il ministro dell'Interno ucrainoGuerra in Ucraina, parla Zelensky: "Tregua con la Russia era falsa"
Politiche 25 settembre, "Troppi centenari hanno votato all'Estero": Procura indaga sul casoAustralia, scontro tra due elicotteri in volo: 4 morti
Ondata Covid dalla Cina, quando l’Rt è la democrazia repressaUsa, il sospetto killer della strage di Monterey Park si è suicidato
Spaventoso terremoto del 7° grado Richter alle isole Vanuatu: diramata allerta tsunamiChicago, incendio in un impianto chimico a La Salle: segnalate esplosioni multiple sul postoColpo di spugna di Lula che destituisce il comandante dell'esercitoOggi il Consiglio degli Esteri Ue: sul tavolo altri 500 milioni per Kiev
Il grido di Zelensky: "Quasi tutto il paese è senza elettricità"
Muoiono di cancro a 12 ore di distanza: erano marito e moglie
Non è patriota e i compagni di classe la fanno arrestare: 19enne rischia il carcere in RussiaHong Kong, maiale reagisce ed uccide il suo macellaioBelgrado, discoteca affonda nel fiume la notte di Capodanno: nessuna vittima ma diversi feritiRaffica di dimissioni nel governo Zelensky: cosa sta succedendo
Passeggero tenta di salire in aereo con una pistola e un'accetta: fermato a PortlandMaltempo in California: colpita Montecito, la zona dei vipTerremoto politico, il governo sfiducia il premier slovacco HegerRaid ucraino in Donetsk, ferito l'ex vicepremier russo Rogozin