G7: al via ministeriale Commercio in Calabria, Tajani accoglie delegazioniItalian government 'with Venezuelan people'Rebus Rai, centrodestra verso vertice per le nomine: ecco quando
Perugia, parte da Pila il tour della candidata sindaco Margherita ScocciaNel carcere di Prato c’è stata una protesta e poi un detenuto si è suicidatoÈ stato il 60esimo suicidio di un carcerato in Italia dall'inizio dell'anno Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostLe mura di un carcere,èstataunaprotestaepoiundetenutosièCampanella in questo caso di Civitavecchia (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)Caricamento player Sabato sera un detenuto di 27 anni si è suicidato nel carcere “La Dogaia” di Prato, in Toscana, dove nella notte tra venerdì e sabato una ventina di carcerati del reparto media sicurezza aveva organizzato una protesta. È il sessantesimo suicidio in carcere del 2024 in Italia, ha detto il segretario generale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio. Anche la protesta è stata l’ultima di una serie che ha interessato varie carceri italiane questo mese, in cui le alte temperature hanno peggiorato le condizioni di detenzione già critiche in molte strutture: ce n’è stata una nel carcere di Sollicciano (Firenze), una in quello di Viterbo e una in quello di Trieste.Il detenuto che si è ucciso era italiano e stava scontando una pena definitiva che si sarebbe dovuta concludere tra otto anni, nel 2032. Si è impiccato nella sua cella: è stato immediatamente soccorso e portato in ospedale, dove è morto poco dopo. Non si sa se fosse tra i detenuti che la sera prima avevano partecipato alla protesta. Avevano rimosso le telecamere e le luci al neon del reparto, lasciandolo al buio, dato fuoco ad alcuni indumenti e lenzuola, e successivamente si erano barricati nelle proprie celle bloccandone l’ingresso con le brande di ferro. Dopo ore di mediazione tra detenuti e agenti di polizia penitenziaria, verso le due di notte, la situazione era tornata sotto controllo.Non ci sono informazioni precise sui motivi della protesta nel carcere di Prato. Alcune proteste avvenute nelle altre carceri erano cominciate in seguito alla morte o al suicidio di un detenuto, e in generale erano legate alle pessime condizioni di vita nelle strutture detentive, che sono in molti casi sporche, sovraffollate e carenti dei servizi igienici e sanitari basilari. L’estate è sempre il periodo peggiore per i detenuti, perché nelle celle fa caldissimo e si vive male. La settimana scorsa, una trentina di detenuti è stata trasferita dal Regina Coeli di Roma in altri istituti penitenziari a causa del caldo eccessivo, che abbinato al sovraffollamento ha reso impossibile la permanenza nelle celle.Il sovraffollamento è un problema grave e comune a praticamente tutte le carceri italiane, anche se tecnicamente non a La Dogaia di Prato, dove i detenuti sono meno rispetto alla capienza regolamentare. «Ma è un dato falsato», ha detto al Corriere Fiorentino Donato Nolè, coordinatore nazionale del sindacato della polizia penitenziaria all’interno di FP CGIL, «perché alcuni singoli reparti presentano più reclusi del previsto». La Dogaia è il secondo penitenziario più grande della Toscana e ogni sua cella ospita tre persone in spazi «piuttosto ristretti e fatiscenti» secondo il rapporto dell’associazione Antigone, che si occupa dei diritti dei carcerati.Oltre a condizioni invivibili per i detenuti, il sovraffollamento crea anche mancanza di risorse per la loro gestione, a partire dalla carenza di personale di polizia penitenziaria, questione che i sindacati che la rappresentano lamentano con regolarità. Le condizioni di lavoro, spesso caratterizzate da turni massacranti e da mancanza di strumenti per gestire le difficoltà dei detenuti, hanno portato tra le altre cose a vari suicidi anche tra gli agenti di polizia penitenziaria. Quest’anno sono stati 6.– Leggi anche: Si suicidano anche gli agenti di polizia penitenziaria***Dove chiedere aiutoSe sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 02 2327 2327 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.Tag: carcere-carceri-prato-toscanaMostra i commenti
Gaza, news oggi: attacco Israele fa strage a Khan YounisCaldo record, afa e temporali: previsioni meteo di oggi
Maltempo, pioggia e grandine al Nord: scatta l'allerta, ecco dove
Caldo torrido e afa record, 13 città da bollino rosso: ecco qualiOlio: Calabria protagonista Premio Verga per migliori extravergine del Mediterraneo
Trasporti estate 2024, Italia in tilt: mappa disservizi e top 5 regioni 'nere'Valle d'Aosta, presidente Lavevaz si è dimesso
Club del Sole, nel 2024 atteso +10% ricavi con investimenti e nuovi ingressi in portfolioVenezia 81, un elefante in Laguna nell'immagine del manifesto ufficiale
Khan Younis, 90 morti: Israele ha ucciso il leader di Hamas?Diritti in spiaggia, accesso al mare e non solo: le cose da sapereViolentata per ore vicino alla stazione di PisaSuicidio assistito, Consulta dice no estensione: requisiti restano quelli del 2019
Lebanon: Italy urges restraint 'on both sides'
Olimpiadi, Quadarella quarta in finale 1500 stile libero: "Delusione enorme"
Alta Velocità, treni in ritardo tra Milano, Roma e Napoli: orari e newsParigi 2024, Malagò contro gli arbitri di scherma e Macchi li assolveGiovani e sesso, Bassetti: "Se non comprano preservativi, regaliamoli: è prevenzione"Gaza, dove si nasconde il leader di Hamas? Cosa dice la Cia
Fecondazione eterologa, "Italia come la Spagna": parla Pellicer il 'padre' dell'ovodonazioneArbitro contro l'Italia a Parigi 2024? Malagò: "Ora basta, siamo stanchi"Di Francisca contro Pilato, si scusa ma deve imparare da AntetokounmpoItalian government 'with Venezuelan people'