File not found
criptovalute

Olimpiadi, Settebello eliminato (e derubato) ai quarti: la Federnuoto valuta il ricorso al Tas. «Solidarietà? Non ce ne facciamo nulla»

Coppia di anziani «innamorati come ragazzini», il video rubato in spiaggia che fa sognare: «Questo è l'amore»Il Congo tornerà ad uccidere: revocata la moratoria sulla pena di morteAlzheimer, Ema blocca farmaco Lecanemab: ecco perché

post image

Omicidio a Roma, uccisa in auto per errore: arrestati i killerScontri di fronte al Palacio Quemado,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock l'edificio del governo, a La Paz - Reuters COMMENTA E CONDIVIDI Golpe lampo, rivolta dimostrativa, mossa mal calcolata. Quanto accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì in Bolivia si può chiamare in vari modi. La definizione che consente, però, di andare oltre la fotografia dell’esistente è quella di “crisi da estrattivismo”. Termine quest’ultimo chiave per comprendere il passato e il presente dell’America Latina. Fin dai tempi della Colonia, l’economia del Continente si è basata sull’esportazione delle materie prime grezze per rifornire il mercato internazionale. Prima della metropoli spagnola e, poi, delle nuove potenze emergenti, dalla Gran Bretagna agli Usa alla Cina. Mentre i sistemi politici sono mutati, spesso brutalmente, dall’Indipendenza alle attuali democrazie, l’apparato produttivo è rimasto inesorabilmente prigioniero del paradigma estrattivo. Un modello inefficiente: gli introiti dipendono dai prezzi globali, estremamente volatili, e dalla disponibilità delle risorse. I boom sono repentini come i crolli. Il passaggio dagli uni agli altri mette a dura prova i Paesi più fragili, come la Bolivia. L’elevato valore del gas naturale, di cui è ricca, ha fatto crescere la nazione al tasso del 4 per cento annuo all’inizio degli anni Duemila, finanziando i programmi sociali dei governi di sinistra di Evo Morales, artefice della nazionalizzazione degli idrocarburi. Dal 2015, però, la quantità estratta ha cominciato a diminuire, passando da 22 milioni di metri cubi al giorno agli attuali 15 milioni. Troppo pochi per coprire il fabbisogno interno: dall’aprile 2022 il Paese ha iniziato a importare diesel e benzina. Le ragioni della contrazione sono tante: scarsi investimenti, necessità di nuove prospezioni e esaurimento naturale dei giacimenti. Il suo impatto dirompente sulle finanze statali, però, dipende dalla mancata diversificazione dell’economia. Il calo è avvenuto, oltretutto, in uno scenario internazionale difficile: la guerra in Ucraina ha fatto schizzare il costo dell’energia. Il governo spende due miliardi di dollari l’anno per comprarla dai vicini e rivenderla a metà prezzo sul mercato interno. In breve, le riserve di dollari si sono erose e, insieme al valore del biglietto verde, è cresciuta l’inflazione. Nel mentre il sogno di costruire un’industria nazionale del litio – il minerale chiave della transizione ecologica di cui la Bolivia ha le maggiori riserve mondiali – è rimasto tale. Morales prima e Arce poi avevano scommesso su un sistema pubblico di gestione della risorsa ma aperto alla partecipazione – non maggioritaria – di compagnie private estere. La mancanza di figure specializzate all’interno e la dislocazione periferica rispetto ai clienti occidentali complicano le cose. Ostacoli che La Paz ha cercato di bypassare siglando, l’anno scorso, un lucroso accordo con il consorzio cinese Catl, suscitando le preoccupazioni Usa. Di queste ultime, nel frattempo,vuole approfittare l’Argentina di Javier Milei decisa a entrare nel business del litio grazie al mega-giacimento di Vaca Muerta. L’amicizia tra il leader dell’ultradestra e il controverso magnate dell’auto elettrica, Elon Musk, va letta in questo quadro. In ogni caso, la “crisi da estrattivismo” boliviana, probabilmente, non sarebbe comunque sfociata in un intento di rottura costituzionale se non fosse stata trasformata in arma politica nel duello tra l’ex presidente Morales e l’ex delfino nonché attuale leader Luis Arce. Quest’ultimo è stato candidato e poi eletto, nel 2020, in quanto alleato di Evo, come lo chiamano i boliviani, costretto nel frattempo alla fuga in Messico da un altro pseudo-golpe. Nell’ultimo anno, però, i rapporti fra i due si sono deteriorati, portando alla rottura del Movimiento al socialismo (Mas), spaccato ufficialmente tra “evisti” e “arcisti”. Entrambi puntano ad aggiudicarsi la leadership della sinistra nelle presidenziali del 2025. In teoria, Morales non potrebbe farlo poiché a dicembre la Corte Suprema ha annullato la legge per la rielezione indefinita, passata proprio durante la sua amministrazione, e ha imposto il limite dei due mandati, già superato da Evo. Quest’ultimo, però, non è disposto a farsi da parte e, più volte, ha ribadito che si presenterà. La frattura nel Mas ha lasciato, inoltre, Arce in minoranza in Parlamento che, a due settimane fa, ha deciso la decadenza dei giudici del massimo tribunale. In questo contesto, la crisi – di imputa la responsabilità al presidente – è il principale strumento utilizzato da Morales per acquisire consensi tra i settori popolari. Arce ha più volte accusato l’ex leader di essere il promotore occulto delle proteste organizzate da sindacati e indigeni, tuttora fedeli. E ha chiesto, in due occasioni, alle forze armate di non consentire un “golpe di velluto”. Alla fine, invece, il sussulto è stato reale. Segno che rivolgersi ai militari è ancora una mossa azzardata anche nell’America Latina del Ventunesimo secolo. Specie il Bolivia che vanta il tragico record di “rotture” istituzionali: 23 dal 1950, di cui la metà è fallita. Stavolta, comunque, lo spettro del golpe è rientrato in meno di cinque ore anche grazie alle prese di posizioni nette dei vicini, inclusi gli Usa, segno che la stagione dei generali anti-comunisti è finita con la Guerra fredda. Quello dell’estrattivismo e delle sue crisi, però, continuano ad aleggiare sinistramente sulla Bolivia e su gran parte dell’America Latina.

Turetta, il padre e il colloquio: "Chiedo scusa, temevo il suicidio di Filippo"Cala l'attenzione dei media sulla crisi climatica, ma non ad "Avvenire"

«Ho vinto, mi compro il telefonino». Viaggio nell'azzardo dei ragazzini

Covid, l'allarme degli esperti: «I dati non tornano. Più di 3 casi su 4 sfuggono alle stime ufficiali»«Alberto Matano furioso con Myrta Merlino»: il retroscena (rivelato) che ha scatenato la bufera

Papa Francesco dice «grazie» agli organizzatori del GiubileoItalia-Cina, Meloni: "Strada a volte in salita ma sempre aperta e percorribile"

Toti, nuove accuse di corruzione: sotto la lente una cena elettorale del 2024 per raccogliere fondi

Incendio a Monte Mario, Nunzia De Girolamo scappa dallo studio Rai: «Hanno evacuato tutti, siamo rimasti solo io e te. Dai, muoviti»Bagnasco saluta il Papa. «Facciamoci carico dei giovani»

Ryan Reynold
Ora di religione, via libera ai concorsi per 6.428 postiTutelare gli interessi di tutti: anche l'IA ha bisogno di una governanceA Porto Empedocle la preghiera per le vittime degli ultimi due naufragi

Economista Italiano

  1. avatarBilancio e sostenibilità vanno a braccettoinvestimenti

    Perché l'orsa Kj1 è stata uccisa dopo aver aggredito un turistaBimbo di 5 anni aggredito da rottweiler mentre passeggiava con la mammaPalinsesti Rai, Mara Venier raddoppia: non solo Domenica In. Il nuovo programma per coppie in stile Maria De FilippiCovid alle Olimpiadi, almeno 40 atleti risultati positivi. L'allarme dell'Oms: «Dati reali fino a venti volte più alti»

      1. avatarEleonora Paveri, morta a 18 anni. L'autopsia: «Grave trauma addominale da caduta dal monopattino»Guglielmo

        Temptation Island batte Noos, Alberto Angela 'rimandato' a fine agosto

  2. avatarOlimpiadi, Settebello eliminato (e derubato) ai quarti: la Federnuoto valuta il ricorso al Tas. «Solidarietà? Non ce ne facciamo nulla»Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Troppe esistenze negate. «La crisi demografica sia sprone alla tutela della vita»Maltempo, ancora grandine a Torino: temporali e raffiche di vento di oltre 75 km/h. Auto e pedoni in difficoltàZuppi: «Abusi, nella Chiesa lotta senza quartiere»Il Terzo settore conquista il Sud

  3. avatarGenerazione 'accampati': pronti a tutto per la prima fila ai concertiVOL

    Pachy: «La voce? Si allena E il dolore si può gestire»Dimissioni Toti da Regione Liguria, cosa succede oraDue alpinisti morti e uno disperso: doppia tragedia in montagna in Val d'AostaViolenze, tratta e sfruttamento sessuale. Un progetto per salvare le giovani

La serata in discoteca con gli amici, poi l'incubo: ventenne precipita sugli scogli, è grave. Giallo sulla dinamica

Paura a Roma, a fuoco alcuni quartieri fino a Monte MarioTreno fermo sui binari, pendolari escono dal tunnel in fila indiana. Cosa è successo a Roma*