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Ed Sheeran due volte al Letzigrund di Zurigo nel 202528 maggio 2024 | 17.25Redazione AdnkronosLETTURA: 3 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;}Il vecchio carcere di Piazza Partigiani che si trasforma in un simbolo urbano di legalità nell’ambito di un grande progetto di riqualificazione che coinvolge due importanti immobili storici di Perugia. Si è parlato dell’importanza del Parco della Giustizia nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina all'Ordine degli Avvocati di Perugia con la candidata sindaco Margherita Scoccia. ''Almeno da mezzo secolo si parla della cittadella giudiziaria ma solo durante questa amministrazione un’area dismessa e centralissima di 24 mila metri quadrati a Porta Eburnea dove c’era un vecchio carcere dismesso è stato deciso che ospiterà Procura,èrealtàProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Tribunale, Corte dei Conti, Tribunale per i minorenni, Sezione lavoro, Sorveglianza e Polizia giudiziaria - spiega Scoccia -. Un maxi-progetto da quasi 150 milioni di euro. Il Parco della Giustizia sarà presto realtà in centro storico, entro quest’estate verrà aggiudicato l’appalto del primo stralcio, un contenitore riempito nel cuore della città che rende certamente meno complicata la vita ai nostri amici avvocati, che sono migliaia, e ogni giorno sono costretti a girare come trottole per l’intera città. Mediante questo straordinario esempio di rigenerazione urbana sul quale la nostra amministrazione ha creduto sin dall’inizio lo Stato avrà l’opportunità di risparmiare fior di quattrini per gli affitti ai privati. Parliamo di milioni, non di bruscolini. Giudici, cancellieri, amministrativi, tutti finalmente nella stessa struttura, i testimoni non si perderanno più tra un ufficio e l’altro''.''Nel corso di questi anni - spiega l’assessore all’urbanistica Scoccia - sono stati costanti i confronti e le interlocuzioni tra il Comune e il Demanio, il Ministero della Giustizia e la Soprintendenza, la nostra amministrazione ha fatto tutto ciò che doveva e che poteva essere fatto dai nostri predecessori che però se ne sono disinteressati. Noi invece non siamo rimasti a guardare, abbiamo avuto una parte attiva nella strutturazione urbanistica del progetto e più in generale nella grande opera di riqualificazione del centro che muove da principi multidisciplinari di dinamicità e interconnessione''. ''Abbiamo fortemente voluto la cittadella giudiziaria in centro - prosegue la candidata sindaco -. Eravamo tutti d’accordo nel non creare un Parco della Giustizia in qualche lontana periferia come è stato fatto per esempio a Firenze con la cattedrale nel deserto di Novoli, che sarebbe stata senza dubbio la soluzione più semplice. Il Parco della Giustizia in piazza Partigiani influirà inevitabilmente in maniera positiva anche sullo sviluppo immobiliare intorno a Porta Eburnea, dove sorgerà un nuovo parcheggio per gli utenti che verrà individuato dal prossimo Piano regolatore: residenzialità ed attività economiche beneficeranno di quest’opera e ciò non sarebbe stato possibile se la cittadella giudiziaria fosse stata costruita chissà dove''.Nel corso del confronto con gli avvocati Margherita Scoccia ha anche affrontato i temi legati alla Ztl e alla Tari. ''Siamo sensibili alle problematiche dei professionisti e mi impegnerò personalmente ad individuare soluzioni fattibili e utili. In questa campagna elettorale sto sentendo tante belle promesse, non so quanto realmente fattibili. La questione della Ztl pomeridiana per gli studi professionali è allo studio per comprenderne la fattibilità ma c’è la volontà di intervenire. Mantenere le attività professionali in centro storico è uno dei nostri obiettivi e per questo abbiamo necessità di favorirli, dovendo mantenere in equilibrio le esigenze dei professionisti con quelle dei residenti e dei turisti. Per quanto concerne invece la necessità di rimodulare la Tari posso dire che, tenendo conto delle indicazioni del Dpr 158/99, intendo portare il tema a livello nazionale ragionando, in chiave locale, su soluzioni che possano agevolare anche i professionisti''.
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