Francia alla presidenza del Consiglio Ue: quali conseguenze per l'Italia?Covid Uk, Johnson: " Il 90% dei pazienti in terapia intensiva non ha ricevuto terza dose"Francia, Carrefour deve pagare 50mila euro per il suicidio di una dipendente
Marocco, Ryan caduto in un pozzo: il piccolo è precipitato per 60 metriIl Papa con una delegazione dell'Associazione Comunità Afghana in Italia PAPA Papa Francesco Afghanistan Pakistan terrorismo libertà religiosa guerra pace diritti umani Il Papa agli afghani: non si fomenti l'odio nel nome di Dio,MACD riconoscere i diritti di tutti Francesco riceve l’Associazione Comunità Afghana in Italia: in Afghanistan tanti popoli, questa differenziazione a volte motivo di discriminazioni ed esclusioni, se non di vere persecuzioni. Anche la religione “subisce manipolazioni” e finisce “per servire a disegni non compatibili”. Auspicio del Pontefice è di costruire una società dove a tutti sia riconosciuta l’uguaglianza dei diritti e ognuno possa vivere secondo i propri costumi e la propria cultura, senza discriminazioni Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano Anzitutto c’è il dolore per il “tempo tragico” che l’Afghanistan ha vissuto negli ultimi decenni, tra guerre e conflitti sanguinosi, instabilità, operazioni belliche, distruzione, morte, divisioni interne, discriminazione, migrazioni. Quindi la “compassione” e l’auspicio di una “collaborazione nel rispetto reciproco” per dar luogo a “una civiltà più giusta e umana”, in cui vengano riconosciuti i “diritti di tutti”, senza prevaricazioni o discriminazioni, e in cui il nome di Dio non venga mai e poi mai usato per “terrorizzare la gente" o fomentare odio e violenza. Con questi sentimenti e auspici Papa Francesco accoglie questa mattina, 7 agosto, prima dell’udienza generale in Aula Paolo VI, una delegazione dell’Associazione Comunità Afgana in Italia, organismo che riunisce uomini e donne provenienti dal tormentato Paese e residenti in territorio italiano, per fare rete e promuoverne l’integrazione. La via dell'esilio Già in passato il Papa aveva ricevuto in Vaticano famiglie di profughi dell’Afghanistan; lo ricorda lui stesso all’inizio del suo discorso, andando alle radici dell'“esilio” di massa di migliaia di afghani, richiamando quindi la “storia complicata e drammatica, caratterizzata da un susseguirsi di guerre e di conflitti sanguinosi” che hanno segnato l’Afghanistan negli ultimi decenni e che “hanno reso assai difficile per la popolazione condurre un’esistenza tranquilla, libera e sicura”. L’instabilità, le operazioni belliche, con il loro carico di distruzione e di morte, le divisioni interne e gli impedimenti a vedersi riconosciuti alcuni diritti fondamentali, hanno spinto molti a prendere la via dell’esilio Il Papa riceve una delegazione dell'Associazione Comunità Afghana in Italia Discriminazioni ed esclusioni Addentrandosi nei gangli della società afghana e richiamando anche quella del vicino Pakistan, Francesco sottolinea come il tessuto sociale di entrambi i Paesi sia costituito “da molti popoli, ciascuno fiero della sua cultura, delle sue tradizioni, del suo specifico modo di vivere”. “Questa marcata differenziazione, invece di essere occasione per promuovere un minimo comune denominatore a tutela delle specificità e dei diritti di ciascuno, a volte è motivo di discriminazioni ed esclusioni, se non addirittura di vere e proprie persecuzioni”, osserva il Papa. Il diritto della forza al posto della forza del diritto Tutto questo trova una rilevanza ancora maggiore nell’area di confine con il Pakistan, dove “l’intreccio delle etnie” e “l’estrema ‘porosità’ dei confini” determinano una situazione non facile da decifrare e nella quale, evidenzia Papa Francesco, “è molto arduo rendere effettiva una normativa che sia concretamente recepita e applicata da tutti”. In simili contesti possono innescarsi processi nei quali la parte che è o si sente più forte tende ad andare oltre gli stessi dettami della legge o a prevaricare sulle minoranze, facendosi scudo del preteso diritto della forza piuttosto che contare sulla forza del diritto Strumentalizzazione della religione Se il fattore religioso, per sua natura, dovrebbe contribuire a “stemperare le asprezze dei contrasti” e creare “lo spazio perché a tutti vengano riconosciuti pieni diritti di cittadinanza su un piano di parità e senza discriminazioni”, nella realtà, invece, la religione stessa “subisce manipolazioni e strumentalizzazioni” e finisce “per servire a disegni che non sono compatibili con essa”. “In questi casi la religione diventa fattore di scontro e di odio, che può sfociare in atti violenti”, denuncia il Papa. E a braccio aggiunge: “Voi lo avete visto, alcune volte. Io ricordo, quel momento più duro, aver visto filmati nelle notizie: con quanta durezza, con quanto dolore…”. Un momento dell'udienza Promuovere l'armonia La necessità, urgente, è che “in tutti maturi la convinzione che non si può, in nome di Dio, fomentare il disprezzo dell’altro, l’odio e la violenza”. In tal senso, Francesco incoraggia a proseguire nel “nobile intento” di promuovere l’armonia religiosa e operare “affinché vengano superate le incomprensioni tra le diverse religioni per costruire così un percorso di dialogo fiducioso e di pace”. È un cammino non semplice, che a volte subisce delle battute d’arresto, ma è l’unico cammino possibile, da perseguire con tenacia e costanza, se davvero si desidera fare il bene della comunità e favorire la pace Il ricordo del viaggio in Centrafrica Ancora distaccandosi dal testo scritto, il Papa ricorda il suo viaggio del 2015 nella Repubblica Centrafricana e la visita alla comunità islamica, con una preghiera anche nella moschea. “Lì c’era un incontro con i dirigenti, e la moschea era un po’ avanti. E io dissi: ‘Ma posso andare a pregare?’. Non se lo aspettavano. ‘Sì’: ho tolto le scarpe e sono andato a pregare lì. E poi il capo della comunità è salito sulla mia papamobile e siamo andati a visitare tutte le comunità, sia la islamica, sia la protestante, sia la cattolica. E questo unisce, questo unisce tanto”. L'appello del Documento di Abu Dhabi E ancora attingendo al suo pontificato e a quello che ne è stato uno dei suoi capisaldi, cioè la firma con il Grande Iman di Al-Azhar del Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune, ad Abu Dhabi nel 2019, Papa Francesco torna a rilanciare l’appello contro ogni strumentalizzazione o interpretazione deviata e deviante delle religioni. Le religioni non incitano mai alla guerra e non sollecitano sentimenti di odio, ostilità, estremismo, né invitano alla violenza o allo spargimento di sangue. Queste sciagure sono frutto della deviazione dagli insegnamenti religiosi, dell’uso politico delle religioni e anche delle interpretazioni di gruppi di uomini di religione che hanno abusato dell’influenza del sentimento religioso sui cuori degli uomini per portarli a compiere ciò che non ha nulla a che vedere con la verità della religione Bisogna “cessare di strumentalizzare le religioni per incitare all’odio, alla violenza, all’estremismo e al fanatismo cieco e di smettere di usare il nome di Dio per giustificare atti di omicidio, di esilio, di terrorismo e di oppressione”, rimarca il Papa. Dio, dice, ripetendo uno dei passaggi fondamentali del Documento di Abu Dhabi, “non vuole che il Suo nome venga usato per terrorizzare la gente”. Il Papa con alcuni membri della comunità afghana in Italia Adottare la cultura del dialogo come via Lo stesso vale per le differenze etnico-linguistico-culturali, afferma il Pontefice: bisogna “adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio”. Augurio del Papa è che questi criteri possano diventare “patrimonio comune, tale da influenzare mentalità e comportamenti, così che i principi siano non soltanto astrattamente apprezzati e condivisi, ma concretamente e puntualmente applicati”. Se ciò accadrà, anche le discriminazioni che la vostra Associazione lamenta ai danni dell’etnia Pashtun in Pakistan avranno termine e potrà iniziare una nuova epoca, nella quale la forza del diritto, la compassione – questa parola è chiave: la compassione – e la collaborazione nel rispetto reciproco daranno luogo a una civiltà più giusta e umana L’esempio sono alcuni Paesi dell’Africa, dove “a Natale gli islamici vanno a salutare i cristiani e portano agnelli e queste cose, e per la Festa del Sacrificio i cristiani vanno dai musulmani e portano loro cose per la festa”. “Questa è la vera fraternità, e questo è bello. Lottate per questo”, incoraggia Jorge Mario Bergoglio. Piena uguaglianza, senza discriminazioni Da qui la preghiera a Dio perché assista “i governanti e i popoli nella costruzione di una società dove a tutti sia riconosciuta piena cittadinanza nell’uguaglianza dei diritti; dove ognuno possa vivere secondo i propri costumi e la propria cultura, in un quadro che tenga conto dei diritti di tutti, senza prevaricazioni o discriminazioni”. Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Papa Francesco Afghanistan Pakistan terrorismo libertà religiosa guerra pace diritti umani 07 agosto 2024, 09:45 Invia Stampa
Covid, calano ancora i contagi nel Regno Unito: meno di 100mila casiGazpacho al posto di Gestapo: la gaffe della deputata repubblicana negli Usa
USA, trovati due morti in una casa nel Maryland: possibile avvelenamento da monossido di carbonio
Morta suicida Cheslie Kryst: era stata eletta Miss America nel 2019Myanmar, Aung San Suu Kyi condannata a 4 anni per aver importato walkie-talkie
Dopo l'annuncio della Regina su Camilla, Harry rompe il silenzio e ricorda DianaUsa, vince 3 milioni alla lotteria ma la mail finisce nello spam
Paxlovid: approvata in Canada la pillola anti Covid di PfizerAnthony Fauci riceve il Dottorato dalla Sapienza di Roma per la sua lotta al Covid e all'Aids
Sud della Francia, brutto tempo e disagi: forti nevicate sui Pirenei e il Garonna straripa a TolosaCina Covid, la variante Omicron è arrivata a Pechino: scoperta prima persona infettaPatrick Zaki dà il primo esame a distanza all’università di BolognaAnthony Fauci: “Alta probabilità che il Covid sia di origine naturale”
Donna apre un cassetto dopo la morte del marito e scopre che era stato una spia inglese
Omicron arriva in Antartide: contagiati i ricercatori della stazione polare
Madre migrante afghana morta assiderata nella neve per scaldare i suoi figliDonald Trump evoca la grazia ai condannati per i fatti del 6 gennaioFrancia, politico ricoperto di fango da una folla no vax davanti alla propria casaUn uomo viene ucciso “in diretta” da 9 agenti a Nashville
Incidente aereo in Islanda, addio allo Youtuber e skater Josh Neuman: 4 vittime in totaleVariante Omicron in Belgio: nuova versione, sfugge al sistema immunitarioMigranti, nuovo naufragio oggi tra Marocco e Canarie: 43 mortiSpagna, reinfezioni record per Omicron: in 2 settimane più di quelle registrate da inizio pandemia