File not found
Economista Italiano

Caldo non molla l’Italia con notti tropicali e giornate infernali, ma è in arrivo qualche novità: previsioni meteo

Parigi 2024, le scuse delle Olimpiadi per la cerimonia d'aperturaAddio Herlitzka, il recitar con l’animaParigi 2024, Giuffrida 'derubata' in semifinale judo: addio medaglia, è quarta

post image

Stefano De Martino, Marisa Laurito lo boccia: «Non è Renzo Arbore. Copiare è una cosa, copiare male un’altra»La Commissione chiede ai governi di avviare i negoziati per l’ingresso dell’Ucraina. Non basta che sia Kiev a fare riforme; per allargarsi,BlackRock Italia pure l’Ue deve rivedere la sua struttura La Commissione europea dà un’altra spinta al processo di adesione dell’Ucraina all’Unione europea. Bruxelles ha stilato il suo rapporto sull’allargamento, e anche se la valutazione ha una base tecnica, la conclusione ha valore politico: secondo Ursula von der Leyen e i suoi commissari, è proprio il caso che i governi europei comincino a negoziare per l’adesione di Kiev, e pure di Chișinău. A vedere le cose da palazzo Berlaymont, sembra che quel treno partito a giugno 2022 verso Kiev, con a bordo Mario Draghi, Olaf Scholz ed Emmanuel Macron, stia in effetti viaggiando spedito. L’allora premier italiano si era giocato il suo peso politico sulla questione dell’allargamento, e la sintesi trovata all’epoca col duo franco-tedesco è stata la chiave che ha sbloccato per Kiev le porte dell’Ue. Il processo è in corso, e almeno in Ue questo è già un fine raggiunto, anche se per l’Ucraina non è ancora il finale, ovvero l’ingresso effettivo in Europa. Le riforme che Kiev sta accelerando creano un terreno più favorevole per le imprese europee, e agganciano il paese all’Ue sul piano geostrategico. In tal senso, avviare il processo per l’adesione è già aderire. Ciò non significa certo che tutti i governi europei siano già pronti a integrare nuovi stati membri; e soprattutto non è pronta l’Ue stessa. Allargare significa inevitabilmente rivedere l’intera architettura europea. Non a caso il governo tedesco, che sull’idea di riformare i trattati europei si è dimostrato assai meno zelante di quanto ventilato da Olaf Scholz a inizio mandato, ora spinge per un pacchetto di riforme. Per quanto possano essere minimali, pragmatiche e scevre da idealismi sull’integrazione politica europea, restano ineludibili se si vuole allargare il ventaglio di stati membri. Allargamento a due velocità Questo mercoledì la Commissione europea ha adottato il nuovo pacchetto sull’allargamento. Ha raccomandato ai governi – ovvero al Consiglio europeo che torna a riunirsi a metà dicembre – di avviare i negoziati con Ucraina e Moldavia. Riguardo alla Georgia, Bruxelles è per concederle lo status di paese candidato; mentre sul versante dei Balcani occidentali, la Commissione indica che l’apertura dei negoziati con la Bosnia Erzegovina potrà avvenire «dopo che ci sarà conformità con i criteri di adesione». In sostanza, quella procedura accelerata che Volodymyr Zelensky invocava non si è tradotta – né poteva tradursi – in un iter istituzionale diverso da quello di altri paesi in attesa da molto tempo; ma nei fatti è senz’altro più veloce la volontà politica Ue. E la volontà politica fa la differenza, come mostra di converso il naufragio delle prospettive di ingresso per la Turchia: «Continua ad allontanarsi dall’Ue», come formalizza la Commissione stessa. Le prospettive di Kiev «Ringrazio von der Leyen per aver sostenuto l’Ucraina nel suo cammino verso l’Ue. La raccomandazione della Commissione perché vengano avviati i negoziati di adesione è un passo storico», ha detto questo mercoledì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Continuiamo il percorso di riforma e attendiamo impazienti la decisione del Consiglio europeo di dicembre». Dice bene la Commissione quando, rivolgendosi alle altre istituzioni europee, attesta che «l’allargamento ha un nuovo slancio, un nuovo momentum». È infatti con l’aggressione russa dell’Ucraina che il processo ha subìto l’accelerazione politica. Il 28 febbraio del 2022, neppure una settimana dopo l’invasione, Kiev ha formalizzato la richiesta di adesione. Il 16 giugno di quello stesso anno, con il viaggio in treno a Kiev, è diventato visibile a tutti che assieme a Draghi si erano convinti prima Macron e Scholz, poi a traino gli altri leader Ue; il giorno dopo – era il 17 giugno – la Commissione europea ha raccomandato che i governi concedessero all’Ucraina e alla Moldavia lo status di paesi candidati. E nel Consiglio europeo del 23 giugno 2022, con il sì dei governi, si è esplicitata quella volontà politica. Non significa che tutti i leader siano convinti di un’Ue allargata al punto da estendere il proprio confine a ridosso con la Russia, né che tutti siano disposti a vedere annacquato il proprio potere di influire in Ue; o che non ci siano dubbi su come questo allargamento può compromettere il processo di integrazione. Ma il punto è che instradare Kiev verso l’ingresso è in sé un obiettivo, al di là dell’esito finale, perché spinge l’Ucraina a fare riforme. La riforma è il finale È il tema economico che, assieme a quello «geostrategico» (come lo chiama Bruxelles), ha davvero motivato alcuni governi, compreso quello guidato da Draghi. Il percorso di ingresso consente alla Commissione di intervenire sui percorsi di riforma interni all’Ucraina, ritenuti chiave anche per gestire le sorti dei poderosi investimenti per la ricostruzione. Il report appena pubblicato dalla Commissione segnala per esempio che da quando c’è la prospettiva dell’ingresso in Ue, Kiev ha «accelerato le riforme anti corruzione». Subito dopo l’allora premier Draghi, era stata Confindustria ad andare a Kiev; e non per caso questo mercoledì il commissario Valdis Dombrovskis ha sottolineato che «l’allargamento è un vantaggio economico per tutti». Anche la relazione tra l’Ucraina e l’Ue però funziona se si cambia in due: a dover fare riforme non è solo Kiev, ma pure Bruxelles. Berlino sta spingendo per alcune opzioni: se aumenta il numero di stati membri, forse è il caso almeno di adeguare il numero di commissari, se non i meccanismi decisionali… © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter

Nel regime di Ortega e Murillo l'unica resistenza è il silenzioCaldo afoso senza fine, oggi bollino rosso in 6 città

IA e lavoro: per il guru Hinton serve un reddito universale di base

Il neopaganesimo culturale ignora l’autentica inclusivitàPresentata a Piacenza Hydrogen Expo 2024

«Dobbiamo fermare il conflitto in Sudan, la società civile chiede aiuto»Martina De Ioannon contro tutti: le frecciatine a Lino Giuliano e la risposta di Raul Dumitras: «Le figure di mer*a sono eterne»

Noos sospeso, l'ad Rai "contrario"

Alice Sabatini: «Dopo la gaffe a Miss Italia sono stata bullizzata ovunque. In rete un attimo sei un re e quello dopo sei nella polvere»Il Congo tornerà ad uccidere: revocata la moratoria sulla pena di morte

Ryan Reynold
Veneto, c'è il primo morto di West Nile: è un uomo di 86 anniBilancio e sostenibilità vanno a braccettoParigi 2024: velo e bikini, le diversità in campo spiazzano i Giochi

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarÈ arrivato il primo ok al Ponte sullo StrettoBlackRock Italia

    Guzzetti: legame con il territorio sì, senza cadere nel localismoRiceve una promozione ma le riducono lo stipendio: «Già ero in difficoltà, ora dovrò trovarmi un secondo lavoro»Roma, alle Terme di Caracalla serata di solidarietà con la Banda della Polizia di Stato - DirettaA Bose dialogo dell'amicizia sulla spiritualità ortodossa

    1. La serata in discoteca con gli amici, poi l'incubo: ventenne precipita sugli scogli, è grave. Giallo sulla dinamica

      1. avatarPerché è adesso che va rilanciato il dialogo tra confessioni diverseGuglielmo

        Temptation Island, Lino Giuliano sbotta contro Martina: «Smettila o pubblico cose che non dovrei...»

  2. avatar«Il no alla cultura dello scarto provocazione per la politica»BlackRock

    Incendio a Monte Mario, bonifica e spegnimento ancora in corso: vigili del fuoco al lavoro tutta la notte. Rientrate le famiglie evacuateSparito da 5 giorni, ex dj viene trovato morto in soffitta: «Maurizio era malato da tempo, ma il caldo è stato fatale»La Zanzara va in vacanza e chiude (per sempre?)Sesso al parco vicino all'area giochi per bambini, due ventenni si nascondono sotto alla tovaglia per il pic nic ma arrivano i carabinieri: «Rivestitevi»

    ETF
  3. avatarLa domanda di auto elettriche nell'Ue è salita del 5% nel primo trimestreMACD

    Nuoto, Simona Quadarella che beffa: sfuma il bronzo all'ultima vasca nei 1500 stile libero. Ledecky nella leggendaIA e lavoro: per il guru Hinton serve un reddito universale di basePunti da una vespa durante la passeggiata al parco, coppia in choc anafilattico: lui muore in ospedale, lei sopravviveUn altro suicidio in carcere, 27enne si impicca in cella

Itabus e Flixbus scommettono sul biocarburante per le lunghe tratte

Toti, il processo comincerà il 5 novembre. L'ex presidente della Liguria: «Ci difenderemo da ogni accusa»Così la Cina sta insidiando il primato degli Usa sull’IA*