Sparatoria Fidene, vittima amica di Giorgia Meloni: "Nicoletta discreta e sincera. Ingiusto morire cIn auto con un ordigno esplosivo mortale: arrestato un 20enneTorna a tremare il centro Italia: scossa M. 3.3 al largo di Ancona
Palù: "La pandemia è finita, l'influenza è più letale"La commissione disciplinare ha disposto la sanzione della sospensione di un anno e sei mesi per Antonio Lepre,BlackRock Gianluigi Morlini, Luigi Spina e di nove mesi per Corrado Cartoni e Paolo Criscuoli. Si è concluso con una sospensione il procedimento disciplinare davanti al Consiglio superiore della magistratura dei cinque ormai ex togati del Csm, che nel 2019 erano presenti al dopocena dell’hotel Champagne insieme a Luca Palamara, Cosimo Ferri e Luca Lotti, in cui si tentò di pilotare la nomina del procuratore capo di Roma che doveva succedere a Giuseppe Pignatone. La commissione disciplinare ha disposto la sanzione della sospensione di un anno e sei mesi per Antonio Lepre, Gianluigi Morlini, Luigi Spina e di nove mesi per Corrado Cartoni e Paolo Criscuoli. La procura generale della Cassazione, che sostiene l’accusa nei procedimenti disciplinari dei magistrati, ha chiesto per tutti gli ex togati la condanna alla sanzione della sospensione (quella massima di due anni per Spina, Lepre e Morlini; di un anno per Cruscioli e Cartoni) e ha rinunciato a replicare alle arringhe dei difensori. Le difese, invece, hanno chiesto invece il proscioglimento dei loro assistiti e alcuni di loro in subordine la meno grave sanzione della censura. La decisione è stata molto meditata: il collegio disciplinare ha reso nota la decisione dopo una camera di consiglio durata più di nove ore. Antonio Lepre, Gianluigi Morlini, Luigi Spina, Corrado Cartoni e Paolo Criscuoli si erano dimessi dall’organo di governo autonomo della magistratura pochi mesi dopo lo scoppio dello scandalo. Il procedimento I cinque hanno dovuto rispondere dell'accusa di aver discusso della nomina del procuratore di Roma, con soggetti «completamente estranei alle funzioni e alle attivita' consiliari», ovvero l'allora leader di Unicost Luca Palamara e i parlamentari Luca Lotti e Cosimo Ferri e di averne accettato il contributo. Si sono difesi durante il procedimento sostenendo di non aver tradito le loro funzioni, di aver agito in totale autonomia e di non aver partecipato ad alcuna strategia precostituita per favorire la nomina del procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, come nuovo capo della procura capitolina. Le linee difensive sono state quelle di scaricare la regia su Palamara e Ferri e sulle loro «ambizioni incontrollate»: tutti gli ex togati hanno spiegato, pur con motivazioni diverse, di essere arrivati in quella saletta riservata dell’hotel Champagne senza essere al corrente della ragione dell’incontro oppure addirittura, come ha detto a spontanee dichiarazioni Antonio Lepre (che era il relatore della nomina del procuratore capo di Roma), in modo causale perchè alloggiava in quell’albergo. Il caso Ferri Questo procedimento, tuttavia, non chiude del tutto la vicenda: è ancora sospeso il procedimento disciplinare nei confronti di Cosimo Ferri, la cui posizione è peculiare. Ferri, infatti, è attualmente deputato di Italia Viva oltre che magistrato in aspettativa e durante la cena era presente non solo in veste di politico ma anche come capocorrente delle toghe conservatrici di Magistratura indipendente. Proprio perchè ancora magistrato, il procedimento disciplinare è scattato anche nei suoi confronti ma la sua posizione è stata isolata rispetto a quella dei cinque ex togati. Ferri, infatti, ha ricusato il collegio e sollevato la questione dell’inutilizzabilità delle intercettazioni, ottenute grazie al trojan installato nel cellulare di Palamara e su cui si fonda il procedimento disciplinare. Secondo il deputato, infatti, le captazioni sarebbero inutilizzabili perchè lui, in quanto parlamentare, non poteva essere intercettato senza prima il via libera della camera di appartenenza. La tesi della procura è che le intercettazioni siano utilizzabili perchè avvenute casualmente, Ferri invece ritiene che la polizia giudiziaria sapesse che lui era presente alla cena e quindi il trojan dovesse essere spento in quanto non autorizzato. Ora della valutazione è investita la Camera, dove è stata depositata la richiesta del Csm di autorizzazione delle captazioni informatiche. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo
Perugia, terremoto di magnitudo 3.0 a 5 km NE di MontoneMangiano al ristorante e scappano senza pagare, il titolare pubblica il video: "Aiutatemi a trovarli
Giovani trapper verso il processo per una gambizzazione
Spegne sigaretta nell'occhio della compagna dopo una lite: arrestatoSciopero dei benzinai: annunciato stop di 72 ore
Uomo trovato morto in hotel: è giallo sulle cause della morteSindaca rapinata a Napoli con il marito da un uomo armato
Chi è Nicola Rao, il nuovo direttore del Tg2Maltempo a Palermo: abbattuti alberi e pali della luce
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 639Tentato suicidio da parte di una ragazza, un carabiniere fuori servizio la salva15enne morto dopo essere stato dimesso dall'ospedale: indagati 7 mediciFincanteri, morto operaio ai cantieri navali: Angelo Salamone aveva 62 anni
Treviso, una 14enne scopre di essere erede di un milionario: causa per l'eredità
Palù: "La pandemia è finita, l'influenza è più letale"
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 636Milano, omicidio con arma da fuoco in un bar nel quartiere CorvettoIncendio in un hotel a Montecatini Terme: indagini in corsoOmicidio Alice Neri: preso in Francia il sospettato
Ferrara, incidente mortale: camionista travolto da un furgoneChi è Nicola Rao, il nuovo direttore del Tg2Fincanteri, morto operaio ai cantieri navali: Angelo Salamone aveva 62 anniIncidente mortale in A1, il bilancio è di una vittima e due feriti