File not found
investimenti

Investita sulle strisce pedonali: 17enne morta dopo 5 giorni di agonia

Roma, il 19enne Filippo Patulli si accascia e muore sotto il portone di casaVendetta sulla ex: città tappezzata di manifesti con i presunti amantiQuattro scosse di terremoto nella zona est di Roma, la più forte di magnitudo 3.2

post image

Non dava notizie da giorni, trovato morto in casaL’impressione è che il retroterra di sfondo della giustizia riparativa come da riforma coincida con una visione irenica e aconflittuale della società,MACD di verosimile matrice religioso-comunitarista o in ogni caso di ispirazione umanista, tale per cui assurge a valore prioritario il recupero del legame personale e sociale che il reato avrebbe spezzatoLa giustizia riparativa ha fatto il suo ingresso ufficiale nell’ordinamento italiano grazie alla recente riforma Cartabia, nel cui ambito essa è stata fatta oggetto di una disciplina organica (d.lgs. n. 150/2022).Rinviando alla letteratura specialistica per un’esposizione particolareggiata di tale disciplina, qui basta accennarne le principali linee direttrici.L’accessoPremesso che essa nel contenuto si uniforma ampiamente alle preesistenti fonti normative internazionali e sovranazionali, i primi punti importanti da evidenziare sono i seguenti: l’accesso alla giustizia riparativa è concepito come complementare (e non sostitutivo) rispetto alla giustizia penale convenzionale; il ricorso ai suoi strumenti, definiti «programmi», è potenzialmente ammesso in relazione a ogni tipo di reato, a prescindere dalla sua gravità (mentre in alcuni ordinamenti esso è limitato al novero dei reati di gravità medio-bassa) e, altresì, in ogni stato e grado del procedimento penale, nonché nella fase esecutiva della pena.A informare senza ritardo in merito alla facoltà di accedere alla Gr è l’autorità giudiziaria, e gli autori e le vittime interessate a fruirne debbono manifestare in proposito un consenso personale, volontario ed espresso in forma scritta; è previsto pure che possa essere il giudice di sua iniziativa a proporre alle parti un percorso di giustizia riparativa, ma queste devono in ogni caso esprimere un corrispondente assenso. È da aggiungere un dato rilevante: tra le vittime potenzialmente incluse nello svolgimento delle procedure riparative rientra anche la vittima «surrogata o aspecifica», vale a dire la vittima di un reato diverso da quello per cui si procede (questa inclusione estensiva si spiega considerando che le vittime effettive avvertono, non di rado, forti resistenze psicologiche a entrare in rapporto dialogico con gli offensori).Quanto ai programmi (strumenti) utilizzabili, vengono esplicitamente menzionati: la mediazione tra autore e vittima, il dialogo riparativo e ogni altro programma dialogico guidato da mediatori. Quando il programma si conclude positivamente, cioè con un effettivo esito riparativo, quest’ultimo può essere «simbolico» (dichiarazioni o scuse formali, impegni comportamentali anche pubblici o rivolti alla comunità, accordi relativi alla frequentazione di persone o luoghi) o «materiale» (risarcimento del danno, restituzioni, adoperarsi per elidere le conseguenze dannose o pericolose del reato o evitare che lo stesso sia portato a conseguenze ulteriori).Gli effetti Tutto ciò premesso, veniamo ai punti che assumono un rilievo decisivo, innanzitutto chiedendoci: che tipo di effetti produce in sede penale l’avvio di un percorso di giustizia riparativa?Bisogna in realtà distinguere. Se il percorso si interrompe o sfocia in un nulla di fatto, questo risultato fallimentare non produce alcun effetto sfavorevole nei confronti della persona indicata come autore del reato; com’è intuibile, produce viceversa effetti favorevoli (nel senso che fra poco specificherò) il suo buon esito.Ma cosa deve intendersi per «riuscito esito riparativo»? La disciplina organica lo definisce così: «Qualunque accordo, risultante dal programma di giustizia riparativa, volto alla riparazione dell’offesa e idoneo a rappresentare l’avvenuto riconoscimento reciproco e la possibilità di ricostruire la relazione tra i partecipanti».Diciamo la verità: siamo in presenza di termini e concetti non poco generici e impregnati di una preconcetta visione «relazionale» del reato, che può invero esporsi a giustificati rilievi critici. Da un lato, ci troviamo di fronte a quella che può definirsi una fallacia di generalizzazione: non tutti i reati infatti comportano la rottura di relazioni umane preesistenti, essendo anzi via via cresciuti negli ordinamenti moderni quelli senza vittime in carne e ossa, come ad esempio i delitti cosiddetti «a pericolo astratto». Dall’altro lato, appare quantomeno dubbio che un mediatore possa ragionevolmente valutare come esito mancato l’eventuale stipula di seri accordi a contenuto materialmente riparatorio, se non accompagnata da un’ulteriore attenzione alla dimensione relazionale.I problemi di compatibilitàAl riguardo, emerge un profilo problematico che finora non è stato, forse, sufficientemente lumeggiato, ma che a me appare di importanza cruciale con riferimento ai princìpi costituzionali di fondo di un ordinamento come quello italiano.Mi chiedo preliminarmente: quale concezione della società e dei rapporti tra individuo e comunità sociale sta dietro un modello di Gr, come questo delineato dalla riforma Cartabia, che assume tra gli obiettivi fondamentali quello di favorire la riconciliazione personale tra offeso e offensore e altresì – come si afferma in altra parte della disciplina organica – la ricostituzione dei legami con la comunità? Orbene, l’impressione è che il retroterra di sfondo coincida con una visione irenica e aconflittuale della società, di verosimile matrice religioso-comunitarista o in ogni caso di ispirazione umanista, tale per cui assurge a valore prioritario il recupero del legame personale e sociale che il reato avrebbe spezzato.Se l’impressione è giusta, si impone allora questa seconda domanda: quanto il suddetto modello di giustizia riparativa è compatibile col principio costituzionale di rieducazione, o meglio con quell’accezione laica di esso che – come abbiamo visto in precedenza – si è affermata come predominante tra gli studiosi di diritto penale, tenuto conto del contemporaneo rilievo da attribuire al principio del pluralismo politico-ideologico, culturale e morale?A rigore, questa compatibilità risulta quantomeno problematica. Non tutti infatti condividiamo, nell’attuale società pluralista, una concezione morale di sfondo che assume la riconciliazione interpersonale o comunitaria a valore prioritario: ad esempio, un autore di reato di orientamento ideologico liberale-individualistico potrebbe rimanere indifferente rispetto alla prospettiva di entrare in sintonia con la vittima in carne e ossa, ma potrebbe nondimeno essere disposto a compiere impegnative prestazioni riparatorie volte a neutralizzare le conseguenze dannose del reato commesso.Dovremmo ritenere che, in un caso come questo, manchi qualcosa per considerare l’autore socialmente recuperato anche alla stregua dei princìpi e valori sottostanti alla giustizia riparativa? Se pensassimo così, a mio avviso giungeremmo a una conclusione costituzionalmente più che discutibile. Il testo è un estratto di Punizione (Il Mulino, 2024)© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Fiandaca

Biella, malore a scuola: studentessa muore a 18 anniLadri nel cimitero di Manduria: rubati i denti d'oro di un defunto

Lutto nel mondo sindacale e sportivo oristanese: morta Laura Bozzo

Precipita dal tetto durante una cena con gli amici: aperta un'inchiestaIncidente mortale sulla Sassari-Olbia, morto un avvocato di 61 anni

49enne morto in un incidente stradale: lascia la figlia di 12 anniPassa una notte con lei e trova il video in rete: la pornostar Blueangy nei guai

Sparatoria ad Alatri, Thomas Bricca è morto. Il direttore del San Camillo: “Situazione gravissima”

Milano, senzatetto trovato morto nei pressi dell'Arena Civica"Ritmi insostenibili", infermiere suicida al Policlinico di Napoli

Ryan Reynold
Incendio in una casa: morto 83enneLutto nel mondo del design: è morto l'architetto Valerio CastelliBeffe e botte dai compagni di classe: 13enne pestato fuori dalla scuola

BlackRock

  1. avatar"Ciao Jajo", il saluto degli amici a Claudio Lupattellitrading a breve termine

    Mamma prende a testate una ragazzina in classe: bullizzava la figlia37enne morta a Napoli per un tumore: era stata finalista di Miss ItaliaScende dall'auto dopo il tamponamento e viene investito da un'altra vettura: grave 46ennePassa una notte con lei e trova il video in rete: la pornostar Blueangy nei guai

      1. avatarGiornata della Memoria: significato e perchè si celebraVOL

        Obbliga la moglie a fare sesso: lei incinta perde il bambino

  2. avatarMistero risolto sul morto sconosciuto in un loculo, l'assessore: "Resti lì da 40 anni"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Spari contro una macelleria di Matierno, indagini in corso"Mi avete spezzato il cuore": l'urlo di dolore di Paolo Bricca, il papà di ThomasTraghetto in fiamme a Palermo: incendio domato dopo 9 giorniTerremoto in provincia di Forlì-Cesena: scossa di magnitudo 3.5

  3. avatarClochard trovato senza vita in Stazione Centrale a Milano: morto di freddoCapo Analista di BlackRock

    Sparatoria ad Alatri, Thomas Bricca è morto. Il direttore del San Camillo: “Situazione gravissima”Livorno, ubriaco sfreccia in strada ma si ribalta violentementeAgguato ad Ostia, 48enne ammazzato a copi di arma da fuoco davanti casaMessina Denaro, nel covo trovata anche una pistola calibro 38

Era un "cieco assoluto", solo che guidava l'auto ed aveva chiesto il rinnovo della patente

Maltempo a Cesenatico: allagamenti in riviera e disagi alla circolazioneUn 17enne che risultava scomparso è stato trovato morto: indagano le forze dell'ordine*