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La riforma Cartabia (per ora) non si toccaSuper LeagueNegli incubi dei campioni,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella che ora non vincono piùLa stagione dello Young Boys è iniziata con tre sconfitte in tre incontri, l’ultima per 4-0 contro il San Gallo - La politica sui trasferimenti di Spycher e Von Bergen non convince©Keystone/ Gian Ehrenzeller Manuel Arrigo30.07.2024 06:00Al 78’ della sfida tra San Gallo e Young Boys, il portiere dei bernesi David von Ballmoos approfitta di un’interruzione di gioco per scattare furioso verso a un calciatore. Già, ma si tratta del suo compagno di squadra Jaouen Hadjam, reo di aver tentato un dribbling in area di rigore. L’estremo difensore prende il terzino per la maglia e, faccia a faccia, gliene dice quattro. Un’immagine che descrive al meglio l’inizio di stagione disastroso dei gialloneri, che solo un paio di mesi fa si laureavano campioni svizzeri. Nei primi tre incontri, hanno collezionato tre secche sconfitte. L’ultima, per l'appunto, domenica al Kybunpark di San Gallo per 4-0. Il distacco dalla capolista Servette è già di nove punti, quello da Lugano e Zurigo – che hanno disputato solo due incontri – di sei. Il nervosismo di von Ballmoos e dei gialloneri è allora in un certo senso comprensibile. Una crisi non impronosticabileDifficile ricordare un esordio stagionale così problematico da parte della squadra campione in carica. «La situazione non sorprende però totalmente», spiega il giornalista di Tamedia Dominic Wuillemin, che segue l’YB da vicino. «Certo, una partenza così terribile era inaspettata. Analizzando la scorsa stagione, tuttavia, si notano alcuni campanelli d’allarme. A marzo c’era già stato un cambio in panchina, e il titolo è arrivato anche perché le concorrenti hanno un po’ ceduto nelle battute finali». La ragione principale delle difficoltà va però ricercata, secondo il bernese, nel progressivo declino della rosa: «Ha sorpreso la decisione della dirigenza di non rinforzare la squadra in questa finestra di mercato. L’estate scorsa, erano partiti Rieder, Fassnacht e Zesiger tra gli altri, e gli acquisti di Males, Lakomy, Janko e Ganvoula non hanno inciso come ci si aspettava. A gennaio hanno poi salutato anche Garcia e Nsame, che sono stati sostituiti da dei giovani. Una politica che è stata rinnovata questa stagione e che non mi trova d’accordo. Nella rosa attuale, in effetti, mancano dei leader nello spogliatoio. Si è anche preferito una squadra di quantità, a discapito della qualità».Rimpianto Croci-Torti?Sul banco degli imputati è finito anche l’allenatore basilese Patrick Rahmen. Al timone dei bernesi da questo luglio, è incappato nella sua decima sconfitta consecutiva negli incontri ufficiali, complice l’infelice finale di campionato con il Winterthur. Alcuni media sono arrivati addirittura a ipotizzare un cambio in panchina in caso di disfatta sabato prossimo contro lo Zurigo. «Non posso pensare che Rahmen sia già in bilico – rileva tuttavia Wuillemin –. Sarebbe un'enorme ammissione di colpa da parte dei dirigenti sportivi. Proprio Christoph Spycher e Steve von Bergen, che hanno il compito di formare la squadra, sono invece i principali responsabili della situazione e hanno messo in difficoltà il mister. Certo, Rahmen ha finora proposto alcune novità che non hanno funzionato, anche per ammissione dei giocatori stessi. Ma non avrebbe alcun senso licenziare un allenatore con un contratto di due anni dopo una manciata di partite. No, è fuori discussione».In primavera, nella lista dei possibili allenatori dello Young Boys, era finito anche il nome di Mattia Croci-Torti. Chissà che il tecnico momò non sia adesso uno dei principali rimpianti dei gialloneri. «Non posso giudicare quanto l’interesse Croci-Torti fosse concreto. Al momento, però, i temi sono altri». Tra innesti e rientriNonostante la maratona per il titolo sia ancora lunghissima, gli inciampi dell’YB – campione nazionale in sei delle ultime sette edizioni – potrebbero alimentare le speranze di gloria del Lugano e delle altre pretendenti. «La rosa non è cambiata molto rispetto all’anno scorso, ed è più forte di quel che sembra ora. È pur vero che senza un cambio di rotta immediato, diventerebbe complicato recuperare lo svantaggio. Il rischio di mancare gli obiettivi prestabiliti – che comprendevano la vittoria della Super League e la finale di Coppa Svizzera – è concreto», spiega ancora Wuillemin. Viene dunque da chiedersi se a Berna accetteranno a cuor leggero questo scenario, o se interverranno per scongiurarlo. «È previsto l’arrivo di una punta, ma non di un altro difensore centrale. Si attenderà il rientro di Camara e Benito dall’infermeria, che oltre ad aiutare la retroguardia metteranno a disposizione la loro esperienza. Incanalare una serie di vittorie a breve, tuttavia, resta comunque difficile».In questo articolo: CalcioSportYb
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