File not found
Capo Analista di BlackRock

++ Violenze in carcere, pm chiedono misure per altri 29 agenti + - Tiscali Notizie

Il Vaticano convoca monsignor Carlo Maria Viganò, è accusato di «scisma»Musetti nella storia, batte Zverev e vola in semifinale - Tiscali NotizieL'oroscopo settimanale dal 15 al 21 luglio: la classifica dei segni più fortunati

post image

Black Friday 2020: le 10 migliori offerte PC e Smartphoneundefined - Web COMMENTA E CONDIVIDI «Una delle parole chiave del cristianesimo,MACD forse la prima, è “grazia”, il ricevere, in Cristo, qualcosa di non dovuto, addirittura la vita divina, la comunione con Dio. Per questo la nostra esistenza diventa graziosa e si accompagna al rendimento di grazie, movimento del cuore che riconosce la grazia originaria, che ci precede». Inizia con queste parole la riflessione sulla gratitudine del cardinale Giorgio Marengo, missionario della Consolata, residente dal 2003 in Mongolia dove per 14 anni è stato parroco nel villaggio di Arvaiheer. Agenzia Romano Siciliani/sLa vita missionaria quali speciali motivi di gratitudine offre?Attraverso l’accompagnamento di uomini, donne, bambini che si volgono al Signore provenendo da esperienze molto lontane dal cristianesimo, si ha la grande grazia di vedere lo Spirito Santo all’opera nella vita delle singole persone e di interi gruppi umani. La considero un’esperienza bellissima, impagabile, che per me è motivo di gratitudine profonda. Il fondatore dei missionari della Consolata, il Beato (presto santo) Giuseppe Allamano, riteneva che la missione ad gentes fosse qualcosa di “eminentissimo”: usava il superlativo proprio per indicare il grado di intensità con cui si coglie lo Spirito all’opera e si assiste allo sbocciare della fede nel cuore delle persone. Vi è anche un secondo speciale motivo per cui essere sommamente riconoscenti: la vita missionaria allarga gli orizzonti del cuore e della mente. Ci si immerge in culture, tradizioni, usi, costumi diversi e ciò costituisce un enorme arricchimento sul piano umano. Le persone che incontrano Gesù per la prima volta e nelle quali poi sboccia la fede mostrano una speciale forma di gratitudine? Sì: quando le persone incontrano Gesù e cominciano a seguirLo, rileggono tutta la loro vita alla luce del Vangelo e si rendono conto di come il Signore le ha aspettate, come ha preparato le condizioni affinché venissero a Lui, come riscrive il loro sguardo sul futuro. Diventano persone estremamente luminose e infinitamente grate. Ricordo una signora di Arvaiheer, una delle prime a ricevere il battesimo: aveva abbracciato la fede con grande entusiasmo e riconosceva – con immensa gratitudine – come, grazie alla fede, tutto per lei fosse cambiato, come, ad esempio, non temesse più come prima la morte perché ora sapeva Chi e cosa l’attendeva. La riconoscenza spontanea e gioiosa di chi inizia la propria storia con Gesù ci può insegnare a rammentare la reale grandezza del dono della fede.I cattolici mongoli non si sentono smarriti e tristi per il fatto di essere pochi come invece accade a molti cattolici in Europa. Certo, loro non hanno un passato di fede con cui confrontarsi, ma a prescindere da ciò, la loro esperienza insegna qualcosa in ordine alla gratitudine verso il Signore? Penso di sì. Quando si vive con intensità il momento presente riconoscendo in esso il dono della fede e la presenza del Signore, è possibile superare il senso di sconforto e di smarrimento che può nascere per il fatto di essere pochi. Bisogna però riscoprire la profondità, la bellezza, la forza del dono della fede, e la felicità e la gratitudine per averlo ricevuto: così sapremo poi trovare le forme più adatte per adeguarci a una diversa condizione storica. Penso inoltre che sarebbe opportuno ricordare un fatto: quanti patiscono per essere diventati una minoranza rimpiangono un passato di grandi numeri che è stato un fenomeno circoscritto, in Italia, a un periodo determinato, caratterizzato dall’abbondanza di vocazioni sacerdotali, dalla nascita di numerose diocesi e di strutture assistenziali e sociali. Ma nei suoi duemila anni di storia, la Chiesa – nel mondo – è sempre stata realtà piccola, è sempre stata lievito nella pasta. L’importante, appunto, è essere lievito, è la fedeltà al Vangelo.In un contesto come quello occidentale, governato dalle leggi del mercato, che spinge a ottimizzare energie e risorse e premia efficienza e risultati, esiste la tentazione di farsi sopraffare dall’ansia del raccolto che fa perdere la letizia della semina e la gratitudine per l’invio a seminare? Come si vince questa tentazione?Sì, la tentazione esiste, specie nel contesto occidentale, dominato dall’efficientismo, che inevitabilmente condiziona la mentalità di tutti. Sono convinto però che questa sia una tentazione radicale che può maturare in qualsiasi contesto sociale: c’è infatti sempre il rischio, nell’opera di evangelizzazione, di concentrarsi sui passi successivi da compiere perdendo così la capacità di apprezzare la pienezza e la ricchezza del momento presente e tutte le abbondanti grazie e consolazioni che il Signore dà ad ogni passo compiuto, anche quando esso è molto faticoso. Inoltre c’è sempre il rischio di trasformare la propria dedizione in un idolo e di credere dunque che tutto dipenda da noi. Per mettersi al riparo dal rischio di perdere la letizia della semina e la gratitudine per l’essere inviati penso sia necessario percorrere una strada: cercare e ritrovare la verità più profonda di noi stessi recuperando e riscoprendo il valore di esperienze come, ad esempio, quella della vera amicizia, della preghiera o di una vita semplice, anche un po’ spartana. Queste esperienze di base aiutano a cogliere la verità più profonda della nostra vita: tutto ciò che siamo lo abbiamo ricevuto, tutto è grazia, è dono. È cercando di voler bene, di spendere le nostre qualità migliori affinché altri siano felici e compiuti, che noi onoriamo quanto ricevuto da Dio? Sì. Come si legge in un salmo, noi non potremo mai ripagare il Signore per il dono della vita, non potremo mai onorare completamente quanto riceviamo da Lui, però la forma più adeguata per farlo è cercare di voler bene come, a nostra volta, siamo amati da Dio, quindi con gratuità, fedeltà, perseveranza. E con il per-dono, il super dono che fa realmente rinascere. In Mongolia quando le persone, con la fede, scoprono che la vita non è determinata da un fato immutabile, ma che esiste il perdono, che la vita può sempre ricominciare per la grazia di Dio, provano una grande felicità. Qui il sacramento della confessione è molto amato.Cosa vorrebbe dire a chi, magari sul finire della vita, guardandosi indietro, avverte con dispiacere e rammarico di non essere stato all’altezza dei doni ricevuti da Dio e dagli altri? Di non averli onorati come meritavano? L’icona che mi viene in mente è quella del buon ladrone che sulla croce, con umiltà, dice a Gesù “ricordati di me quando entrerai nel tuo Regno”. E Gesù risponde: “oggi sarai con me nel paradiso”. Chi sente di non aver onorato come meritavano i doni ricevuti, forse anche di averli sprecati, ha sempre una duplice possibilità: fare questo umile movimento del cuore verso il Signore riconoscendo le proprie mancanze e credere che la Sua misericordia sia più grande degli sprechi fatti. Niente è perduto, finché abbiamo respiro possiamo volgerci al Signore: davanti a Lui un giorno sono come mille anni e mille anni come un giorno. La nostra umiltà e la nostra umiliazione sono la porta aperta al Suo agire, al lasciare che il Signore sia il Signore.A chi vorrebbe dire grazie?A tre categorie di persone: ai miei genitori, a mia sorella e ai miei familiari, che mi hanno fatto crescere e sostenuto; ai tanti sacerdoti esemplari che ho incontrato e a quanti – insegnanti ed educatori – mi hanno formato; e infine a tutti coloro che, nel corso della vita, mi hanno perdonato. Anche questi ultimi, dandomi una seconda possibilità, hanno avuto un ruolo determinante nella mia vita.

Incendio alle Acciaierie Venete, due feriti - Tiscali NotizieLa rivoluzione del debito, intervista all’avvocato Fabio Cesare

Olimpiadi Parigi, Bellandi vince l'oro sotto gli occhi premier Meloni, poi l'abbraccio - Tiscali Notizie

La leggerezza di Irma Testa, una piuma contro gli stereotipiCosa devi sapere prima di donare il sangue la prima volta

Vicenza, operazione antidroga. Sequestrati 8 kg sostanze stupefacenti - Tiscali NotizieL'oroscopo di oggi, venerdì 5 luglio: le previsioni per ogni zodiacale

Il senso di Sinner per la neve. Se può vincere Wimbledon lo deve ai giorni da sciatore

Strage di Bologna, confermato in appello l’ergastolo per Paolo BelliniModena, uccide la moglie e va in caserma con il corpo nel bagagliaio

Ryan Reynold
L’idea di Reddito siciliano imbarazza il centrodestra. Conte: «Tempo galantuomo». Schifani: «Iniziativa personale»Truffe telefoniche trading: false promesse di guadagni milionariDue Canadair su un incendio in Gallura, evacuati alcuni stazzi - Tiscali Notizie

VOL

  1. avatarIAB Forum 2023: la "Regeneration" conquista l'Allianz Mico di MilanoProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Notizie di Viaggi - Pag. 1Morgan a processo per stalking su Angelica Schiatti, Warner gli chiude il contratto dopo le accuse di CalcuttaBallottaggi, i seggi rimangono aperti fino alle 15. L’affluenza è in netto caloLe 7 professioni più pagate in Italia nel 2023

      1. avatar«Un comune nel comune»: così la mafia si è presa Aprilia. Ai domiciliari il sindaco di Forza Italiaanalisi tecnica

        Protesta in carcere a Sollicciano dopo il suicidio di un detenuto di 20 anni: è il 50esimo da inizio anno

        VOL
  2. avatarDirettrice Wsj, oggi giorno di festa per Evan, grazie Biden - Tiscali Notizieinvestimenti

    La giustizia del papa e il diritto internazionale: è tempo di cambiareSchlein: "Vogliamo vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile" - Tiscali NotizieScoperta frode fiscale, 3 arresti e 13 indagati in Veneto - Tiscali NotizieAccordo Avepa - banche per l'accesso al credito delle imprese agricole - Tiscali Notizie

  3. avatarBoston Celtics campioni NBA. La rivincita del secchione Brown, «troppo intelligente» per giocare a basketGuglielmo

    Femminicidi senza fine: Manuela Petrangeli è la 46esima vittima di quest’annoL’insostenibile lentezza in regia. Non basta più pensare senza correreWeb marketing: i trend per il 2024 secondo Simone LongatoL'oroscopo di oggi mercoledì 26 giugno: le previsioni per ogni segno zodiacale

    ETF

Da Ronaldo a Yamine Lamal, veterani e scoperte: gli Europei più belli di sempre

OroscopoPadova, Giada Zanola gettata dal cavalcavia: arrestato il compagno. È il terzo femminicidio a maggio*