Massa Macinaia dice addio a Riccardo Lombardi, imprenditore e dirigente sportivoTerremoto a Napoli: scossa di magnitudo 2.6Avezzano, malore nel sonno: Angiolo muore a 31 anni
Incidente sul lavoro a Messina, 53enne muore colpito alla testa da una pressaSì del Cdm alla riforma costituzionale. La sponda di Mantovano e l’appoggio di Iv e Azione. L’Anm pensa allo sciopero: «Un passo indietro sull’indipendenza». Contrari Pd,Professore Campanella Avs e M5sInfine è arrivata: il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha ottenuto il sì in Consiglio dei ministri alla sua riforma costituzionale della giustizia, che prevede la separazione delle carriere tra pm e giudici e lo smembramento del Csm, diviso in due e con un’Alta corte.L’annuncio è arrivato accompagnato da parole trionfanti. Il ministro ha parlato di «provvedimento epocale». La premier Giorgia Meloni si è intestata una riforma che ha definito «giusta e necessaria» e auspicato che «il parlamento la approvi il prima possibile». Nume tutelare del testo è stato però l’ex magistrato e sottosegretario Alfredo Mantovano, che alla vigilia del Cdm ha accompagnato Nordio al Quirinale, per discutere il dossier con il capo dello stato (che è anche presidente del Csm). L’incontro, che Mantovano avrebbe preferito rimanesse riservato, doveva servire a strappare una sorta di via libera preventivo, ma si è concluso con una semplice presa d’atto e strettissimo riserbo su eventuali rilievi.La scelta del governo è stata comunque quella di tirare dritto. Il ddl costituzionale ora inizierà il suo lungo iter parlamentare – doppia lettura con possibile referendum confermativo se non otterrà il sì con maggioranza qualificata – ed è facile pronostico quello di un clima di scontro con le toghe. Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, ha sempre ribadito il no a una riforma che «è un passo indietro rispetto all’indipendenza» e ha immediatamente convocato una riunione d’urgenza per valutare l’ipotesi di uno sciopero. GiustiziaTanti ma silenziosi: le toghe indifferenti alla riforma di NordioGiulia MerloIl testo, che si compone di otto articoli, è stato limato e rifinito fino all’ultimo. «Non è blindato», ha sottolineato Mantovano, spiegando che ci potranno essere miglioramenti sia dal confronto con i magistrati sia in parlamento, con l’obiettivo di sventare eventuali referendum. A oggi, ai sì del centrodestra, si aggiungono quelli di Azione e Italia viva. Questo porterebbe il numero almeno a 258 voti alla Camera e 128 al Senato: per un soffio troppo pochi per raggiungere i due terzi necessari, ma la speranza è di coinvolgere anche altri gruppi. L’obiettivo, sottolineato da Nordio, è di «attuare il principio fondamentale del processo accusatorio voluto da Vassalli», ma «la magistratura requirente è e resterà indipendente dal potere esecutivo», però si «interromperà la degenerazione correntizia».La riforma si fonda su tre elementi: la separazione delle carriere tra pm e giudice; la creazione di due Csm entrambi presieduti dal capo dello stato e di una Alta corte che si occupa del disciplinare; il sorteggio di tutti i componenti, sia laici sia togati.L’Alta Corte – che sottrae al Csm la funzione disciplinare – sarà composta da 15 giudici: tre di nomina presidenziale, tre estratti a sorte da un elenco, predisposto dal parlamento, di professori in materie giuridiche e avvocati con almeno vent’anni di professione, sei magistrati giudicanti e tre requirenti sempre estratti a sorte. Anche i componenti dei due Csm saranno estratti a sorte: i togati tra pm o giudici, i laici da un elenco di professori in materie giuridiche e avvocati con quindici anni di esercizio della professione. Dal testo è sparito invece ogni riferimento all’introduzione in Costituzione della figura dell’avvocato.Anche nel mondo giuridico la divisione è netta. Da un lato il Consiglio nazionale forense e i penalisti plaudono e chiedono che «la riforma sia portata a compimento», dall’altro l’Anm si prepara alle barricate con la convocazione di un comitato direttivo centrale d’urgenza per il 15 giugno, aperto a tutte le magistrature. Secondo la giunta dell’associazione, nella riforma «si rintraccia una volontà punitiva nei confronti della magistratura» e «la chiara intenzione di attuare un controllo sulla magistratura da parte della politica». Le toghe hanno incassato la vicinanza del Pd, di Alleanza verdi e sinistra e del Movimento 5 stelle, contrari alla riforma.«Accettiamo contributi e suggerimenti, ma le toghe dovranno accettare la volontà popolare» e «a noi è stato dato mandato di separare le carriere», ha indirettamente risposto Nordio, riferendosi al fatto che la riforma fosse nel programma del centrodestra. Eppure proprio il tempo di approvazione è il punto nodale che sottolineano sia gli avvocati sia Azione, con Enrico Costa: la riforma ha tempi fisiologici molto lunghi e la convinzione del governo si misurerà in parlamento.Al CsmMentre l’attenzione è tutta concentrata sull’annuncio della riforma, il Csm in carica ribolle. Ad agitarlo è la formazione delle commissioni che cambiano ogni 16 mesi, in particolare con i membri della Quinta. Nevralgica perché decide sugli incarichi direttivi, è composta da quattro togati e due laici e lo scontro interno riguarda la scelta dei laici e del presidente.La decisione è nelle mani del comitato di presidenza guidato dal vicepresidente Fabio Pinelli. Secondo fonti dell’opposizione, a fare pressioni per la nomina di una laica di FdI – Isabella Bertolini – si sarebbe mosso il sottosegretario Mantovano, non nuovo a sortite nel campo del Csm. Il nome alternativo emerso è quello del laico in quota Iv, Ernesto Carbone.Fonti di centrodestra, invece, negano qualsiasi interferenza ma riferiscono di una «legittima aspirazione di tribuna» in commissione da parte di un laico del gruppo di FdI, che è anche il più numeroso in Consiglio. FdI punta anche alla nomina di Felice Giuffrè alla guida dell’ufficio studi, che ha un ruolo centrale nel lavoro preparatorio sui pareri sulle riforme, compresa quella appena passata in Cdm. A riprova delle tensioni, la camera di consiglio iniziata alle 16 si è conclusa in tarda serata – dopo la chiusura di questo giornale – con l’ipotesi di fumata nera. GiustiziaLa separazione delle carriere è boomerang per NordioGiulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia MerloMi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Incidente sulla A22: morta 50enne di BolognaUSA, studentessa italiana morta investita da un'auto
Omicidio agli chalet di Mergellina: spari tra due gruppi dopo un festone su un piede
Ravenna, operaio travolto e ucciso da un'auto: il conducente era ubriacoTerremoto a Napoli: scossa di magnitudo 2.6
Napoli, 17enne trovato morto in un capannone: è caduto dal tettoOperaio 40enne muore travolto da tubi ed impalcature
Tradate: una barca prende fuoco nei boschi, si indaga l'ipotesi dolosaRoma, vasto incendio a Ostiense: a fuoco 22 scuolabus
Prova ad abusare di una bimba di 10 anni ma il padre lo bloccaCatania, donna colpita al volto da solvente: frequentava un pentitoLuca Orioli e Marirosa Andreotta, l'appello della madre 35anni dopo la loro morteReggio Emilia, bar vende croissant di farina di grillo: la reazione dei clienti
Padova, esplode palazzina: un morto e tre feriti
Schianto auto-scooter a Casoria: 26enne perde la vita
Incendio sui binari nella stazione di Roma Casalina: a fuoco due vagoniTrento, 34enne condannato ad un anno di carcere per un furto di cibo da 4 euro: i dettagliBambino di 4 anni cade dal balcone: è in gravi condizioniMeteo, Pasqua e Pasquetta a rischio pioggia?
Papa Francesco visita il reparto di oncologia pediatrica al Gemelli e battezza un neonatoMassa Macinaia dice addio a Riccardo Lombardi, imprenditore e dirigente sportivoGuerra Ucraina, scontro tra Santoro e Sallusti: "Perché dobbiamo combattere noi?".Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 499