Frana coinvolge tre veicoli: nessun ferito e A23 bloccataScende dall'auto in panne: 85enne travolta da un'altra macchinaNuovo codice della strada, condanne per droga: cosa cambia
Esplosione Suviana, la testimonianza del padre di una possibile vittimaA fine giugno è nata la Fondazione per la scuola italiana,Guglielmo un nuovo ente no-profit interamente finanziato da privati con l’obiettivo di raccogliere 50 milioni entro il 2029 da investire «nei settori produttivi in cui è più forte il fabbisogno di competenze professionali». Tra i sovvenzionatori Unicredit, Banco Bpm, Enel Italia, Leonardo e Autostrade per l’Italia. Continua lo smantellamento della scuola della Costituzione a vantaggio di un’idea orientata alla performativitàCome spesso accade, le decisioni mirate a modificare il sistema pubblico di istruzione arrivano d’estate, a scuola semivuote, quando l’attenzione è rivolta solo alla maturità. Lunedì 24 giugno a Milano è nata la Fondazione per la scuola italiana, un ente no-profit interamente finanziato da privati, che opererà con il ministero «per recepire le esigenze territoriali e ottimizzare l’allocazione di risorse, attraverso progetti e bandi nazionali». Tra i sovvenzionatori figurano a oggi Unicredit, Banco Bpm, Enel Italia, Leonardo e Autostrade per l’Italia.L’obiettivo è raccogliere 50 milioni di euro entro il 2029, da investire «a supporto delle scuole da Nord a Sud, consolidando il dialogo virtuoso tra pubblico e privato nei settori produttivi in cui più forte è il fabbisogno di competenze professionali».Il ministro Giuseppe Valditara ha parlato di «grande alleanza tra pubblico e privato» per rendere il sistema scolastico «sempre più competitivo». Gli altri firmatari usano un lessico neoliberista: «Sviluppo delle competenze», «valorizzare l’eccellenza», «capitale umano».«elemosina di stato»Tuttavia, si tratta di pochi spiccioli: 50 milioni rappresentano lo 0,1 per mille del finanziamento pubblico, in un paese che investe nella scuola appena il 4,2 per cento del Pil (media Ocse del 5,1 per cento) e dove anche il contributo dei privati, pari allo 0,5 per cento delle spese totali, è assai modesto (media Ocse del 2 per cento).Ha ragione Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, quando parla di «un’elemosina di stato», elargita dagli stessi soggetti «che si sono opposti alle tasse sugli extraprofitti», quando invece le urgenze sono aumentare di almeno un punto di Pil l’investimento pubblico e adeguare gli stipendi degli insegnanti agli standard europei. CulturaE dopo la maturità? Il futuro è scritto nei dati. Ma le statistiche si possono smentireSimone GiustiL’insignificanza dell’impatto concreto non deve far trascurare la rilevanza sul piano simbolico. Prosegue lo smantellamento della scuola della Costituzione, orientata a promuovere sviluppo della persona, cittadinanza, benessere e crescita collettivi, a vantaggio di un’idea orientata a performatività e individualismo.Il processo non è una peculiarità italiana: a fine anni Ottanta, in seno all’Ocse, il concetto di «educazione permanente» sviluppato dall’Unesco è stato sostituito da quello di «apprendimento permanente». Al centro non c’è più la collettività ma l’individuo, a cui il sistema deve fornire le competenze in grado di renderlo più appetibile nel mercato del lavoro. L’Italia vi arriva in ritardo, ma il disegno era chiaro già nella Buona scuola di Matteo Renzi, a dimostrazione di come tale visione abbia trovato terreno fertile anche tra i “progressisti”.l’ipocrisia dell’equità socialeOra la destra pigia sull’acceleratore. Seppur con quattro soldi, banche e imprese entrano a pieno diritto nel sistema d’istruzione nazionale, cosa ben diversa dalle forme di contribuzione che già operano a livello territoriale sotto forma di donazioni.E lo scopo è chiaro, come ha affermato l’ad di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi: «Il tema dell’istruzione e del capitale umano è cruciale, perché il mondo delle imprese abbia a disposizione i lavoratori con le giuste competenze e anche per una questione di equità sociale». FattiScuola pubblica in immobili privati: 55 milioni per gli affitti di edifici inadeguatiEnrico DalcastagnéDove sia l’equità sociale in un mondo del lavoro caratterizzato da contratti precari, bassi salari, flessibilità estrema e quale sia il radioso “futuro” resta un mistero. La scuola che addestra alla competizione, prefigurando un mondo di vincitori e vinti, non vogliamo che diventi quella delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Alla perversa logica economica che misura tutto in termini di successo/fallimento, continueremo a opporre l’idea che un’altra scuola è possibile e soprattutto necessaria.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediStefano De Cenzo e Roberto Monicchia
Ravenna, si continua ad indagare sulla scomparsa di Michelle e SofiaMilazzo, 72enne precipita e muore sul colpo
Penne, auto contro un muro: due morti
Meteo weekend: le previsioni per il 13 e 14 aprileRivoli, ragazzi sequestrano e torturano 50enne per soldi
Esplosione alla centrale di Suviana: parla un superstiteGela: ragazzo di 14 anni si spara alla testa con una pistola
Colico, 17enne scomparso da giorniPasqua e Pasquetta: le previsioni meteo di Giuliacci
Esplosione alla centrale di Suviana, parla l'esperto: "Deve essere stato qualcosa di improvviso"Strage di Altavilla, Barreca fa esorcismo in carcere: trasferitoFabrizio Corona a giudizio: accusa di diffamazioneRoma, sparatoria alla Magliana: uomo gambizzato
Brasile, le temperature record potrebbero arrivare anche in Italia
Esce per andare a pesca e sparisce: 54enne ritrovato morto
Pisa, dipendente decide di cambiare sesso e il datore di lavoro la licenziaSparo di capodanno: l'unico indagato è PozzoloPaura a Bari, allarme bomba in piazza Cesare BattistiNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 79
Aosta: donna trovata morta, aperta indagine per omicidioPier Silvio Berlusconi, ex maggiordomo lo porta in tribunale: il motivoRoma: morto il dentista dei vip Ernesto TafuriCampi Flegrei, registrata nuova scossa di terremoto