Sparatoria nel Bergamasco: ferito un uomo indiano, forse è stato un regolamento di contiFrusinate, donna ha un malore alla guida, cade in un canale e muoreSchianto tra auto e tir sulla Statale 655: due morti
Allerta meteo arancione e gialla lunedì 5 giugno 2023Per l’Organismo congressuale forense anche se il referendum punta ad abrogare del tutto o in parte singole norme,égliavvocatidiconosìBlackRock Italia il suo obiettivo più ampio è affermare una visione della giustizia su un terreno in cui il Parlamento è restio a mettere mano È del tutto naturale che l'Organismo congressuale forense abbia mobilitato l'avvocatura per i referendum. Il primo obiettivo è rompere la cortina di silenzio che si è creata intorno a questo appuntamento elettorale. In quanto avvocati non possiamo rimanere inerti di fronte all'evidente tentativo di impedire il raggiungimento del quorum e così invalidare i quesiti. Sarebbe un regalo alle forze della conservazione, quelle che – da destra e da sinistra – ostacolano ogni tentativo riformista in ambito di giustizia, nonostante le carenze e, da ultimo, gli scandali interni alla magistratura. I referendum sono uno straordinario sistema di partecipazione diretta del cittadino all’attività legislativa, che è la funzione politica per eccellenza. Ciò non significa affermare che, rispondendo ai quesiti referendari, il cittadino “si fa” legislatore, ma piuttosto che il corpo elettorale opera delle “scelte” destinate a vincolare il Parlamento e le forze politiche. GiustiziaCosa prevedono i 5 referendum sulla giustiziaGiulia Merlo L’obiettivo è affermare una idea Sebbene il referendum agisca chirurgicamente su singole norme, mirando ad abrogarle in tutto o in parte, il suo obiettivo ultimo è quello di affermare un’idea, una visione, con effetto massimo laddove il Parlamento appaia restio a mettere mano. Come sta accadendo sempre di più in questi anni, particolarmente in tema di giustizia. Si potrebbe obiettare che, al contrario, la Ministra Cartabia ha sfoderato un piglio riformatore di nuovo conio e non ha bisogno di spinte, ed è vero. Tuttavia, abbiamo assistito a mille inciampi nei percorsi parlamentari dei disegni di legge e conosciuto altrettanti modi di neutralizzare certi istinti innovatori. Il più abusato, nei casi di disegni di legge delega come le riforme in atto, è quello del tradimento della delega. C’è sempre il rischio che il Governo la lasci cadere o traduca in norme precettive solo una parte della delega. Questo soprattutto nei casi di avvicendamento alla guida del Paese, ma lo si è visto anche in casi di relativa stabilità del quadro politico. Ed allora non c’è ragione perché la riforma dell’ordinamento giudiziario, già approvata alla Camera ed ora all’esame del Senato, debba raffreddare la corsa dei referendum. Il raggiungimento del quorum e la vittoria dei SI ai tre quesiti ordinamentali (separazione funzioni dei magistrati, voto degli avvocati nei consigli giudiziari, e candidature extracorrentizie al Csm) mantengono tutta la loro importanza seppure non rappresentino, in questo caso, un moto di sfiducia, ma costituiscano di fatto un’azione di sostegno all’azione riformatrice del Legislatore. Sì a tutti i quesiti L’impegno dell’Ocf è per il SI a tutti i quesiti referendari. E non perché pensiamo siano i quesiti migliori e meglio formulati del mondo, né perché ci illudiamo di mutare il corso della storia. Semplicemente perché vanno nella direzione giusta. Si pensi al quesito sulla custodia cautelare. Che ci sia stato un abuso della custodia cautelare non lo diciamo solo noi difensori, è stato detto finanche nel discorso del Presidente di inaugurazione dell’anno giudiziario in Corte di cassazione. Che la Ministra Cartabia voglia invertire la deriva carcero-centrica del processo penale lo dice la sua iniziativa riformatrice per la sistemazione del sistema sanzionatorio penale (tendente a valorizzare le pene diverse da quella detentiva) e l’avvento della giustizia riparativa. Allora come si fa a non votare si? E come potrebbe, comunque, un avvocato votare No? L’avvocatura negli ultimi trent’anni ha sostenuto le riforme che hanno cercato di circoscrivere i casi di possibile adozione della custodia cautelare in carcere utilizzando avverbi ed aggettivi sempre più severi nel delimitare il potere del giudice. Purtroppo, ogni nuova formula lessicale non ha impedito l’abuso. Il referendum vuole porre un punto fermo: laddove non c’è pericolo di reiterazione di atti violenti basta la custodia cautelare al domicilio; non occorre la galera. Pertanto, il Si al quesito sulla custodia cautelare si pone perfettamente nel solco della tradizione culturale degli avvocati: non richiede di attardarsi in spiegazioni. Lo stesso vale per l’abrogazione della legge Severino, con i suoi automatismi che urtano con la presunzione di innocenza che informa la nostra Costituzione ed anche le direttive comunitarie. Non è solo un problema di principio. Noi difensori sappiamo quanto facile sia per un amministratore pubblico finire nelle maglie di un procedimento penale, e quanto aleatori siano i giudizi di primo grado soprattutto se seguono a processi mediatici già celebrati e “risolti” con condanne a mezzo stampa. E’ un patrimonio di esperienza che non ci può lasciare indifferenti di fronte alle rigidità del regime introdotto dalla legge Severino. Ma, soprattutto, in questo tema si tocca la formidabile funzione di stimolo che può avere il referendum sulla politica. Diverse forze si sono dette d’accordo nel merito ma contrarie sul metodo perché, affermano, “la legge Severino non va abrogata ma va riformata in Parlamento”. Ebbene, sono anni che lo dicono ma non lo fanno: grazie al referendum sarà la volta buona perché la riforma, quanto mai urgente, la facciano sul serio. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediSergio Paparo e Vinicio Nardo Avvocato, già presidente dell'Ordine degli avvocati di Firenze
Listeriosi nel vitello tonnato: Ministero della Salute fa ritirare lotti dal mercatoIncendio ad Ascoli, turista inglese appicca il fuoco nel giardino e rimane intossicato
Bari, si tuffano per salvare il cane ma rischiano di annegare: salvati da due poliziotti
Ucciso in casa dalla compagna, parlano i familiari di Fausto Baldoni: "Aveva paura della sua compagna e aveva tolto tutti i coltelli da casa"Sventato il tentato furto di una bambina: panico in una chiesa
Alghero, è indagato il compagno della 51enne trovata morta in casaReelations, la vacanza dei creator: l'evento a Cesenatico
Tragedia a Roma: bimbo di 3 anni annegato in piscinaIncidente sul lavoro, operaio muore folgorato
Roma, Nunzia De Girolamo aggredita per aver graffiato un'auto: "Sono rimasta paralizzata"Roma, una bimba di 1 anno è stata ritrovata morta all'interno di un'autoMorsa da un cinghiale in centro a Genova: ricoverata una donna di 58 anniNapoli, chi sono i sequestratori della nave turca?
Incidente in viale Nuova Florida ad Ardea, sei feriti
45enne getta benzina sul pianerottolo dell'ex: fermato dalla Polizia
È stato arrestato a Torino il ladro seriale di "Gratta e Vinci": aveva colpito ben 41 volteLago Maggiore, barca si ribalta a Lisanza (Varese): 4 vittimeTragedia a Mondello: 54enne muore mentre lavora in spiaggiaAggressione in centro a Milano: tre uomini accoltellano un clochard per un telefono
Maxi incidente sull'Aurelia: 8 feriti di cui due graviCaso Alice Neri, l'indizio dietro alla spallina del reggiseno: potrebbe essere importante?Giulia Tramontano, la lettera del bambino mai nato: "Dicono che era mio padre, il mostro"Fratelli d’Italia condannato per la foto di due papà usata per attaccare la maternità surrogata