File not found
ETF

Morto dissanguato a Taranto, arrestato il figlio: ha ucciso il padre “per errore”

Turetta ai genitori in carcere: "So che non mi perdonerete"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 173Viterbo, perde il controllo dell'auto e finisce nella scarpata: morto 19enne

post image

Fabio Occhi, trovato morto il 21enne scomparso lo scorso 25 novembreLa Cina,MACD potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili, è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno. Un brutto segnale che però non riguarda solo PechinoIscriviti alla newsletter ArealeAscolta il podcast di ArealeLa transizione energetica globale ha ancora un grande problema a forma di carbone. La potenza mondiale generata dalla più sporca delle fonti di energia fossili è cresciuta del 2 per cento lo scorso anno, ed è un brutto segnale, visto che questo è l’aumento più grande dal 2016. Questo nuovo picco è stato provocato principalmente da due fattori: la crescita tornata furibonda in Cina e il ritardo nel phase out di questo combustibile nei paesi occidentali.Questi nuovi dati sono stati forniti dal centro di ricerca statunitense Global Energy Monitor. Globalmente, sono stati aggiunti 70 gigawatt di potenza da carbone nel mondo. Di questi, 47,4 GW venivano dalla sola Cina. Ma non è un problema solo cinese: nelle economie occidentali, a causa della crisi energetica, la chiusura prevista delle centrali è andata troppo lentamente, ne sono state chiuse per 21,1 GW, troppo poco per tenere il passo richiesto dalla transizione. AmbienteIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastFerdinando CotugnoLa crescita in Cina Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, per avere ancora una speranza di centrare l’obiettivo di contenere l’aumento delle temperature a 1,5°C rispetto all’èra preindustriale, il phase out del carbone come fonte di energia dovrebbe essere completato entro il 2040. Siamo ancora molto lontani da quell’obiettivo. Dall’accordo di Parigi, sono venticinque i paesi che hanno ridotto o completamente eliminato la produzione di energia da carbone, ma ben trentacinque l’hanno aumentata. Da questo punto di vista, i numeri sono ancora sconfortanti.Per arrivare ad azzerare il carbone nel 2040, dovrebbero esserci 126 GW di chiusure ogni anno (questo ovviamente senza nuove aperture). Invece quello che stiamo osservando è che oggi si stanno mettendo in cantiere 578 GW di nuove centrali. Di questi, 408 Gigawatt vengono progettati nella sola Cina. Il tasso di dismissione delle vecchie centrali in Cina è inoltre ai livelli più bassi da un decennio. Nonostante i grandi investimenti di Pechino in rinnovabili, il carbone continua a essere al cuore del sistema energetico cinese. La politica energetica di Pechino è particolarmente problematica per la tenuta del sistema climatico mondiale e della sua stessa economia. Secondo Global Energy Monitor, il paese rischia miliardi di yuan di stranded asset e continua ad avere una visione di breve termine, guidata dalla filosofia «Prima costruire, poi nel caso modificare».Come spiega Flora Champenois, autrice del report per Global Energy Monitor, «in Cina si installa più carbone di quanto ne sarebbe necessario, con l’idea che poi, in seguito, si procederà a smantellare, in quello che è un azzardo allo stesso tempo costoso e rischioso». Sono i danni della retorica della sicurezza energetica, gli stessi che in Italia o Germania rischiano di incatenarci alle infrastrutture di rigassificazione del gas liquefatto.I 70 GW cinesi messi in costruzione nel 2023 sono 19 volte più del resto del mondo messo insieme, secondo un’analisi di Carbon Brief sui numeri di Global Energy Monitor. Dei trentadue altri paesi che stanno ancora investendo in nuova potenza da carbone, i più attivi sono India, Bangladesh, Zimbabwe, Indonesia, Kazakistan, Laos, Turchia, Russia, Pakistan e Vietnam. CulturaQuarant’anni di laburismo tradito. Come lo sciopero dei minatori inglesi ha cambiato la working classA rilento L’altro fronte del problema è che il ritmo delle dismissioni di centrali a carbone negli Stati Uniti, in Unione europea e nel Regno Unito è ai livelli più bassi dal 2011. Stiamo rallentando, siamo un po’ più legati a questa fonte energia di quanto dovremmo essere nelle previsioni per un phase-out al 2040 che parta dai paesi sviluppati, secondo il principio delle responsabilità comuni, ma differenziate. Il paese che ne ha chiuse di più nel 2023 sono gli Stati Uniti, con 9,7 GW, anche se pure in questo caso si tratta di un calo. Nel 2022 ne avevano chiuse per 14,7 GW.L’Unione europea e il Regno Unito rappresentano un quarto delle dismissioni. La buona notizia è che nessun paese del G7 ha in programma la costruzione o l’apertura di nuove centrali. Nel 2015 le economie del G7 rappresentavano il 32 per cento della potenza da carbone, nel 2023 sono scese al 15 per cento. AmbienteNon sottovalutiamo il grande consenso per la transizione ecologicaFerdinando Cotugno© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Licenziato per una bestemmia, i sindacati annunciano lo sciopero a oltranzaIncidente a Romano di Lombardia, Giuseppe Rossi investito sulle strisce pedonali: è morto

Torino, uomini sfilano con scarpe rosse contro la violenza sulle donne

Precipita nella diga e muore nonostante tentativi di salvarsiBruciò la Venere di Pistoletto: Isaia condannato a 4 anni

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 191Giallo a Rimini: uomo trovato morto in casa

Bologna, auto contro palo: morto Valter Venieri

Monte Moregallo, precipita in un canalone durante un'escursione: morto 58enneFirenze, commerciante ucciso: fermati due fratelli

Ryan Reynold
Filippo Turetta, ci sarà un processo lampo? I tempi della sentenzaMilano, incendio in un appartamento: salvato 29enneLa Russa jr: aperta un'inchiesta anche per revenge porn

Economista Italiano

  1. avatarMareggiata a Livorno: il disastroso impatto sulla storica struttura del Gabbione dei PancaldiEconomista Italiano

    Truffa dei finti carabinieri a Catanzaro: minorenne convinta a svuotare la cassaforteNapoli, aggredisce la compagna davanti al figlio: arrestatoBonus di Natale: fino a 1500€ per insegnanti e presidiLe condizioni del Papa: "Sto molto meglio"

      1. avatarFinisce sotto a un tram: 58enne in codice rossotrading a breve termine

        Intossicazione alimentare in un nido comunale a Roma: indagini in corso

  2. avatarGiulia Cecchettin uccisa dal suo ex fidanzato: parla la nonna CarlaEconomista Italiano

    Filippo Turetta è atterrato in Italia: trasferito nel carcere di VeronaPescara, va a buttare la spazzatura: uomo tenta di violentarlaArrestato dopo la minaccia alla ex: "Ti faccio fare la fine di Giulia Cecchettin"Sciopero 22 dicembre, la protesta dei lavoratori del commercio, turismo e ristorazione

  3. avatarOmicidio Fiorenza Rancilio: arrestato il figlio GuidoCapo Analista di BlackRock

    Arrestato per stalking un uomo di Monca: perseguitava ex moglie e figliaFratellini perdono padre e madre in pochi mesi: la raccolta fondi per aiutarliMeteo, in arrivo Big Snow: ecco dove potrebbe nevicareCagliari, studente accoltellato all'uscita da scuola: è gravissimo

Sciopero aereo 17 dicembre: orari e voli garantiti

UNESCO: "Canto lirico italiano patrimonio immateriale dell'umanità"Natale, le previsioni meteo di Giuliacci*