File not found
Professore Campanella

Sciopero balneari, quand'è e come si svolge | Wired Italia

Giorgia Meloni a Pechino, cosa prevede il piano triennale di azione tra Italia e Cina | Wired ItaliaL'ex prefetto di Ravenna Enrico Caterino è stato nominato commissario straordinario per l'emergenza del granchio blu - Il PostIl gruppo radicale libanese Hezbollah ha confermato che il suo membro Muhsin Shukr è stato ucciso nell'attacco israeliano a Beirut - Il Post

post image

L'omicidio di Milena Sutter e il processo al “biondino della spider rossa” - Il PostPer la prima gara della Coppa del mondo maschile le ruspe hanno scavato in alta quota tra la Svizzera e l’Italia. È un danno ecologico che mostra un problema culturale: non abbiamo ancora compreso la crisi climatica La vastità del problema climatico fa sì che a volte servano dei punti di appoggio per comprenderlo. Questo weekend comincia la Coppa del mondo di sci,Economista Italiano con il Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il gigante saltato a Soelden. Il primo tratto della pista della Gran Becca parte dalla Gobba di Rollin, territorio di Zermatt, a 3.720 metri; il secondo passa e arriva in Valle d’Aosta, a portata di funivia da Cervinia, dopo il Salto delle cime bianche, a 2.840 metri. La discesa libera transfrontaliera tra Svizzera e Italia è l’inaugurazione della stagione, apre il calendario per lo sport che più soffre la crisi climatica ma che allo stesso tempo più sembra vivere nella sua negazione, nonostante tutti i segnali avversi, le continue cancellazioni di gare, l’abuso di neve artificiale, le Olimpiadi sempre più difficili da organizzare. I lavori sulla pista hanno generato una serie di comprensibili polemiche, sia nella comunità scientifica che nell’ambientalismo, e sono soprattutto la prova che – nonostante tutto – non abbiamo ancora compreso i cambiamenti climatici. Un problema culturale Per forzare i tempi e i limiti del fragilissimo ghiacciaio sul quale si svolge la gara, sono dovute arrivare le ruspe in alta quota. Hanno scavato, spianato, riempito i crepacci e reso praticabile e sicura per gli atleti la pista, che è lunga quasi quattro chilometri. Come ha scoperto il giornalista svizzero Sébastien Anex, di 20 Minutes, lo hanno fatto anche fuori dalle zone autorizzate. In Svizzera una commissione ha già appurato l’infrazione, in Italia c’è un’inchiesta della procura di Aosta, potrebbe seguire anche un processo, ma niente cambierà. Le ruspe non sono un problema penale, né, a questo punto, ecologico. Sono un problema culturale. Nel disegno climatico, l’operazione fatta per disputare la gara a novembre non cambia niente. Come spiega il glaciologo Giovanni Baccolo, «il ghiacciaio in Valtournenche, dal lato italiano, è esposto a sud, è molto sofferente, è già quasi un malato terminale», cioè un ghiacciaio che con l’aumento delle temperature sparirà dalle Alpi, con o senza le gare di sci. Il danno ecologico della gara, soprattutto dal lato italiano, è reale, dal momento che il ghiacciaio morente è spesso poco più di una decina di metri e ne perde diversi con l’operazione ruspa. Si assottiglia ciò che il cambiamento climatico ha reso già sottile. Ma il caso è soprattutto un’infografica climatica, un modo per ricordarci come siamo arrivati fin qui, ad avere ghiacciai zombie destinati al collasso. «È una faccenda simbolica, quasi un cortocircuito logico», continua Baccolo. «I ghiacciai sono in uno stato sempre peggiore perché stanno aumentando le temperature. Ma per renderli praticabili, facciamo operazioni di questo tipo che provocano emissioni, alimentando lo stesso problema che provano a risolvere». Saranno le specifiche emissioni del cantiere a dare il colpo finale al ghiacciaio? No, purtroppo no, il piano degli eventi era già ampiamente inclinato, ma è la somma di tutte queste scelte ad averlo messo in queste condizioni. «Mi fa sorridere che ci sia una sezione “sostenibilità” legata alla gara, che però fatta in questo modo sarà sempre insostenibile, perché viene svolta a prescindere da qualsiasi considerazione naturale». Questa non è solo la storia di uno specifico ghiacciaio e di una specifica scorciatoia per far svolgere una gara. Lo sport invernale sta salendo in quota: negli anni Cinquanta e Sessanta, quando è nata l’industria turistica della neve, si costruivano impianti a mille metri. Ora anche a duemila è difficile fare a meno della neve artificiale. E così la colonizzazione sta arrivando negli ecosistemi più elevati e delicati: la Gran Becca è la pista più alta di tutto il circuito della Coppa del mondo. Invece di cambiare e di evolversi compatibilmente con la realtà, l’industria dello sci sta scappando in alta quota, mettendo al massimo pannelli solari, che però usati così sono solo greenwashing. Dal punto di vista del glaciologo, il problema della Fis, Federazione internazionale sci, «è che non ha intenzione di accettare che c’è una crisi climatica, e fare un passo indietro e organizzare le gare e il calendario di conseguenza, ma continua con queste operazioni deleterie». Tutto continua a svolgersi come se niente fosse, insomma, come in una forma di negazionismo climatico funzionale: l’Olimpiade del 2022 in Cina è stata svolta interamente con neve artificiale, i Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno addirittura in Arabia Saudita, nella città futuristica di Neom, nel deserto. A queste condizioni, sciare diventa un’attività distopica. Non tutto il mondo degli sport invernali è così insensibile. Il francese Pinturault boicotterà Zermatt. Nella scorsa stagione duecento atleti hanno inviato una lettera alla Fis, scritta dall’austriaco Julian Schütter, per chiedere di rimodulare il calendario e di essere più «geograficamente attenti». Vogliono volare di meno avanti e indietro tra Europa e Nord America, spostare in avanti la stagione e rispettare di più gli ecosistemi senza i quali il loro sport semplicemente non esisterebbe. Non sono stati ascoltati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

10 piscine fuori terra per sentirti al mare anche lontano dal mare | Wired ItaliaParigi 2024, Tamberi rischia di saltare le Olimpiadi? Cosa sono e come si curano i calcoli renali – Il Tempo

Perché Elon Musk ha fatto di nuovo causa a OpenAI | Wired Italia

«I guerrieri della notte», i 45 anni di una fiaba senza tempoUn'altra pessima giornata per le borse di mezzo mondo - Il Post

Regione Lazio, il Consiglio di Stato conferma l'elezione di Luciano Nobili. Respinto il ricorso di Dionisi – Il TempoÈ vero che il talco è cancerogeno?

Le migliori mirrorless per fare foto e video imbattibili | Wired Italia

Karate Kid compie quarant'anniIl weekend perfetto di Pecco Bagnaia

Ryan Reynold
Olimpiadi, la pista di atletica viola ha un ingrediente segreto | Wired Italia«La gente non mangia per vederlo giocare»L'ultima guerra del soldato Bandit - Il Post

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarI migliori smartwatch economici per chi vuole spendere meno di 150 euro | Wired ItaliaETF

    Cooperazione nello Spazio: la Svizzera firma gli «Accordi di Artemide»Roma, ragazze adescate in strada e poi violentate in casa – Il TempoVaccino, una startup pensa a quello per ridurre i rutti delle mucche | Wired ItaliaAlluvione a Dubai, perché si parla di cloud seeding?

    1. Inflazione, perché a luglio è salita | Wired Italia

      1. avatar«Schluss, Finito, Terminé», oggi è l'Overshoot Day svizzeroVOL

        Springfield Calling: il quiz che solo i veri fan dei Simpson possono superare | Wired Italia

  2. avatarGoverno, il bilancio di Meloni: “Impossibile fare di più”. E attacca la sinistra: feroci contro le riforme – Il TempoCampanella

    È un brutto periodo per il settore del lusso - Il PostSilo 2, dal Comic-Con di San Diego le prime notizie e immagini | Wired ItaliaL’immensità e la fragilità del Nord: un mondo catturato dall’obiettivoIran, Putin fissa i paletti dell'attacco ad Israele: niente obiettivi civili e risposta moderata – Il Tempo

  3. avatarÈ morta Anouk Aimée, indimenticabile protagonista de «La Dolce Vita»Professore Campanella

    I farmaci dimagranti costringono Nestlé a rivedere le ricette dei suoi prodottiFirenze riprova a limitare gli affitti brevi - Il PostFirenze riprova a limitare gli affitti brevi - Il PostGiornata Internazionale del gatto, i consigli della scienza per farlo vivere felice | Wired Italia

Il complicato rapporto tra la Sardegna e i parchi eolici - Il Post

Springfield Calling: il quiz che solo i veri fan dei Simpson possono superare | Wired ItaliaGaza, la tregua Hamas-Israele passa dalle mani di Sinwar – Il Tempo*