La ricetta del governo Meloni sulle pensioni: incentivi a chi lavora oltre i 63 anniMigranti, il ministro Piantedosi: "Non spetta ai trafficanti decidere chi può entrare"Il ministro Carlo Nordio replica sul governo "vecchio" e si paragona a Churchill
Notizie di Politica italiana - Pag. 146Il successo globale della serie Netflix Baby Reindeer,èradellinseguimentocosìETF che parla di una stalker, può aprire una riflessione sui punti in comune tra questo fenomeno e le attività delle aziende nel nostro sistema di capitalismo digitaleQuesto non è un articolo sulla famosa serie tv che parla di stalking e di altre debolezze, Baby Reindeer. Non serve che l’abbiate vista. È però un articolo con una premessa: Baby Reindeer è il contenuto televisivo del momento. E quando una serie ha un successo globale, ci chiediamo se contenga un mistero che va oltre il giudizio sull’opera. Come mai questa storia sembra risuonare nelle profondità degli abissi contemporanei?Apriamo il sito Treccani. «Lo stalking è un comportamento persecutorio tenuto da un individuo che impone alla sua vittima attenzioni non gradite». Telefonate, lettere, sms, appostamenti, minacce. «Il comportamento dello stalker è caratterizzato da un’ossessione più o meno marcata per la persona oggetto delle sue attenzioni, e dalla mancanza di rispetto per la sua autonomia decisionale e identità». Benissimo.Ma forse non serviva la Treccani: quasi tutti sappiamo cos’è lo stalking, magari siamo stati vittime o carnefici, o entrambe le cose. Sappiamo anche che il comportamento del carnefice si specchia sempre nel bisogno perverso di gratificazione che la vittima, a tratti, prova. Il punto però è che l’altra sera ho pensato, come può capitare a tutti in qualsiasi momento della giornata, al capitalismo. Poi ho pensato allo stalking. E i due concetti sono entrati in risonanza.Gli elementi in comuneIl capitalismo moderno e il fenomeno dello stalking presentano in effetti alcuni elementi in comune. E se vi sembro una che vede il capitalismo anche nell’insalata, vi capisco. Ma proviamo a fare l’esercizio. Vi prometto che nessun capitalismo sarà maltrattato nel corso di questa riflessione. Raccogliamo anzitutto alcune parole utili: dinamica di potere, invasività, inseguimento incessante. Cultura dell’inseguimento. Ecco. Nel capitalismo il successo è misurato dalla capacità di superare la concorrenza e dominare il mercato. Questo impulso a inseguire il profitto spinge le aziende a pratiche aggressive, dalla pubblicità invasiva fino alla sorveglianza dei dati dei consumatori. Ecco un’altra parola utile: sorveglianza.Nel 2018 è uscito pure un libro, Il capitalismo della sorveglianza di Shoshana Zuboff. Parla di come le grandi aziende tecnologiche globali (Google, Facebook e così via) ci abbiano ormai convinti a rinunciare alla privacy. Loro ci guadagnano. Le informazioni personali raccolte sono utilizzate per prevedere il nostro comportamento, ma anche per influenzarlo e modificarlo.Naturalmente l’obiettivo delle aziende appare razionale: fare soldi. Chi mai si azzarderebbe a dire che fare soldi non è razionale? Le aziende non sono mica lì a inseguirci perché provano per noi un’attrazione fatale. Cosa c’entra lo stalking?Non so voi, ma io trovo sempre interessante la tendenza umana a giustificare tutto ciò che appare razionale, e in cima alle cose razionali che l’essere umano ama giustificare c’è il denaro. Razionale, razionale. Ma razionale per chi? Perché in fondo fare soldi può pure essere razionale, ma consegnare la propria esistenza alle aziende forse no.La distorsioneLa relazione fra aziende e consumatori è appunto una relazione, le parti in gioco sono due, e il fatto che una delle parti abbia obiettivi razionali non significa che non sia definibile come generatrice di dramma. Eppure facciamo fatica (è un fatto) a condannare chi ci vende i prodotti con così tanta efficienza. Vogliamo un po’ bene al nostro persecutore/fornitore. Del resto, anche lo stalking è pieno di ambiguità.La vittima di stalking talvolta prova una forma di attrazione verso il carnefice e la situazione ossessiva (e questo la serie Baby Reindeer lo rappresenta benissimo). Essere l’oggetto del desiderio, essere messi su un piedistallo, essere “visti”, essere celebrati come unici: la lista precedente sembra l’elenco delle sensazioni che una strategia di marketing deve provocare nel consumatore, ora che ci penso. Ma è anche la descrizione di alcuni bisogni umani che ci infragiliscono. Il bisogno di gratificazione.Lo stalking, in fondo, si basa su una distorsione del concetto di amore. Distorsione: altra parola da sottolineare. Le aziende vogliono solo venderci prodotti, no? Lo fanno così noi possiamo godere delle cose che ci danno più felicità.Amazon, addirittura, si sacrifica per noi: ci permette di restituire qualsiasi acquisto senza fare troppe domande, ci rimborsa in un amen, spedisce i beni che desideriamo depositandoli amorevolmente sul nostro zerbino, in tempi rapidissimi. Conosce a memoria tutte le nostre necessità e passioni. Alexa, Prime Video. Non ci lascia mai soli.I risultati di Amazon dell’ultimo trimestre hanno superato le aspettative. CulturaAbbiamo vite “povere di tempo”? Una questione culturale e socialeLetizia Pezzali© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLetizia PezzaliScrittrice. Il suo primo romanzo, L'età lirica (Baldini & Castoldi 2012), è stato finalista al Premio Calvino. Per Einaudi ha pubblicato Lealtà (2018) e Amare tutto (2020).
Il ferro e l’oro, la medaglia parla di unione tra diversitàL’abuso d’ufficio non è più un reato. Nordio brinda con i colletti bianchi
Speranza torna all'attacco: "La pandemia non è ancora finita, il governo non faccia finta"
Morgan risponde alla chiamata di Sgarbi: "Sono pronto. Con Sgarbi discuto di cultura da più di vent'anni"Morgan risponde alla chiamata di Sgarbi: "Sono pronto. Con Sgarbi discuto di cultura da più di vent'anni"
Crisanti rinuncia allo stipendio da senatore: "Manterrò quello dell'Università di Padova"Tragedia di Ischia, Renzi torna a puntare il dito sul governo Conte
Olimpiadi di Parigi, l’oro di chi sa aspettare: regine di spada e di pazienzaChiara Zambelli, Autore a Notizie.it
Stefano Bonaccini si è candidato a Segretario del PDFaccia a faccia cruciale, il 3 novembre primo incontro fra Meloni e von der LeyenTerzo Polo più vicino a Meloni: centrosinistra in frantumiSalvini non demorde sul Ponte sullo Stretto di Messina. La garanzia all’Ue: “Opera Green e sostenibile"
Lavoro e crisi energetica, Landini (Cgil): "Abbiamo chiesto di incontrare il presidente del Consigl
La confessione della Schlein al dirigente Pd: "Non ce la faccio"
Chi era Ismail Haniyeh, il capo dell’ufficio politico di Hamas ucciso in IranL’ultima battaglia dei no-vax tedeschiPensioni, il ministro Giorgetti firma il decreto: pensioni adeguate al +7,3%Obbligo Pos, sul tetto sotto i 60 euro il Governo spiega: "In corso dialogo con Commissione Europea"
Fiducia, chi sono le donne citate da Giorgia Meloni nel suo discorso alla CameraLa contromanovra del Pd: più aiuti per famiglie e impreseLombardia, Cottarelli si ritira: "Con Moratti al terzo polo, mie condizioni non si sono realizzate"Senza chiedere il consenso, Meta addestra la sua Ia coi nostri dati. C’è un garante a Dublino?