No, i dati Ocse Pisa non dimostrano che i ragazzi sono più bravi delle ragazze in matematicaAbruzzo, affluenza alle 19 al 43,96%, leggero aumento dello 0,6% - Tiscali NotizieConsiglio europeo, c’è l’accordo su bilancio e aiuti a Kiev
Conte, il duro attacco contro Meloni: "Per lei la difesa degli amici arriva prima del Paese"Le opposizioni hanno chiesto che intervenisse,Campanella ma al Senato l’audizione è stata negata e alla Camera per ora non ci sono risposte. Il nuovo Garante indicato dal governo, l’ex deputato di centrodestra Felice Maurizio D'Ettore, è professore di diritto privato non si è mai occupato di carceri. L’articolo è parte della newsletter giuridica In contraddittorio, clicca qui per iscriverti Non c’è pace per l’ufficio del Garante delle persone private della libertà: dopo un lungo braccio di ferro e polemiche sui nomi, il governo ha indicato come nuovo presidente l’avvocato e professore di diritto privato nonchè ex deputato del centrodestra, Felice Maurizio D’Ettore. Però preferisce non fargli aprire bocca. La richiesta delle opposizioni di audirlo in commissione al Senato è stata negata e la stessa richiesta in commissione Giustizia alla Camera di svolgere le audizioni dei candidati designati dal governo per l'ufficio del Garante nazionale dei detenuti è ancora in sospeso. Una reticenza insolita, che secondo fonti parlamentari nasconderebbe un elemento: nè D’Ettore, nè gli altri due nomi indicati dal governo per guidare l’ufficio – la penalista romana Irma Conti e il professore fuori ruolo Mario Serio – hanno esperienza in materia di carcere. Quindi, rischierebbero di non fare una gran figura davanti alle domande dei parlamentari, soprattutto i più esperti in materia come i radicali. Sul tema è intervenuta la senatrice Ilaria Cucchi: «Personalmente non ho nulla contro queste persone, ma da quello che so manca loro un requisito fondamentale: quello della competenza. Non mi risulta che nessuna di queste figure si sia mai occupata del tema delle carceri. Noi siamo abituati a un ottimo garante come Mauro Palma, che del tema delle carceri ne ha fatto quasi un motivo di vita, siamo abituati a una forte umanità da parte di chi si occupa di questi temi che a mio avviso è fondamentale. Inoltre, quello che sarà il Garante viene a mancare del tema dell'imparzialità, in quanto nella scorsa legislatura era un parlamentare. Detto questo, mi auguro che la maggioranza torni sui propri passi e si decida a farci incontrare i candidati». Lo scontro sui nomi Dal 2016, il ruolo di presidente dell’ufficio del Garante è stato ricoperto da Mauro Palma, esperto in diritto penale e fondatore dell’associazione Antigone negli anni Novanta, affiancato dalla avvocata penalista Emilia Rossi e dalla giornalista Daniela De Robert. Dopo due anni di proroga, il governo ha individuato la nuova rosa dei sostituiti ma la prima terna, proposta in luglio, è stata fermata dalle polemiche. L’elenco, infatti, comprendeva sempre l’ex deputato oggi di Fratelli d’Italia Felice Maurizio D’Ettore per il quale Nordio aveva riservato la presidenza, il professore fuori ruolo di diritto civile in quota opposizione (suggerito da Roberto Scarpinato del Movimento 5 Stelle) Mario Serio, e il magistrato in pensione Carminantonio Esposito. I tre nomi, però, avevano immediatamente sollevato vari livelli di critica: la prima sulla mancanza di una rappresentanza di genere; la seconda sul fatto che nessuno dei tre si sia mai occupato di carcere nella pur brillante carriera professionale; la terza e probabilmente più rilevante, il fatto che il presidente non possa essere considerato imparziale – requisito previsto per chi riveste l’ufficio – vista la sua chiara provenienza politica. Per questo tutto è rimasto sospeso nel corso dell’estate, fino a quando un compromesso è stato trovato: il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Nordio, ha infatti confermato l’indicazione del professore e avvocato Felice Maurizio D'Ettore come presidente, ma gli ha affiancato dall’avvocata penalista romana Irma Conti insieme a Mario Serio. Il governo, dunque, ha ceduto sulla questione della rappresentanza di genere, non nel merito della specifica formazione e dell’imparzialità. La nomina dei tre profili però non si è ancora perfezionata: la proposta spetta al ministero della Giustizia, ma la nomina formalmente è della presidenza della Repubblica: FattiIl garante: «I numeri dei rimpatri sono uguali a quello dello scorso anno, ma gli arrivi sono molti di più»Youssef Hassan Holgado Due civilisti al Garante In questo modo dovrebbe chiudersi la procedura: una penalista e due civilisti, nell’ufficio che ha la maggiore responsabilità a livello nazionale nella salvaguardia dei diritti dei detenuti e di tutte le persone private della libertà. L’ufficio nazionale del garante, infatti, ha prerogative molto invasive: ha infatti la funzione di presidio dei diritti di chi è posto sotto il controllo dello Stato ed è composto da un collegio di tre persone. Ha compiti rilevanti e poteri di ispezione molto pervasivi non solo nelle carceri, ma in tutte le strutture di privazione della libertà, come i luoghi di polizia, le Residenze per le misure di sicurezza, i reparti dove si effettuano i trattamenti sanitari obbligatori. E i centri per i rimpatri, che oggi il governo Meloni vorrebbe aumentare, costruendone uno in ogni regione. Per questo il timore sia delle opposizioni che di chi opera nel settore è che il governo voglia definitivamente silenziare l’Ufficio del garante, che fino ad oggi è stato tra le voci più forti di denuncia sia delle condizioni delle carceri che della gestione dei centri per i rimpatri. Fonti interne al mondo degli operatori vicino al Garante, infatti, sottolineano: «Nessuno dei tre è esperto di carcere, quindi chissà se sarà in grado di svolgere le ispezioni individuando ciò che normalmente nelle strutture si vuole nascondere». Ma soprattutto, quanto sarà indipendente dal governo Meloni nel presentare le relazioni o esaminare le situazioni di rischio, soprattutto per quanto riguarda i cpr, che sono ormai il punto nevralgico della strategia del governo per gestire il problema immigrazione. FattiQuelle morti poco chiare all’interno dei Centri per i rimpatri dei migrantiGaetano De Monte© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Fondo salva-Stati: cos'è, come si accede, cosa prevedeRegionali Abruzzo, Marsilio: "Mai stato indagato, con chi mi ha calunniato ci vediamo in tribunale" - Tiscali Notizie
La Santanchè in aula: "Nessun procedimento nei miei confronti"
Francia, impasse sull’incarico. Bardella: «Fatti errori, mi assumo la mia parte di responsabilità»No, i dati Ocse Pisa non dimostrano che i ragazzi sono più bravi delle ragazze in matematica
3. Visti da vicino. Gian Lupo Osti, l’uomo che scalò l’Himalaya per una peonia - Tiscali NotizieRiforma Giustizia, Nordio replica ai magistrati: "Interlocutore del Governo è il Csm"
2/ Visti da vicino. Arbasino, che accompagnava in spider Gadda. E quella battuta su Scott Fitzgerald - Tiscali NotizieMorte Berlusconi, parla Rosy Bindi: "Ha cambiato l'Italia in peggio"
Silvio Berlusconi, i ringraziamenti della famiglia: cosa hanno detto sui giornaliL'Aquila si ferma, fascio di luce in ricordo delle 309 vittime - Tiscali NotizieL’Unione europea celebra i 25 anni dell’euro: «Stabilità anche grazie al Mes»La missione Frontex in Albania: abusi, botte e morti sospette
Ue, i leader ufficializzano le nomine di von der Leyen, Costa e Kallas. Al summit c’è il caso Meloni
Tarocchi, film e Natale: Leo Ortolani non ha pace
Elezioni europee, come arriva la Germania al voto: dalla scommessa di Scholz al rischio AfDFiglio di Ignazio La Russa accusato di stupro: cosa c'è nella denuncia della ragazzaMorte di Silvio Berlusconi: chi sono gli eredi del patrimonio?European Focus 62. Crepe nel sistema
Assemblea Bie a Parigi, Meloni sostiene Roma come sede per l'Expo 2030: "Portiamo insieme la storia nel futuro"L’onda bruna travolge la Germania. Scholz: «Mai pensato a un passo indietro»Silvio Berlusconi e Marta Fascina, cosa cambia per il patrimonio: l'eredità dopo le non-nozzeMarsilio "Il campo largo non sarà il futuro dell'Italia" - Tiscali Notizie