File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Madrid, inaugurata Plaza Raffaella Carrà in onore dell'artista scomparsa

L’agghiacciante rapporto di Kiev: “Commessi 26mila crimini di guerra”Regno Unito, aveva ucciso la moglie poche ore dopo le nozze: condannato a 22 anni di carcereAereo di linea si schianta, si ribalta e prende fuoco: sopravvissuti tutti i passeggeri

post image

Spagna, il caldo fa una strage: sale a 84 il bilancio delle vittime dell'ondata di caloreArmand Duplantis Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock - Reusters/Lisa Leutner COMMENTA E CONDIVIDI Si chiama Mondo, ma abita su un altro pianeta. Il dubbio quando gareggia lui non è se vince, ma con quale misura vince. E se poi ha voglia di battere un’altra volta il record. Che ovviamente era, è, e sarà per molto tempo ancora, già suo. Mondo Duplantis è l’uomo volante, l’atleta svedese che del salto con l’asta è il padrone incontrastato da almeno quattro anni. Da quando cioè ha fissato il limite più in alto di quanto chiunque avesse osato fare in precedenza. Lunedì sera non ha resistito di nuovo, per la nona volta in carriera. L’unica sfida che conosce è quella con se stesso. L’unica gara, quella di migliorarsi in continuazione. Duplantis in quella finale è entrato in scena a 5 metri e 95, non ha sbagliato mai, e si è messo la medaglia d’oro al collo con 6,10. Una formalità. Gli altri si sono fermati molto prima: l’americano Sam Kendricks, argento, a 5,95. Il greco Karalis è terzo e di bronzo con 5,90. Poi è iniziato lo spettacolo, quello vero. La prima volta aveva 20 anni: era il 2020, la pista quella di Torun, in Polonia. Metri 6,17 e addio al primato del francese Lavilleine, che durava dal 2014. Quella sera l’asticella tremò senza cadere. Non lunedì, quando Mondo non l’ha nemmeno sfiorata. L’aveva fatta piazzare a 6 metri e 25 centimetri. Uno in più dell’ultimo record che aveva realizzato. Terzo tentativo e via: nuovo record del mondo. Che significa altra fama da aggiungere. E altri soldi, tanti soldi. Il “Wall Street Journal”, gli ha fatto i conti in tasca. Partendo da un assunto: puntare su Duplantis conviene solo a lui e ai suoi sponsor. Scommettendo 10 dollari prima delle Olimpiadi sulla vittoria del Dream Team nel basket - la squadra Usa con LeBron James e Stephen Curry - se ne sarebbero incassati 2,13. Con Duplantis la stessa scommessa ha fruttato 29 centesimi. Ma i record fann o di più, e l’hanno trasformato nella stella più ricercata dell’atletica. Secondo un calcolo sommario, fatto sempre dal Wall Street Journal, Duplantis è un uomo da 10 milioni di dollari l’anno di incassi Nato negli Stati Uniti, ma svedese di passaporto grazie alle origini della madre, ex eptatleta, e del padre, ex astita pure lui, fidanzato con la modella svedese Desiré Inglander, Mondo ha un fisico normale, 1,81 per 79 chili. È la tecnica che lo distingue, straordinaria nella fase aerea, nella capovolta, nell’avvolgimento sopra o attorno all’asticella. Sarà lui l’uomo che toccherà per primo i 7 metri? Proviamo a fare un calcolo: lo zar dell’asta, Sergej Bubka, in dieci anni ha stabilito 35 record del mondo e si è migliorato di 29 centimetri. Sempre con parsimonia, uno alla volta. Si diceva che così guadagnasse di più, e con minor fatica. È la stessa tattica che sta adottando Duplantis: se volesse imitare la magnifica carriera del campione ucraino che salì da 5,85 a 6,15, avrebbe un traguardo virtuale a 6,47. Nell’anno 2030. Perché lo sport pensa sempre un po’ più in là. Oltre i propri confini. Come nella velocità: più che al traguardo, si guarda al cartellone elettronico. È la cifra che tutti aspettano. Minuti, secondi, decimi che fanno la differenza, rappresentano l’ingresso privilegiato nella storia. Ma a tutto c’è un limite. Anche ai record. Lo dice la scienza, lo confermano i fatti. L’Olimpiade non lima più i tempi, o almeno lo fa sempre con maggiore fatica. Basta un dato numerico: 38 i primati mondiali battuti a Londra 2012, 19 quelli di Rio 2016, solo 7 a Tokyo 2020. E sono in calo comunque, anche nell’atletica e nel nuoto, le discipline dove il record conta di più. In queste Olimpiadi ne sono caduti 6: tre nel nuoto (100 e 1500 stile maschili, 4x100 misti) e due nell’atletica, con la 4x400 mista e, appunto, l’asta. Più due ieri, nell’arrampicata sportiva (che essendo una nuova disciplina non può essere considerata per un confronto omogeneo) e due nel ciclismo. Eppure una barriera invalicabile oltre cui la velocità della corsa umana non può andare, esiste. Il modello matematico stabilito dal fisiologo R.H. Morton sostiene che nessuno potrà mai correre 100 metri in meno di 9’’15. Ma dice anche che per vedere l’uomo-jet in grado di farlo, bisognerà aspettare l’anno 2250. Noah Lyles, che ha strappato lo scettro olimpico a Marcell Jacobs fermando il cronometro a 9’’79 dovrà rassegnarsi. Un altro studioso statunitense, John Brenkus, si spinge anche oltre, e nel suo libro The perfection point dice che il record definitivo potrà scendere anche sotto i 9 secondi (8’’99), ma arriverà tra 900 anni. Troppi per verificare se è vero. A noi restano le tabelle da consultare, e poco altro. Quelle dimostrano che le variabili sono molte. E che ci sono ragioni tecnologiche e “ambientali” determinanti nel superamento dei primati mondiali. L’eliminazione di tanti dopati e la difficile, ma anche proficua, lotta alla sofisticazione dei risultati sta incidendo molto. E’ ovvio che più tempi “regolari” ci sono, meno record crollano. Soprattutto in piscina poi, le caratteristiche della vasca (profondità, temperatura, assenza di onda provocata dal movimento degli atleti) possono aiutare a guadagnare centesimi determinati. Certe discipline dell’atletica però sembrano essersi fermate a cifre imbattibili. Se i Giochi di Parigi non li azzereranno in queste ore, hanno rispettivamente 33 e 31 anni i primati mondiali nel lungo (8,95, Powell nel 1991) e nel salto in alto (2,45, Sotomayor 1993). Per le donne, nei 200 piani resta ancora inavvicinato il 21’’34 di Florence Griffith-Joyner, vecchio di 36 anni. Come il salto in lungo record della russa Galina Chistyakova (1988), i 400 metri di Marita Koch (1985), gli 800 di Jamila Kratochilova (1983). Fino ai 22,63 metri dove atterrò il peso lanciato dalla russa Lisovskaia addirittura 37 anni fa, preistoria dell’atletica. Probabilmente poco pulita allora, ma in assenza di riscontri diversi, quelli sono i tempi e le distanze che nessuna ha più battuto. La scienza indaga. E ha stabilito – la ricerca è dell’Istituto di Edipemiologia dello Sport di Parigi – che l’età degli atleti conta molto. Analizzando le prestazioni di 2 mila professionisti di 25 specialità, ha certificato che il record personale si può raggiungere intorno ai 21 anni nel nuoto, e ai 26 nell’atletica. Poi le prestazioni sono destinate a calare. Uno studio coreano pubblicato sull’International Journal of Applied Management qualche tempo fa, dava altri 200 anni di tempo (non di più) alla fisiologia della razza umana per battere i suoi limiti. Duplantis è avvisato.

Uccide la moglie durante il matrimonio: condannato a 18 anniUcraina, Zelensky destituisce il capo dei servizi segreti e la procuratrice generale

Iran, l’annuncio: “Siamo in grado di costruire la bomba atomica”

Archie Battersbee, perché i genitori chiedono il trasferimento in Italia“Madre Eroina”, ecco il nuovo titolo istituito da Vladimir Putin

Svezia, donna accoltellata a morte da un neonazista ad un meeting politicoLa minaccia della Russia agli Usa: “L’Alaska era nostra, potremmo riprendercela”

Michigan Air Show, l'esplosione di un camion provoca la morte di una persona

Usa, sparatoria in un centro commerciale: un mortoScioglimento ghiacciai, recuperate ossa e i resti di un aereo scomparso da mezzo secolo

Ryan Reynold
Parigi, sparatoria in un bar: un morto e quatto feritiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 404Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 394

analisi tecnica

  1. avatarParigi, sparatoria in un bar: un morto e quatto feritiProfessore Campanella

    In Arabia Saudita, una donna di 34 anni è stata condannata per aver usato TwitterVaiolo delle scimmie: secondo morto in SpagnaKirghizistan, collassa un ghiacciaio: l'impressionante videoBimba di 9 anni accoltellata e uccisa in strada mentre giocava con la sorellina

    1. Un uomo ubriaco tenta di aprire il portellone dell’aereo in volo: “Ci vediamo in paradiso”

      VOL
      1. avatarSi affacciano per osservare le tartarughe e vedono un coccodrillo con un cadavere in boccaETF

        Uomo armato tenta di entrare in un ufficio dell’Fbi: ucciso dagli agenti dopo una breve fuga

  2. avatarBimbo di 5 anni ucciso e gettato nel fiume: condannati madre, patrigno e fratellastro 14enneMACD

    Grecia, naufragio nel mar Egeo: 50 migranti dispersiBambino morto a Sharm, lo zio: "Deceduto tra le braccia di mia sorella"USA, Pelosi annuncia le tappe del viaggio in Asia: mistero su TaiwanPutin, il Generale britannico sulle voci sulla malattia: "Sono solo pie illusioni"

  3. avatarPaura in aeroporto a Parigi, uomo armato di coltello ucciso dalla poliziacriptovalute

    Gaza è stata bombardata da Israele: si rischia una nuova crisi militareFrancia, vengono invitati a cena dai vicini ma trovano i loro cadaveri che galleggiano in piscinaUn diplomatico saudita muore in diretta in EgittoPiovono acciughe dal cielo a San Francisco: cosa sta succedendo

Forti piogge e inondazioni in Afghanistan con decine di vittime

Usa, sparatoria in un centro commerciale: un mortoMorta facendo bungee jumping: la corda si spezza mentre il marito la filma*