Putin in visita da Lukashenko: l'incontro in BielorussiaUomo si schianta con un camion contro il cancello dell’ambasciata russa a Dublino: arrestatoLo scenario di Russell Mead: “O Putin cade o sarà di nuovo Guerra Fredda”
Trump shock: "Da presidente avrei bombardato Mosca"L’appuntamento con l’informazione ambientale raddoppia,BlackRock Italia la nostra newsletter ha ora un “alter ego” audio. Nella prima puntata i problemi delle foreste, la validità dei modelli sul surriscaldamento e il ruolo di tutti noiAscolta il podcast ArealeIscriviti alla newsletter ArealeDa oggi, 9 aprile, la newsletter Areale diventa anche un podcast. La newsletter ha appena compiuto tre anni: era nata nei giorni del Global Climate Strike del 2021, da allora ci sono stati 175 episodi, tre conferenze sul clima dell’Onu raccontate giorno per giorno. Accanto alla newsletter, ecco il podcast, un esperimento diverso per la stessa ricerca: affrontare la crisi climatica come una crisi di racconto e di immaginazione, che non ha bisogno solo di notizie, ma anche di un ordine e di un angolo in quel flusso di notizie. Il podcast Areale sarà pubblicato su Spotify e sulle altre piattaforme di ascolto ogni martedì mattina, incrocerà e amplierà i contenuti della newsletter che arriva il sabato mattina.Bostrico e foresteNel primo episodio c’è un’intervista a Luigi Torreggiani, il più importante giornalista italiano a occuparsi di patrimonio forestale. Insieme all’antropologo Pietro Lacasella ha pubblicato Sottocorteccia, un reportage su una delle tante storie dimenticate dei boschi italiani, l’epidemia di bostrico, un parassita delle conifere che sta devastando paesaggi ed economie forestali delle Alpi e delle Dolomiti. I problemi delle foreste sono globali, ma hanno un aspetto diverso se visti da una valle del Nord-Est italiano o da una foresta primaria tropicale. Nel podcast colleghiamo il problema del bostrico, un disastro aggravato dalle alte temperature e quindi dalla crisi climatica, con i nuovi dati di Global Forest Watch, il progetto di monitoraggio dell’Università del Maryland che offre il tracciamento più credibile (perché fatto in modo autonomo rispetto ai dati dei governi e attraverso rilevazioni satellitari) sulla lotta alla deforestazione. Nel podcast racconto come il 2023 sia stato un anno contraddittorio, come contraddittorio è il fenomeno della deforestazione. Abbiamo due paesi che hanno mostrato progressi notevoli: il Brasile e la Colombia. Sono due grandi nazioni con un rapporto problematico con le proprie foreste, negli anni di Bolsonaro gli interessi minerari e dell’agro-industria hanno spinto la foresta amazzonica vicino al punto di non ritorno, in cui l’ecosistema cambia e non si può nemmeno più parlare di foresta, ma di savana. Nel primo anno di Lula come presidente la deforestazione è calata del 36 per cento. In Colombia è crollata del 49 per cento. Due buone notizie che derivano da due elezioni: i due paesi hanno votato nel 2022, Lula e Petro sono andati al potere con un impegno preciso verso la comunità internazionale, e i dati di Global Forest Watch mostrano che sono credibili nelle loro intenzioni. Nel 2023 le foreste tropicali hanno raggiunto un plateau, per due paesi che iniziano a fermare il fenomeno, ce ne sono altri dove si aggrava. I casi più preoccupanti, Laos (dove ci sono forti interessi agricoli cinesi), Nicaragua (dove gli interessi sono statunitensi), Bolivia e Repubblica Democratica del Congo.A che punto è la crisi?Nel podcast affrontiamo poi la domanda più importante sul clima: la crisi è stabile oppure in peggioramento? I più autorevoli climatologi al mondo stanno litigando da mesi su come dobbiamo interpretare i dati sulle temperature anomale che stiamo registrando da giugno del 2023. Per Michael E. Mann siamo ancora all’interno delle previsioni. Per James Hansen, il decano della scienza del clima, siamo invece oltre quelle previsioni, la situazione è peggiore di quella che pensassimo e dobbiamo iniziare a prendere in considerazione anche misure più drastiche, come la geoingegneria, ovvero modificare la radiazione del Sole sulla Terra. Significherebbe giocare con cose più grandi di noi, ma il dibattito è aperto.Il nostro ruoloInfine, cosa possiamo fare noi? Nel nuovo piano di decarbonizzazione proposto dalla Commissione europea ci sono varie strade per arrivare a un abbassamento delle emissioni del 90 per cento. Uno di questi scenari si chiama “Life”, e prevede minori investimenti in tecnologia ma cambiamenti più incisivi nel nostro modo di vivere. L’Unione potrebbe raggiungere gli obiettivi se usassimo il 5 per cento in meno l’auto, se volassimo il 10 per cento in meno, e se mangiassimo il 25 per cento in meno di carne. Gli effetti positivi non sarebbero solo sul clima, ma anche sui sistemi sanitari e sulla qualità dell’aria e degli ecosistemi. Ma saremmo davvero pronti ad abbracciare questo tipo di cambiamento in pochi decenni? Anche qui, il dibattito è aperto e ne parliamo su Areale, il podcast, da oggi su Spotify.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).
Modello Austria per l’Ucraina, cos’è e quanto è realizzabile davveroUcraina, il presidente Zelensky ha scritto alla famiglia del giornalista americano ucciso
Raid di Israele nel nord di Gaza: 4 morti e 14 feriti
Il dramma di Valeriia Maksetska e la madre Irina, uccise da un carrarmato russoSpari contro ristorante a Londra: in fin di vita bimba di 9 anni
Morto l'astronauta William Anders in un incidente aereo: aveva 90 anniLe ballerine del teatro dell'opera di Donetsk formano una Z in sostegno di Putin
Il colonnello russo catturato: “In atto un genocidio, Putin sta mentendo a tutti”Zelensky: “Con Putin che annuncia le bombe le sanzioni non bastano più”
Elezioni Usa 2024, Donald Trump: "5 novembre, il giorno più importante della storia americana"Medio Oriente, Xi Jinping chiede conferenza di pace per GazaRaid aereo russo su Makariv: 13 morti in un panificio colpito dai razziNATO, pronta la "Cold Response": la più grande esercitazione militare dell'anno
Guerra a Gaza, attacco di Israele a Rafah: gli Usa raccolgono informazioni
Blinken: “Gli Usa sono al lavoro per l’invio di caccia a Kiev dalla Polonia”
Kate Middleton trasferita lontano da Londra? L'indiscrezione: "Vi dico come sta"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 527Putin e la propaganda in Russia: le foto circondato da hostess dopo il tavolo lungo con MacronPutin pronto ad attaccare la Nato? La teoria di una presunta talpa dell'Fsb
Ucraina, la promessa di Macron: "Forniremo aerei da combattimento"Guerra in Ucraina, Biden ha paragonato Putin a HitlerUcraina, bombardato ospedale pediatrico a Mariupol: bimbi sotto le macerie"Torna vivo". Le madri russe chiamano i numeri verdi ucraini per avere notizie dei figli